Almeno in quegli impianti esisteva un banco con dei collegamenti di sicurezza tra deviatoi e segnali !
Penso che una delle situazioni più antidiluviane sia stata quella di Cava Carbonara in cui iniziai a fare movimento nel 1979: stazione di diramazione su linea a binario unico con segnali di 2^cat e deviatoi a mano, senza nessuna sarratura centrale, le cui chiavi dovevano essere custodite in un armadietto e prima di tirare il treno il DM doveva accertare di avere in armadietto le chiavi giuste secondo il "prospetto ritiro chiavi", c'era anche un PL di stazione senza nessuna vincolo con i segnali, ti dovevi semplicemente ricorare di chiuderlo.
Aggiungendo che vi facevano capo due linee a DU (Pavia-Alessandria e Pavia-Vercelli) mentre il tratto verso Pavia era DL con blocco telefonico ovviamente tutto con controllo degli incroci da parte del personale dei treni. Il vero divertimento avveniva in caso di ritardo e relativi spostamenti di incrocio dove dovevi lavorare con due DU e col DM di Pavia, con treni pari che incrociavano treni dispari della sua linea e treni pari dell'altra e viceversa... ovviamente con tutte le prescrizioni da consegnare ai treni e nello stabilire i binari di ricevimento non sbagliare a tirare un Pavia-Alessandria in deviata (solo i Pavia-Vercelli avevano in fiancata d'orario la "V" con i 30 km/h) che sicuramente si sarebbe rovesciato sugli scambi... Con una trentina di treni da far passare in un pomeriggio, compreso qualche merci, dovevi sperare che tutto andasse liscio.
Insomma non dovevi rischiare di dimenticarti niente altrimenti erano volatili per diabetici... poi hanno installato ACEI, BCA, DCO, SSC ecc... e ora non si fidano più nemmeno di chi opera con questi impianti... la differenza è rimasta che una volta i treni comunque circolavano, oggi per la minima anormalità va tutto nel baraccone...
