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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: martedì 25 giugno 2013, 12:41 
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Non l'ho colto perchè parlo da uomo della strada ed ignorante, mi fido per cui di chi mi spiega nel merito se la costituzione di una fondazione e nel contempo delle norme più stringenti per i treni storici siano una cosa positiva o meno.
Da parte mia, e quindi da perfetto ignorante rispetto a chi ne sa molto più di me, mi sembra che sia positiva l'istituzione di una fondazione volta a tutelare un patrimonio storico di inestimabile valore, dall'altra, tutte queste norme e normette come la limitazione a 50 km/h per treni non debitamente attrezzati con scmt sia particolarmente stringente (seppur interpretabile come segnalato da Giancarlo Giacobbo) e quindi "limitante" nei confronti del "prodotto treno storico".
Se poi uno come te che ha un'esperienza pluriennale nel mondo degli storici dice che è tutto ok io mi fido, ma permettimi che possa esprimere i miei dubbi...sciocchi e necessari di scolarizzazione "ferroviaria" quanto vuoi...ma pur sempre legittimi! :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: martedì 25 giugno 2013, 12:51 
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nascondendosi dietro le certificazioni e la sicurezza, si limitano i treni storici che non sono attrezzati con le più moderne tecnologie di traffico. Da un punto di vista formale, niente da dire. Ma sarebbe come limitare la velocità delle macchine delle mille miglia storiche perchè non hanno la cintura di sicurezza o i fari antinebbia....mi sembra un contentino strappato da chi preserva (fortunatamente) il materiale storico delle nostre ferrovie e non vuole mandarlo alla fiamma ossidrica...o sbaglio?
(bestialità) ma le elettriche si possono attrezzare con gli apparecchi attuali?


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: martedì 25 giugno 2013, 13:31 
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Prendo spunto dal fatto che, ed esempio, su diverse vaporiere tedesche è stato montato da decenni l'Indusi, anche da noi si potrebbero installare le apparecchiature di ripetizione. Però, però bisogna trovarci il posto, e bisogna pure fare in modo che vada ad agire automaticamente sulle apparecchiature di comando, facile a dirsi, meno a farsi. Quindi ci sarebbero subito i tre partiti:
1- lo voglio perché la macchina deve circolare
2- non lo voglio perché non c'entra niente con la storia della macchina
3- va bene, ma non si deve vedere

Almeno 80 anni fa sulle, almeno su alcune, 691 fu sperimentato un dispositivo di ripetizione dei segnali, ma non ebbe seguito, anche perché in ogni caso i comandi, se ricordo bene, rimanevano in mano al macchinista.

Se qualcuno ha delle idee innovative e applicabili, che soddisfino tutte e tre le esigenze, si faccia avanti che gli saremo più che grati.
Ma, una cosa è importante, la ferrovia è come la strada, quindi è di tutti, per la voglia (o l'egoismo) di pochi non si può mettere in discussione né la fruizione della via, né tanto meno la sicurezza della stragrande maggioranza della popolazione. (Che poi certe norme sembrino o siano esagerate, è un altro discorso, che di fatto dipende dalla "civiltà" delle singole persone.)
Infine, si prende sempre in esame il discorso locomotiva, ma il materiale rimorchiato dove lo lasciamo, anche quello ha dei limiti, che in ogni caso vincolano l'effettuazione di un treno. Idem per le linee.
Non dimentichiamo che molte delle regole imposte ai treni storici, sono di fatto applicate su treni di tutti i giorni senza che nessuno se né accorga, tre esempi banali:
- il servizio a spola
- la velocità ammessa nei vari tratti tra Sarzana e Ventimiglia
- la Cremona -Fidenza, linea moderna dove può passare di tutto, purché a velocità moderata per via del terreno su cui grava la ferrovia.


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: martedì 25 giugno 2013, 17:13 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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marco_58 ha scritto:
Almeno 80 anni fa sulle, almeno su alcune, 691 fu sperimentato un dispositivo di ripetizione dei segnali, ma non ebbe seguito, anche perché in ogni caso i comandi, se ricordo bene, rimanevano in mano al macchinista.

https://it.wikipedia.org/wiki/Gino_Minucciani


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: martedì 25 giugno 2013, 20:54 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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Caro Mattia 646...Infatti avevo premesso"scusate l'ardire...." :lol: Ma insomma,intanto i treni storici non sono un "prodotto ma un "insieme di....archeologia tecnologica" che deve,in qualche modo convivere con una realtà(sempre tecnologica)oggi,totalmente diversa dal passato...Molti appassionati nel treno vedono solo quello e non il fatto che il treno si muove in sicurezza quando esiste ed è pienamente efficente anche un apparato di infrastrutture ed uomini che lo permette adeguato ALLE sue ESIGENZE! :D

Per il materiale storico,questo "apparato" non esiste più! O meglio,è circoscritto in ambiti molto ma molto esigui. Non si tratta dell'efficenza della piattaforma girevole ma della stessa possibilità di avere,per esempio,un "addetto ai mantici" presente in stazione alla partenza del treno(ricordate gli annunci a Roma Termini degli anni 60/70/80?)piuttosto che un elettricista o una manichetta dell'acqua funzionante dove serve o batterie da mettere in vettura o sotto al tender. Si tratta della possibilità di fare manovre di scomposizione o di ricovero in libertà lungo il tratto ferroviario interessato,si tratta semplicemente di circolare senza arrecare ritardi ai treni seguenti a quello storico e tutto un insieme di cose e anche di mentalità di gestione ferroviaria che adesso è totalmente cambiato: ma è normale che sia così perchè le esigenze sono altre e tutto si è modificato.La ferrovia odierna è una infrastruttura molto più rigida che in passato assimilabile ad una metropolitana interregionale....!

Forse si dovrebbe perendere atto della cosa e circoscrivere la circolazione di questi rotabili,a linee chiuse all'esercizio dove molte delle infrastrutture che gli apparentengono a quel mondo,si sarebbero potute mantenere efficenti...Questo relegarli a quelle linee,però,sarebbe stato assai più limitante delle odierne prescrizioni....Anche se (è una mia personalissima opinione)lo spettacolo ci avrebbe guadagnato....

Se l'Agenzia volesse veramente mettere i bastoni fra le ruote dello storico,sarebbe facile inasprire le norme in tema di manutenzione speciale e corrente....Il limite dei 50 orari,per una macchina a vapore,ha valore relativo perchè le macchine come le 625, o 640,che lo possono superare,in realtà mantenevano la velocità più alta,solo per brevi tratti.

Sono penalizzate le 685 ma queste macchine si producono in eventi particolari,dove,come scrive Giacobbo,questo limite va anche interpretato....Inoltre ci sarebbero sistemi che se riconosciuti dall'Agenzia risolverebbero anche il problema SCMT...

Caro Mattia 646,le mie osservazioni riguardano sempre certe affermazioni spesso enunciate con troppa sicurezza dagli appassionati e MAI le persone che li hanno prodotti per i quali nutro SEMPRE,il mio più profondo rispetto.

Purtroppo la ferrovia è tecnica. Le opinioni,pertanto,non possono che formarsi su un minimo di conoscenza acquisita,altrimenti della ferrovia ne rimane solo l'aspetto estetico o i nostri ricordi infantili! :lol:

Un cordiale saluto

Massimiliano Marchetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: mercoledì 26 giugno 2013, 15:12 
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marchetti625 ha scritto:
Cari,"Appassionato cronico" e Mattia 646.... :lol: "scusate l'ardire"...ma per scrivere questo genere di "scemenze" si frequenta una "scuola"? :evil:

La ferrovia con tutti i limiti ed i paletti politici e "non" col quale ogni giorno deve fare i conti,è e rimane,un fatto complesso nulla a che vedere con il plastico su cui facciamo circolare i nostri "trenini"quando abbiamo voglia... :shock:
OMISSIS

Peccato che tutto questo,voi non l'avete colto! :(

Max RTVT



Sempre a pontificare su tutto e su tutti, sempre a commentare stizzito e sarcastico contro chi osa muovere critiche non a te, Massimilianomarchettirtvt, ma enti o società. Ma chi sei tu per stabilire che gli altri scrivono scemenze e che "non colgono" le profondissime innovazioni dell'ANSF che impongono i cinquanta ai 428 o 636??? Certo... dal modo in cui scrivi si capisce sei un burocrate mancato, perfetto quindi per enti ed agenzie inutili come l'ANSF. Ma da qui ad attaccare chi non la pensa come questi enti, ce ne passa. Eccome.


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: mercoledì 26 giugno 2013, 16:12 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Per quel che mi è stato riferito da persone che lavoravano in Trenitalia,diciamolo francamente(regole o no)in dirigenza i treni storici non li amano proprio!!in privato posso dare conferma di ciò.

Tutto quello che oscura la "gloria" delle Frecce va accuratamento messo da parte e magari eliminato. :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: mercoledì 26 giugno 2013, 16:46 
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Tutto vero ciò che dice Marchetti, però non in assoluto ma unicamente relativo alla situazione italiana. Se no come farebbero all'estero dove addirittura circolano mezzi storici di proprietà privata? E credo che lui sia ben conscio che quel miracolo che si è realizzato a San Marino non sarebbe potuto avvenire nella pur vicina Rimini. Quindi si ritorna al solito discorso: lo storico interessa solo ad un ristretto gruppo di appassionati e soprattutto ad un ristrettissimo gruppo di ferrovieri. Per tutti gli altri è solo un impiccio.


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: mercoledì 26 giugno 2013, 17:02 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
Messaggi: 4160
Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
"Adria " conferma quello che ho scritto ma anche quello che avrei voluto aggiungere,in primis:all'estero come fanno a far circolare sia i rotabili delle imprese ferroviarie che quelli dei clubs etc?in secundis :che i tempi di GRAF,FIMF,GATT etc con persone di spicco come Muscolino,Ogliari,Angelini sono finiti, sia dentro che fuori le ferrovie!pensate che un D.G. di FS negli anni '70 aveva stabilito che un biglietto FS acqusitato per raggiungere la sede di effettuazione di un treno a vapore,magari dall'altra parte della penisola, aveva diritto alla riduzione speciale come viaggio per una "manifestazione":una "pensata" del genere ve l'aspettereste da chi voleva vendersi pure Pietrarsa??? :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: mercoledì 26 giugno 2013, 22:54 
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Località: Roma
Dario ,qui è il punto è che "ti hanno riferito" ...le cose ,invece,bisognerebbe conoscerle per averle constatate di persona.... All'estero,le norme ,a volte,sono piu restrittive che in Italia .

Che dovrebbero dire i proprietari del VSOE a cui le ferrovie francesi imposero il cambio carrelli con quello delle carrozze Corail,alfine di rispettare lo standard minimo di sicurezza richiesto?.ma anche e sopratutto per alzare la velocità massima del convoglio quando questo,in Francia,attraversava i nodi più importanti della rete? Per non parlare dell'adeguamento tecnologico di quelle vetture o ti risulta che respingenti, mantici,e ganci siano quelli originari e ancora utilizzati quando la Sea Containers,le rimise in esercizio?.

Sai cosa c'è di diverso tra "loro" e noi? (a parte la capoccia degli appassionati? Mi correggo:di un certo tipo di presunto appassionato)Il fatto che Germania,Francia,Regno Unito ecc,hanno reti ferroviarie il doppio o il triplo delle nostre e non intendo solo come estensione totale ma come capacità di nodi e piazzali di stazione.
Noi,che già non avevamo chissà cosa,abbiamo applicato una politica di razionalizzazione della rete,in chiave di ferrovia metropolitana che di fatto l'ha resa oltremodo rigida e molto vulnerabile in caso di interruzioni o altri imprevisti.

Altrove,i treni storici sono incombenza di APPASSIONATI CON LE PALLE che si fanno carico di tutte le operazioni relative alla manutenzione e all'esercizio e della responsabilità legale che ciò comporta ma su linee ed in contesti,ad essi dedicati.

Perfino in Germania è ora prassi comune la presenza di una locomotiva di spinta e le loro locomotive,parlo delle vaporiere, sono tecnologicamente assai "avanti" rispetto alle nostre.
Eppure ,neppure loro vogliono incorrere in problemi di esercizio per colpa di un rotabile storico che si pianta in linea o che solo tiene una velocità inferiore rispetto agli altri.
In ogni caso anche da loro:l'esercizio ordinario è una cosa,le rievocazioni amatoriali un altra.

Cosa dovrebbe fare Trenitalia? I salti di gioia quando un treno storico è inserito,fosse anche ad 80Km/h su un tratto di linea ad alta frequentazione e che magari va ad intersecare un nodo? Vediamo di stare con i piedi in terra!
Lo storico esiste! C'è una Fondazione e un quadro normativo riconosciuto da ANSF che supera le normative sulla circolabilità in deroga. In futuro è possibile il superamento del limite dei 50 orari che nel caso della maggior parte delle vaporiere in esercizio è comunque relativo...e certamente sopportabile per viaggi che sono amatoriali...

Se si frequenta il mondo delle ferrovie lavorandoci dentro come capita al sottoscritto e ai suoi soci (condivido in pieno quanto scritto da ADRIA).e ci si confronta con problemi e fatti reali, si scopre quanto complessa sia la ferrovia e quanto, vulnerabile sia ,anche,il più affidabile dei rotabili. Le norme sono funzione del grado di sicurezza richiesto e dell'utilizzo che si intende fare del "sistema ferrovia". Le norme non sono leggi immutabili ma evolvono continuamente. Si possono migliorare? Certamente! Ma è stupido pensare che prima fosse "tutto giusto e oggi tutto sbagliato" Perchè il treno che abbiamo sotto agli occhi non assomiglia più a quello che ci lasciava "Babbo Natale"accanto all'albero :lol:

Saluti

Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: giovedì 27 giugno 2013, 0:01 
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Iscritto il: giovedì 22 febbraio 2007, 22:36
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Volevo rispondere ad ADRIA...Ma non è un atteggiamento sbagliato o criticabile! Staccati dall'ottica dell'appassionato medio che vive nel mondo dei sogni! Te lo scrive uno che dal 1992 e anche prima,ne ha rimessi in sesto di "vecchi barattoli" :lol: Quindi posso ben scrivere di essere io per primo un"grande appassionato" di ferrovia storica!
Questa sera avevo due ore libere ed eccomi a "spenderle" a Roma Smistamento. Oggi ho comprato(di tasca mia) la vernice per il carro della 740 296 perchè voglio "quel tipo di vernice" e volevo valutare la qualità del colore avendolo fatto fare appositamente...

Perchè chi lavora tutti i giorni per garantire un servizio pubblico,tra difficoltà,spesso enormi dovrebbe "strizzare l'occhio"alle esigenze di esercizio di un treno storico che magari col suo incedere va a rendere ancora più critiche situazioni che già lo sono di per se? In realtà,io mi stupisco che poi,la stragrande maggioranza dei ferrovieri e parlo anche dei Dirigenti,è sensibile a questa testimonianza "culturale"

Io per conto della mia precedente Associazione ho acquistato e portato a Roma 3 automotrici. All'inizio era un progetto "folle" se ci pensi,eppure ho sempre trovato la sensibilità dei vertici delle ferrovie attorno a questa cosa .

I problemi sono sempre venuti fuori da "fuoco amico" se vuoi capire....E' vero quello che scrivi che lo storico interessa principalmente gli appassionati ma è anche vero che poi,che molti di questi stessi appassionati,non ci vengono a lavorare,non riempiono i treni storici e se possono seguirli per "scroccare"un pò di foto a gratis,lo fanno eccome! Oppure fanno di peggio quando criticano altri appassionati(su questioni futili) che invece si danno da fare e sono corretti e leali.

In realtà sono proprio le persone non appassionate che partecipano alle manifestazioni....e tu lo sai!

A S Marino,le cose sono andate tanto bene e ho potuto muovermi a 360 gradi perchè effettivamente attorno al treno(il 16 giugno eravamo 600 persone alla passeggiata Borgo S.Marino)c'è un fortissimo consenso popolare ma ci sono anche le regole! E non saranno meno restrittive che in Italia. Oggi sto preparando l'elettromotrice al superamento del collaudo di certificazione ma sarà "tosta"! Poi si dovrà lavorare sull'abilitazione del personale e poi della squadra manutentiva e intanto sono in attesa che ci autorizzino il totale rifacimento del binario dentro la galleria....Solo nel nostro giardino possiamo far correre un trenino,senza problemi ( ma non deve essere a vapore perchè è obbligatorio il collaudo della caldaia) :shock: .

Dovrei rispondere a noboibend(tuttavia credo che farei meglio a discutere di filosofia con alcune Kapre che ho visto pascolare ieri mattina) per spiegargli che questo "burocrate" (come se esserlo fosse un insulto Ma pensa te!)è appunto da 25 anni che ripara per il piacere di farlo, treni storici e si è "fatto le ossa ed i calli"su tram.automotrici,locomotori elettrici,locomotive a vapore,carrozze,carri,un elettrotreno(il 232)e infine un elettromotrice e anche un tratto di ferrovia seppure breve.
Quindi credo di essermi preso tutte le soddisfazioni che sognavo da "treni e derivati". E' vero,anche, che a questa passione ho donato tutte le energie disponibili e mai come ora in questi 3 anni.
Certamente ne è valsa la pena. Non è stato solo un grandissimo arricchimento tecnico che mi ha permesso di toccare tutti gli aspetti del settore ferroviario(forse è solo l'esercizio che mi è rimasto sullo sfondo)ma sopratutto ho accumulato un ENORME tesoro umano perchè la ferrovia mi ha permesso di conoscere tanti,tantissimi ferrovieri,alcuni di livello umilissimo e altri di livello estremamente elevato. Con tutti mi sono confrontato e anche scontrato quando ce ne è stata la necessità.Da tutti ho preso qualcosa,un insegnamento o una confidenza. A tutti ho dato rispetto e da tutti "ho" ricevuto rispetto .

Con tutti "sono,siamo" :wink: riusciti a costruire e mantenere vivo,almeno un pezzetto del valore più autentico della ferrovia. Questo,pertanto,mi "autorizza" tuo, malgrado,ad esprimere la mia opinione in fatto di ferrovia. Se poi la cosa non ti aggrada .... :mrgreen:

Max RTVT


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: giovedì 27 giugno 2013, 3:34 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32444
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
DARIO PISANI ha scritto:
Pensate che un D.G. di FS negli anni '70 aveva stabilito che un biglietto FS acqusitato per raggiungere la sede di effettuazione di un treno a vapore,magari dall'altra parte della penisola, aveva diritto alla riduzione speciale come viaggio per una "manifestazione":una "pensata" del genere ve l'aspettereste da chi voleva vendersi pure Pietrarsa???
Biglietto per raggiungere il treno del Centenario del 6.11.1977 Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: giovedì 27 giugno 2013, 8:22 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 11:24
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Località: Ravenna
Caro Marchetti, spero mi perdonerai ma non ho capito a cosa ti riferisci con le tue prime frasi....non credo proprio di essere nel mondo dei sogni, anzi, sono profondamente disilluso. Ho messo tanto di quel tempo e tanti di quei soldi (volutamente non scrivo buttato) in questa passione che non lo so più nemmeno io. La mia esperienza è che spesso l'atteggiamento di sensibilità è solo di facciata. Quanto poi a c.d. appassionati, alle diatribe e al "fuoco amico", beh, sfondi una porta aperta!
In ogni caso, buon lavoro e buona fortuna.


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: giovedì 27 giugno 2013, 8:40 
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Località: Legnano (MI)
Io continuo ad augurarmi che il treno storico grazie alla neonata Fondazione cresca, c'è però da dire che le limitazioni, per quanto riguardanti la sicurezza, non sempre hanno aiutato questa tipologia di treni, e su questo mi sembra che potremmo essere tutti d'accordo, no?
Mi sembra pleonastico pretendere che su una 740 vi sia la ripetizione segnali, così appunto come se su una Fiat 600 dovessero montare l'abs.
Così come certe norme, vedi lateralizzazione porte, mi sembrano assurde per un treno composto da carrozze centoporte per esempio.
Poi possiamo stare anche a disquisire pacatamente tutto il giorno sui riflessi che ha un treno a vapore la domenica mattina da Milano Lambrate per Iseo sulla circolazione, possiamo dare giustamente la colpa alla mannaia di Rfi con la sua fissa della rete snella.
Fatto sta che queste regole sono estremamente limitanti per l'esercizio del treno storico, pertanto auspico che la neonata Fondazione con la collaborazione di ANSF e RFI possano studiare un regolamento ad hoc per questi treni, perchè io rimango dell'idea che non siano solo dei bei pezzi di "archeologia ferroviaria" ma possano essere un qualcosa da sfruttare, anche commercialmente a fini turistici.
Chiaro che non si potrebbe chiedere a una 685 o a una 691 di trainare il VSOE come ai "vecchi tempi", ma un bel treno turistico ogni tanto, sulla falsariga dei Trenonatura quali impicci potrebbe mai creare all'efficientissima rete tecnologica di RFI?


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 Oggetto del messaggio: Re: Rotabili storici
MessaggioInviato: giovedì 27 giugno 2013, 10:05 
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Località: firenze
mattia io la 691 col VSOE la manderei anche a 30!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :D


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