Ciao a tutti, mi rifaccio vivo, per ora ho accantonato il progetto di modificare i binari affogati per dedicarmi all'ampliamento e miglioramento dei moduli. Ho realizzato il terzo modulo ed ho apportato delle migliorie sui due moduli esistenti (portone dello stabilimento, vegetazione, armamento in vista con spaziatura traversine, invecchiamento tratti asfaltati ed elaborazione di mezzi e personaggi.
Il terzo modulo è il più anomalo come forma ed il più urbanizzato, non è completamente fedele, infatti la parte di fronte al distributore di carburante vale a dire il p.l. incustodito ed il vecchio casello della F.V.S., in realtà si trovano diverse centinaia di metri più a sud, tutto il resto è stato riportato in scala esatta come si può notare dalla planimetria e foto aerea.
Tutto questo ovviamente per questioni di spazio ma che rimane comunque un valido compromesso in quanto prepara la strada al quarto modulo del ponte, il cui viadotto ancora esistente inizia nelle adiacenze del casello e relativo p.l.
Ecco alcune immagini, mi scuso per la qualità non proprio eccelsa.

complimenti....ma rimarrà statico o dal binario in basso si muoverà roba??

@ ferrante
Ti ringrazio per l'apprezzamento, il diorama è operativo, nella parte di
stabilimento con i tre binari a raso i due deviatoi sono comandati da motori
sottoplancia tillig ad azionamento lento, le linee sono inoltre sezionabili per
facilitare le manovre di smistamento dei carri in caso di doppia trazione simmetrica,
sono inoltre presenti tre sganciavagoni magnetici nascosti nell'asfalto.
Ovviamente ora l'esercizio è limitato ad una breve tratta ma quando saranno
ultimati gli altri due moduli, quello del ponte sul fiume Sesia e quello della stazione
di Grignasco (sia pure limitata in lunghezza) ci sarà un movimento di tradotte dallo
stabilimento cartario sino alla stazione di Grignasco e viceversa proprio come avveniva
al vero.
Ciao
Massimo

E' giunto il momento di pensare seriamente a come realizzare il ponte a tre arcate in c.a. nonchè due archi del viadotto ed un'arcata del vecchio ponte unita a quello nuovo.
Il modulo avrà le dimensioni di cm 210 x 25, inizierà vicino al casello con due arcate del viadotto con la roggia e le strade sterrate sottostanti, quindi seguirà la testata del ponte, le tre arcate in c.a. e per ultima un'arcata del vecchio ponte, il tutto andrà a congiungersi con l'ultimo modulo rappresentante una parte della stazione di Grignasco, infatti come spazio utile in lunghezza rimarranno 160 cm., pochi ma sufficienti per la sosta delle tradotte in partenza ed in arrivo
Il viadotto verrà realizzato in legno compensato da 3 mm di spessore, per le parti in mattone utilizzerò dei fogli commerciali della kibri, non so ancora come realizzare le pietre di rivestimento a forma irregolare, nessun problema per le arcate in c.a. che verranno realizzate con taglio laser, altro problema è come realizzare i piloni del nuovo ponte con pianta ovale e rivestiti con pietre di forma rettangolare come la testata in quanto risalenti al 1945, mentre il viadotto ed il resto del ponte verso Grignasco risalgono all'inizio del 1900 quando venne costruita la ferrovia della Valsessera. Nel diorama della stazione di Serravalle Sesia come si può vedere da una immagine, il ponte sul torrente Chezza è stato realizzato con il sistema dei mattoncini commerciali e di pietre in cartoncino incollate una per una, ma francamente non mi sembra che sia venuto granchè. Se qualcuno ha delle idee in merito a come realizzare il rivestimento delle pietre ed i piloni accetto volentieri suggerimenti,
Allego alcune immagini per far meglio comprendere la situazione e le tipologie di diverse pietre usate per i rivestimenti a seconda dei periodi.
Ringrazio in anticipo chiunque potrà darmi dei validi suggerimenti.

Bello...l'unico appunto è che tutto è troppo nuovo , immacolato e intonso.
Hai fatto dei bellissimi edifici ,muri etc ma non hanno un'aria vissuta, sembra che tutti siano stati imbiancati da due giorni.
Lo sò che è una parte difficile eprchè si ha paura di rovinare il lavoro , ma fai delle prove fuori opera e poi prendi coraggio.
Complimenti anche per la scelta...un solo binario ben calato nella realtà , rispetto al solito piatto di spaghetti spesso osannato...
saluti

Conosco di persona Massimo, e vi posso assicurare che è un modellista molto attento e scrupoloso nel riprodurre la realtà, forte di una copiosa documentazione sulla ormai scomparsa (ma é in buona compagnia qui in Piemonte) ferrovia Grignasco-Coggiola.
Il diorama presentato rappresenta assolutamente uno spaccato di ferrovia vera, complimenti!
In più, proprio nel territorio di Serravalle la ferrovia incrociava almeno due volte la tranvia a vapore Vercelli-Aranco, di cui naturalmente si sono perse le tracce. Pensate che spettacolo due incroci in piena linea col segnalamento di concezione quasi ottocentesca.

@ claudio.mussinatto
Ti ringrazio per i complimenti, ti assicuro che per un invecchiatore come me
è stata una grande fatica a trattenermi dall'intervenire su alcuni edifici e muri
ma soprattutto sul tetto della casa bianca, purtroppo sono tutti edifici all'epoca
recentissimi di costruzione come si può vedere parzialmente dall' immagine per
quanto riguarda il muro di contenimento e la protezione in c.a. a protezione della
ferrovia, purtroppo in foto non si nota bene ma la porzione di palazzina risalente
agli anni '20 , il casello, il fabbricato adibito a legnaia, le altre abitazioni civili in prossimità
dell'ingresso dello stabilimento, la centrale e l'altra porzione di edificio industriali ( tutti
antecedenti all'ultima ristrutturazione avvenuta alla fine degli anni '50 che ha interessato
la recinzione e la parte di stabilimento con i mattoni a vista) sono stati adeguatamente invecchiati a cominciare dai tetti.
Per questo motivo ho voluto accentuare il contrasto tra il vecchio ed il nuovo, perchè in quegli anni c'è stato un notevole sviluppo edilizio senza precedenti grazie proprio allo stabilimento cartario.
Ciao
Massimo

@ capolinea
Ti ringrazio per gli apprezzamenti Chicco, come puoi vedere sono giunto al momento cruciale, adesso bisogna pianificare bene il tutto per non incorrere in errori che potrebbero vanificare tutto quanto realizzato sinora. Ora voglio attendere che il livello del fiume scenda in modo da permettermi di potermi
avvicinare ai resti del pilone per poterlo misurare e fotografare da vicino poi bisogna pensare a come realizzare i piloni stessi ed il rivestimento di pietre, avevo anche pensato al cartoncino come già fatto per la stazione di Serravalle, ma non mi pare un buon risultato, tu cosa ne pensi?
Ciao
Massimo

Bravissimo, una splendida realizzazione, realisticamente attendibile e modellisticamente perfetta.. ma in valsesia siete tutti così bravi? )
Sono passato decine di volte dalla strada lungo il sesia e mi sono sempre chiesto che ponte c'èra una volta su quelle fondamenta di piloni,resti immaginavo di un grande ponte distrutto da una piena rovinosa o da un bombardamento, la foto mi ha finalmente soddisfatto.
In quanto al ponticino comunque molto ben realizzato l'unico appunto potrebbe essere, secondo me, fatto sulle pietre, mi sembrano troppo simili di forma e dimensione.
ciao
Giancarlo

@ gianca
Ti ringrazio molto per l'apprezzamento, felice di aver soddisfatto la tua curiosità, ma sei per caso
della zona?
Per quanto riguarda l'appunto fatto alle pietre hai perfettamente ragione ho ritagliato delle strisce
di cartoncino e le ho rese irregolari con la forbice, mentre l'ideale sarebbe realizzare dei punzoni di diversa misura e forma come ha fatto capolinea per la pavimentazione della sua maquette industriale.
Ciao
Massimo

Spiegazione più che sufficiente...
Continua così , allora , che stà venendo molto bene...
Aggiornaci!!

Questa é l'opera d'arte più significativa dell'intera linea, un lungo viadotto, se non ricordo male a diciotto arcate di quasi otto metri di luce, che Massimo si appresta a riprodurre!
Poi ne seguivano le altre tre ricostruite in cemento armato come si vede dalle foto di Massimo e ancora un altro viadotto lato Grignasco



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Lo trovo veramente un "bijou"! Complimenti Massimo.
Luciano

@ Luciano Lepri
Ti ringrazio per i complimenti e te li faccio a mia volta per il tuo capolavoro di Castello,
un plastico genuino senza troppi binari e tanti fronzoli, uno spaccato delle nostre
ferrovie secondarie che purtroppo vanno scomparendo una dopo l'altra.
Ma il nostro scopo non è proprio quello di far rivivere queste vecchie glorie del passato?
Ciao
Massimo

Ma il ponte per quale ragione è crollato?

Diciotto arcate richiedono un superlavoro e la pazienza di giobbe! ma se realizzate senza compromessi daranno senz'altro un grande risultato estetico e di colpo d'occhio incredibile!

Non sono della zona, o meglio, come dissi a Chicco, qualche annetto fa abitavo al di là del Ticino ma Alagna e il Monte Rosa sono stati da sempre per me luogo di vacanze (ed anche ora che abito in Italia Centrale, ogni tanto ci faccio un salto) , ed ecco spiegate le mie incursioni in valle (oltre alla passione per la pesca che negli anni '70 praticavo spesso lungo il sesia)..
buoni lavori
Giancarlo