Oggi è venerdì 24 ottobre 2025, 5:25

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1177 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26 ... 79  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: mercoledì 14 agosto 2013, 22:45 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Tre elementari ragioni:
- il treno paga il pedaggio all'infrastruttura ad ogni viaggio, il camion no
- il camion lo guida una persona che è presa per il collo, il treno, comunque, no
- il camion parte dalla cava e arriva in stabilimento, non ha bisogno di trasbordi e scali intermodali.
E' il sistema che è perverso.
Dinazzano esiste per una semplice ragione: i tedeschi, che ci hanno messo pure dei soldi, hanno imposto il treno, altrimenti niente argilla in cambio di mattonelle. Dalle parti di Sassuolo ormai l'argilla è, di fatto, finita da un pezzo.

Il giro via Prato dei pieni è necessario per evitare la doppia simmetrica in Pontremolese, con sosta a Borgotaro per lo sgancio della macchina di spinta.
Borgotaro dovrebbe anche essere impresenziata.
Con l'eliminazione della maglia sganciabile, temo che la Pontremolese perderà parecchi treni merci sud-nord.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: mercoledì 14 agosto 2013, 23:15 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
Messaggi: 778
Marco, si discute per capire meglio.
Anche il camion paga il pedaggio (Autocamionale della Cisa e Autosole).
Il camionista può anche rifiutarsi di essere preso per il collo! (Tieni presente che io sono un professionista e potrei essere preso per fame! :wink: )
Capisco perfettamente che da Prato con una macchina viene fatto un servizio che da Pontremoli richiederebbe almeno due macchine ed i tempi morti dello sgancio della macchina di spinta.
Se alla fine di questo la differenza è del 20 % in più per il treno a me cade uno dei caposaldi del trasporto ferroviario: una coppia di macchinisti poteva portare l'equivalente di 40 - 50 -60 camion da soli.
Qual è la conclusione, per me, 50 camion sono più economici di un treno.
Questo non mi piace. Tutto li!
Ti ringrazio per la discussione, mi piace poter discutere in tranquillità.
Massimo


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: giovedì 15 agosto 2013, 12:35 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Beh, Massimo, ormai è dagli anni '30 che il trasporto via strada è via via sempre più competitivo, dagli anni '80, lo è totalmente. Le ragioni sono tante, alcune sensate altre no.
Siccome è solo che dal '76 che mi occupo di automazione industriale, ho visto in prima persona, dato che mi occupo di progettare e mettere in produzione sistemi dedicati, l'evoluzione, leggi involuzione, che ha fatto la gestione della produzione e della logistica nei più svariati settori produttivi.
Sul finire degli anni '70 si è passati dalla gestione tecnica a quella amministrativa, in pratica hanno preso il sopravvento gli economi (ormai troppo spesso travestiti da ingegneri), qualsiasi cosa è da loro valutata a: numero, peso o con rapporto tempo/denaro, il contenuto tecnologico o di valore aggiunto non conta niente (non ci arrivano neanche quando il loro prodotto non incontra gli acquirenti, sanno solo abbassare il prezzo e non verificarne la qualità), (però la clientela non è molto diversa).
Tornando alle ferrovie e al trasporto merci, così com'è stato strutturato il sistema fin dalle sue origini, il sistema è quasi perfetto, ma un sistema perfetto risulta rigido, e per i signori di cui sopra, i sistemi rigidi non vanno bene, loro ragionano in termini di costo posticipato e ricavo immediato. I risultati li vediamo tutti i giorni, il sistema è crollato quasi del tutto nel 2009 (anche se i tetti facevano già acqua dal 1995), quando sarà crollato anche il primo piano fuori terra allora forse ...
Io sono del parere che una delle più grandi stupidate sia stato specializzare gli stabilimenti, e poi delocalizzare gli stessi in giro per il mondo, una volta viaggiavano alcune materie prime e tanti prodotti finiti, oggi viaggiano troppi semilavorati, questo comporta costi impropri che da qualche parte vanno recuperati per stare sul mercato.
Se a tutto questo aggiungiamo le scellerate scelte politiche degli ultimi 100 anni, dei vari governati in giro per il mondo, abbiamo chiuso il cerchio.
Ogni tanto mi vengono in mente le scelte fatta da un imperatore romano, mi pare Adriano: non aveva più senso espandere l'impero, perché il rapporto costi/benefici sarebbe stato negativo e controproducente. Direi che i fatti gli hanno dato ragione.
Infine, se alle ferrovie venissero applicate le stesse regole/agevolazioni, che sono in essere agli autotrasportatori, questi ultimi si estinguerebbero in un attimo. Però 50 camionisti che guidano, non sono in piazza a protestare, e comunque muovono l'economia (sempre per quelli di cui sopra), e quando serve vanno anche a votare. Due macchinisti fanno 1%, troppo poco anche per l'amministrazione delle compagnie ferroviarie.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: giovedì 15 agosto 2013, 13:14 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
Messaggi: 6361
Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Lo metto a parte perché si veda meglio.
Tornando a parlare di Caimani.

Oggi, per i personaggi del post precedente, vale la regola: se non posso/voglio/non sono capace a fare soldi io, non li deve fare nessun'altro, quindi si demolisce anche l'impianto messo in produzione ieri.
Secondo questa logica, il trasporto merci per ferrovia, è destinato a scomparire ... mi auguro sempre un'improvvisa inversione di tendenza.
Quindi, purtroppo, la demolizione di Caimani e Tigri, è la più semplice conseguenza logica. Non dimentichiamo che ad ogni loco demolita, fanno compagnia decine di carri e carrozze, gli impianti e gli addetti.
Sorvoliamo un attimo sulle carrozze, che sono sostituite da elettrotreni. Non mi piace, però né comprendo le ragioni.
Discorso un po' particolare per le carrozze letto e ristorante, nel mondo cosiddetto occidentale, le classi più "evolute" oggi disdegnano viaggiare di notte, e le compagnie ci mettono del loro eliminando i treni (sorvolo sulle ragioni, anche qui conseguenza ovvia di una certa cultura).

Ora che ci penso, collegandomi ad Adriano, l'impero romano scomparve a seguito delle invasioni dei popoli del nord Europa e del medio oriente, ed avemmo il medio evo. Il rinascimento si ebbe quando questi nuovi arrivati tornarono alle loro origini né più ricchi, né più poveri di prima (anche culturalmente), più o meno è quello che stiamo vivendo oggi. Mi auguro che questo "medio evo" degli anni 2000 finisca già domani. E che qualcuno si ricordi rapidamente delle linee estetiche di Caimani e Tigri, e pure di quanto venne prima, per rivestire mezzi tecnologicamente al passo con i tempi.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: venerdì 16 agosto 2013, 9:32 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 27 febbraio 2006, 18:00
Messaggi: 1497
Vorrei tanto vedere,al posto di quella fila di caimani,una bella fila di TAF tutti da demolire,sai che goduria ..... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: ,saluti.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: venerdì 16 agosto 2013, 12:19 
Non connesso

Nome: Lippo Lippi
Iscritto il: lunedì 5 febbraio 2007, 21:41
Messaggi: 5198
Quelli si demoliscono già da soli, mentre vanno :lol: :lol: :lol:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: mercoledì 4 settembre 2013, 9:20 
Non connesso

Nome: Elvino Ciccarese
Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:14
Messaggi: 594
Località: VENTIMIGLIA
Per curiosita',
quando sono state scattate le foto postate da willy-vogel a S.Giuseppe ?

Grazie.
Elvino


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: mercoledì 4 settembre 2013, 10:58 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2776
Località: Legnano (MI)
Non posso che sottolineare e condividere in toto quanto scritto da Marco, ha captato i punti salienti del perchè il trasporto merci su ferrovia in Italia sia in fase estremamente calante...
Mi auguro che prima che siano tutte demolite le E 655 si viva un'impennata tale da farle rientrare tutte in servizio...sognatore che non sono altro! :oops:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: mercoledì 4 settembre 2013, 16:34 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 27 febbraio 2006, 18:00
Messaggi: 1497
Giusto per fare un po di chiarezza,sappiamo benissimo che sono state sospese tutte le riparazioni su 655/656,tantissime unita' ferme accantonate,molte gia' demolite e altre ancora in servizio,come si andra' avanti si fermeranno macchine man mano che scadono di revisione per estinguere l'intero gruppo?Io vedo ancora tanti merci partire da Marcianise affidati a 655 e quasi tutti gli IC a materiale ordinario sulla tratta Roma-Bari a 656.Chi fara' questo lavoro dopo?Lo so che è difficile ma quanti caimani si contano accantonati o demoliti e quanti ancora in servizio?Grazie saluti.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: giovedì 5 settembre 2013, 0:26 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 8 marzo 2010, 14:15
Messaggi: 656
Località: ARDEA (RM)
tempo fa ho trovato questo:


Allegati:
Specchio_TE_DPNI.jpg
Specchio_TE_DPNI.jpg [ 247.62 KiB | Osservato 7545 volte ]
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: giovedì 5 settembre 2013, 0:29 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 8 marzo 2010, 14:15
Messaggi: 656
Località: ARDEA (RM)
Anche per la cargo, e il complessivo ma non me la carica è troppo greande


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: giovedì 5 settembre 2013, 19:49 
Non connesso

Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:57
Messaggi: 1072
Località: Casteo
Ciao CMD, dove hai trovato questi interessanti file? Riesci a ridurre il peso e la dimensione di quello della cargo e postarlo ugualmente? te ne sarei grato :wink:


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: venerdì 6 settembre 2013, 8:18 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 8 marzo 2010, 14:15
Messaggi: 656
Località: ARDEA (RM)
Ciao, trovate su altro forum, ma non ricordo quale..., provo a ridurre


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: venerdì 6 settembre 2013, 8:44 
Non connesso

Iscritto il: lunedì 8 marzo 2010, 14:15
Messaggi: 656
Località: ARDEA (RM)
Ridotti,
presi comunque dal forum di info ferrovie, il complessivo e lo storico complessivo2 non mi entrano comunque, in caso invio a mail diretta ad interessati


Allegati:
Specchio_TE_DPR.gif
Specchio_TE_DPR.gif [ 105.04 KiB | Osservato 7426 volte ]
Specchio_TE_Deposito.gif
Specchio_TE_Deposito.gif [ 150.07 KiB | Osservato 7426 volte ]
Specchio_TE_Complessivo_Storico1.gif
Specchio_TE_Complessivo_Storico1.gif [ 191.57 KiB | Osservato 7426 volte ]
Specchio_TE_Cargo.gif
Specchio_TE_Cargo.gif [ 79.02 KiB | Osservato 7426 volte ]
Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: 655 in demolizione
MessaggioInviato: venerdì 6 settembre 2013, 11:12 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2776
Località: Legnano (MI)
Della serie accantonamenti massicci!! :cry:


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1177 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26 ... 79  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl