Non sono il primo a dichiararmi completamente d'accordo con quanto scritto,forse l'unico vantaggio che si può avere dai doppioni è il fatto che il produttore dovrebbe(condizionale d'obbligo)proporre il modello con il maggior numero di dettagli e fedeltà al miglior prezzo possibile.
A proposito del prezzo,questo spettro e spauracchio di tanti fermodellisti di ogni età e leva...
Parlo del mio caso non compro loco dal D 461 e carrozze dalle 32000(una)proprio per ragioni di costi,davvero non capisco questi prezzi stragonfiati,che ragione hanno di esserci? sopratutto di questi tempi! è vero,più si guadagna meglio è;cosa normalissima però,se hanno deciso di tagliare fuori tutte le nuove leve e ammazzare il mercato e quindi loro stessi in una sorta di politica da arakiri,che lo dicano subito,tutto qua.
Personalmente è da molto che medito di femarmi,la situazione è insostenibile,qui non si aprla di comperare tutto come un tempo,ma di non risucire a prednersi nemmeno un modello altro che!
Si sà,il modellismo si concilia inevitabilmente con i treni veri,la realtà,e da questa è a parer mio inscindibile.
Eh sì,le nuove leve... i giovani,quelli che dovrebbero essere le nuove leve, e la loro cultura ferroviaria;un tasto dolentissimo,due grandi famiglie;la prima quella più numerosa,di coloro che guardano al solo presente,senza interessarsi della storia,vantandosi di sapere tutto,senza mai prendersi la briga di leggere un libro di qualche autore noto(che non lo ha scritto per farsi bello ma per divulgare cultura)questa famiglia è anche quella di coloro che si arrabbiano di fronte ad uno dei pochi 100 giovani appassionati di storia dei treni in Italia(se va bene) che parlano di E 646 001 in castano isabella etichettandolo con assoluta convinzione come se dicesse una eresia,questi conoscono solo loco moderne ed anonime,spesso nemmeni Italiane,e poi c'è la seconda famiglia meno numerosa,di cui mi onoro di far aprte parte,in cui rimane ancora qualcuno che pur non avendo visto molto prova un interesse e una passione per il nostro passato ferroviario come se lo avesse vissuto.
Entrambi però sono accomunati dal fatto di non poter più far parte del mondo del modellismo per i suddetti motivi,prezzi in primis ma c'è di peggio,se con il modellismo che è a parer mio sopratutto didattico e formativo si imparano anche le cose del passato sviluppando le proprie abilità manuali.. chi ama il presente potrà accontentarsi del reale,mentre quelli come me,che praticamente vivono nel mondo dei treni per il solo modellismo ed il gusto di ricreare quello che fu un glorioso passato per le nostre ferrovie sono praticamente destinati a scomparire miseramente una volta privati dei loro amati modelli "storici",fatta eccezzione nel farseli da soli,ma quanti anni di esperienza che ci vogliono)provato di persona)!
Di fronte a queste prospettive più che nere io non posso fare altro che "ringraziare" gli speculatori che hanno provocato questo autentico cataclisma,favorendo solo ricchi collezionisti senza dare possibilità di accedere in questo meraviglioso mondo a nessuno.
Bisognerebbe invece alzare un monumento enorme agli autori dei libri ferroviari,di storia,e a chi come Duegi e pochi altri propongono la serena oasi dei kit a basso costo,insieme a dotte pubblicazioni modellistiche e storiche unica spiaggia su cui il neomoddelsita può aggrapaprsi per provare ad accedere in questa assurda e talvolta meschina casta chiusa che è il modellismo in Italia.
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