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 Oggetto del messaggio: Lettera aperta ai costruttori di vaporiere-gioiello
MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 18:11 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Gentili costruttori di meraviglie a prezzi da mutuo,vorrei rubarvi 5 minuti del vostro prezioso tempo che utilizzate per progettare e poi costruire modelli di vaporiere FS che solo pochi possono acquistare ma che poi non faranno neanche un mezzo giro di ruota.
Visto il periodo di doppioni,polemiche,costruttori poco seri scappati forse,a Timbuctù(ma non credo che sia quello il posto,Alberto Angela o Licia Colò oppure la coppia dei bolognesi turistipercaso riuscirebbero a trovarli anche lì!),credo che dovreste se vorrete fare un attimo di stop e ragionare su una quota che penso non sia minima nè tanto meno fatta di soli "anziani" che desidera avere le vaporiere FS-e non dei teutonici surrogati-ad un prezzo fantozzianamente umano,dal funzionamento tranquillo e con una buona disponibilià nel tempo di pezzi e relativi ricambi.Non chiedo molto,una 875,una 851,una 640,andrebbero più che bene.Vorrei quindi mi spiegaste perchè vi risulti così difficile pensare ad un modello di qualità per esempio Roco con un prezzo anche più basso.Non avete mai pensato ad un serio sondaggio fra gli appassionati?una volta raccolte eventuali adesioni,QUANTO vi costerebbe fare una locotender FS e saggiare la risposta del mercato e poi invece dare il resto delle vs. energie ,anche economiche, per modelli super dettagliati(magari senza motore)per i soliti scatolisti-vetrinisti?
Forse io non sono anzi certamente non lo sono un industriale ma gradirei che ogni tanto invece soltanto di leggere questo ed altri forum Voi costruttori ci rispondeste senza star chiusi nelle vostre torri d'avorio...
grazie a chi vorrà rispondere.
DARIO PISANI


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 18:29 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:59
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Località: Brescia
Dario mi sembra che tu abbia un pò di vane aspettative.
Spiegami perchè un imprenditore serio,non quelli scappati,deve cambiare totalmente il proprio sistema produttivo,per vendere un modello(plastica,metallo,resina?)solo per fare un modello meglio di Roco e che costi meno di Roco?
Spiegami dove sta l'equazione che proponi tu,il perchè dovrebbero farlo,partendo dal concetto base che sono imprenditori e non dei pii samaritani.
gino


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 18:38 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 9:50
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Località: Vicenza
Dario, se ti rivolgi ai costruttori di vaporiere in ottone, credo che stai facendo solo un grande buco nell'acqua. 1° se hanno la possibilità di vendere a quei prezzi guadagnando bene, non vedo perchè dovrebbero smettere, tu lo faresti? 2° il costo comunque non può scendere sotto ad un certo livello per l'alto apporto di manovalanza specializzata che richiede il montaggio di una locomotiva in ottone; se le lastre in sè costano poco ( qualche decina di euro ), le fusioni pure ( a parte il tempo necessario per fare l'originale ), le parti costose sono solo le ruote e gli ingranaggi, ma restano sempre dentro ad una spesa decente, quando vai a compensare le ore necessarie al montaggio ti vengono i capelli dritti. Provare per credere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Lettera aperta ai costruttori di vaporiere-gioiello
MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 20:16 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
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Località: Imola
DARIO PISANI ha scritto:
Gentili costruttori di meraviglie a prezzi da mutuo,vorrei rubarvi 5 minuti del vostro prezioso tempo che utilizzate per progettare e poi costruire modelli di vaporiere FS che solo pochi possono acquistare ma che poi non faranno neanche un mezzo giro di ruota.
Visto il periodo di doppioni,polemiche,costruttori poco seri scappati forse,a Timbuctù(ma non credo che sia quello il posto,Alberto Angela o Licia Colò oppure la coppia dei bolognesi turistipercaso riuscirebbero a trovarli anche lì!),credo che dovreste se vorrete fare un attimo di stop e ragionare su una quota che penso non sia minima nè tanto meno fatta di soli "anziani" che desidera avere le vaporiere FS-e non dei teutonici surrogati-ad un prezzo fantozzianamente umano,dal funzionamento tranquillo e con una buona disponibilià nel tempo di pezzi e relativi ricambi.Non chiedo molto,una 875,una 851,una 640,andrebbero più che bene.Vorrei quindi mi spiegaste perchè vi risulti così difficile pensare ad un modello di qualità per esempio Roco con un prezzo anche più basso.Non avete mai pensato ad un serio sondaggio fra gli appassionati?una volta raccolte eventuali adesioni,QUANTO vi costerebbe fare una locotender FS e saggiare la risposta del mercato e poi invece dare il resto delle vs. energie ,anche economiche, per modelli super dettagliati(magari senza motore)per i soliti scatolisti-vetrinisti?
Forse io non sono anzi certamente non lo sono un industriale ma gradirei che ogni tanto invece soltanto di leggere questo ed altri forum Voi costruttori ci rispondeste senza star chiusi nelle vostre torri d'avorio...
grazie a chi vorrà rispondere.
DARIO PISANI


Sono un sognatore........amen!!!!

Sabato girerò la tua richiesta direttamente al signor Top Train, non costa niente al massimo mi becco un "mavaffann...." 8) :D :D


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 21:30 
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Località: Citano' (MC)
Sbaglio o qualche ditta di super modelli fa' costruire in qualche paese asiatico con manodopera a basso costo e super guadagni!!!
A proposito se ben ricordo la Bissel aveva annunciato una 640
nella linea Dual Kit c'è qualcuno che ha notizie :?: :?: :?:


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 21:45 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 8:53
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Località: Bruschi
Tutte queste ditte fanno costruire in asia a prezzi competitivi.
Il problema è un altro...questi modelli non sono adatti ad un uso su di un plastico , in quanto i collezionisti a mala pena gli fanno fare mezzo metro e poco più e soprattutto le vaporiere hanno grosse difficoltà sui raggi più stretti e hanno un telaio completamente rigido...
Quello che voglio dire è che a monte bisognerebbe modificare l'approccio progettuale del modello per renderlo fungibile...un bellissimo esempio è il 330 trifase di Riccardo Olivero:l'ho visto con i miei occhi affrontare un percorso ad ostacoli con dei salti sulle giunzioni di binario che avrebbero fatto deragliare la miglior Roco!!
Per cui , se i vetrinisti richiedono dei pezzi per farne investimento , al massimo possiamo sperare in qualche kit , ma i cui costi non potrebbero mai scendere ( mia opinione ) al di sotto dei 400/500 euro...e poi , quanti lo acquisterebbero e sarebbero in grado di assemblare degnamente il tutto ?
Per es , la T3 che c'è su TTm avrebbe già un costo di base di almeno 120 euro per la meccanica Fleischmann, poi c'è il kit da montare ( non sò ancora il prezzo ) e ognuno faccia i suoi conti...
L'idea di sfruttare delle meccaniche in essere è ottima , ma nessuna di queste può aiutarci per una 640 , per cui i costi esplodono.
Per ora stringiamo i denti e speriamo che la RivaHornby si dimostri quella grande azienda che è , in un prossimo futuro!


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 22:03 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 19:59
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Località: roma
Premesso che quanto da voi detto è condiviso dallo scrivente, devo però esternare una idea che mi sono fatto allorquando mi sono capitati tra le mani vecchi numeri di TT, i Treni eccetera, nei quali si svolgevano prove dei blasonati modelli in ottone di dieci e passa anni addietro. Il loro prezzo oscillava intorno ai due milioni e mezzo di lire. Oggi, con dettagli più fini e con un 'feeling' più accattivante (per chi può permetterselo...beninteso!), il prezzo è quasi uguale.
Sono passati dieci anni e, quasi quasi, l'inflazione non ha toccato questa nicchia di mercato.
Anche allora si produceva in oriente e la mano d'opera era sicuramente più economica di oggi anche in quei posti.

C'è qualcosa che non mi quadra...

Che non sia oggi conveniente acquistare un superdettagliato modello in ottone? Buh?

Saluti a tutti

nicola


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 22:21 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Conoscendo l'aria che si respira in questa comunità,mi aspettavo,sapevo già mentre scrivevo,che mi avreste preso per un deficiente o per un sognatore,a seconda dei punti di vista... :(

Io non dico che si debba costruire una macchina "commerciale" in ottone,che comunque avrebbe sempre i problemi da voi elencati e da me ben conosciuti.Intendevo chiedere se si potesse-in via IPOTETICA- avere una linea commerciale non in ottone ma con la qualità di una 880 Roco proprio da parte di chi ha già una esperienza nel campo delle vaporiere FS!
Presumo comunque che la risposta di chi dovrebbe almeno per civile educazione rispondere(ma anche per interesse) non verrà mai;intanto
molti di voi hanno mal compreso:torno a dire che nessuno chiede a questi signori di cambiare i loro programmi,i loro macchinari,i loro progetti ma solo di considerare una modesta proposta,quella di PROVARE ad avviare una differenziazione della loro produzione,di spostare un po' il target clienti,vista la fame di modelli a vapore FS in perfetta 1.87 etc etc...

Dubito invece che le aziende recenti pensino al vapore:provate a leggere le riviste coi resoconti di Novegro di 1-2-4 anni fa e contate quante bufale-e non solo "a vapore"-ci sono state propinate,spacciate come pronte da vedere e da comprare!

Infine, tengo a precisare,visto che qualcuno cita una marca ben precisa,che la mia discussione non è rivolta ad un nome in particolare.


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 22:34 
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Località: Citano' (MC)
Ciao Dario ,se ti riferisci a me,ho citato una ditta ben specifica solo perche' avendo annunciato detto modello(640)nella linea"diciamo"
"economica" era forse quasi a portata delle mie tasche(con un po'di sacrifici!!!).
Salutoni da un sognatore come te'amante del vapore FS.
Gianluca.


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MessaggioInviato: lunedì 18 settembre 2006, 22:52 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 19:17
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Località: Imola
Dario ci tengo a precisare che la mia non era ne una battuta e neanche una forma di presa in giro nei tuoi confronti.....sabato andrò realmente di persona, ed ai titolari dell'azienda sopra citata esporrò la tua proposta 8)


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 0:20 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 0:23
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Località: Senigallia
Caro Dario, l'improponibilità della tua richiesta ha una risposta molto semplice:
chi produce, anzi chi commissiona l'ottone, ha una struttura aziendale minima se non inesistente, nel senso che a volte sono persone che fanno un altro lavoro (vedi Top-train), hanno i loro relativamente pochi clienti che riescono a gestire in proprio senza una vera struttura di vendita.
Inoltre disegnare e progettare un modello che sarà prodotto in fotoincisione penso sia completamente diverso dal progetto di uno stampo per plastica e la produzione delle due tipologie, anche se realizzate entrambe all'estero (in Corea o in Cina), si avvalgono di circuiti terzisti completamente diversi.
In ultimo ... ma chi glielo farebbe fare!!!


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 8:25 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
Andiamo per ordine:
al signor RR:beh,mi auguro che non ti prenderanno per matto a causa mia;io mi chiedevo se questi marchi anche per assurdo,avessero mai preso in considerazione questo chiamiamolo così dirottamento sia pure parallelo nella loro attività principale,così da reinvestire i soldi fatti col grande pubblico verso l'altro ramo,cioè quello di "lusso".So bene come lavorano e come funziona questo settore,proprio domenica ho visto a casa di un amico uno di questi gioiellini la cui bellezza è purtroppo contrastata dall'angoscia con cui si ha a che fare dall'apertura dello scatolo fino alla messa sul binario ed al rientro al sicuro della confezione.... :(
a Giangi:no non mi riferivo alla tua citazione!

L'unica cosa certa che solo noi vaporisti italiani,dopo la madre di tutti i casotti fermodelistici attuali-cioè la fine della RR!-non possiamo ambire ad avere locomotive FS e dobbiamo accontentarci dei vecchi modelli(col rischio di non poterli neanche riparare)oppure se si riesce ad acquistare quelli in ottone,restare come idioti a guardarli nella scatola o quando va bene in vetrina,dimenticandoci di vederli sui nostri plastici ,venendo meno alla cosa che differenzia di molto il fermodellismo dalle altre branche,cioè IL MOVIMENTO dei treni,le manovre, insomma tutto quello che "fa ferrovia"!!


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 8:51 
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Iscritto il: martedì 29 agosto 2006, 16:33
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Caro Dario e cari amici del forum, la questione è annosa e non mi stancherò di ripetere queste cose ( dette a voce piu' volte ai vari interlocutori di turno) : il problema di fondo NON è chi e cosa si produce ma chi acquista cioè il FERMODELLISTA ITALIANO.
E' inutile girarci in tondo ,ognuno ha quello che si merita.
In primo luogo perchè siamo un mercato esiguo e da terzo mondo per di piu' frazionato e litigioso ( questo Forum docet....) e così facendo diamo sponda al "nemico" per giustificare il NON fare.
Ma torniamo a bomba all'argomento : le macchine da 1500 euro ci sono sempre state e sempre ci saranno e non solo in Italia. Vedete un po' con l'indigestione di vapore che c'è in Germania che spazio ha la Micro Metakit, la Wienert ecc.ecc. con riproduzioni di macchine le piu' disparate e originali che vengono sistematicamente "bruciate" !
Paese di " Paperoni " ? No è semplicemente CULTURA . Già alla base di tutto c'è la cultura ferroviaria e l'amore e attaccamento di una Nazione per la ferrovia ( quindi NON SOLO da parte di appassionati).
E questa si traduce anche nel fermodellismo che oltralpe è sia PRATICATO ( leggi plastici ,diorami ecc.ecc. ovvero l'arte di sporcarsi le mani ) sia COLLEZIONATO ( a tema ed in varie scale dalla 1.32 in giu'...).
E la maturità del fermodellista sta nel comperare mirato : se io sono un vetrinista mi permetterò 2 pezzi all'anno di Micro piuttosto che 50 modelli industriali che spaziano dalla QJ cinese al Cristal panoramic Express della BOB !!!
Se una mi fa una ciofeca non la compro ma non mi metto a "pontificare " ai quattro venti sul sesso degli angeli...........
Non so se mi sono spiegato !
Questa è ,tra l'altro,la legge dei numeri : noi siamo quattro polli litigiosi, altrove sono migliaia organizzati e sincronizzati ,tra l'altro, da mezzi di stampa eccezionali ( EK, MIBA, Lok Report.......e da un canale TV dedicato oltre ad altri che sistematicamente parlano di treni e trenini)!!
Ma tornando a noi dobbiamo dire che certe volte alle titubanze dei produttori nostrani non si puo' che dare loro , purtroppo, ragione !
Tu chiedi ad esempio la 875, ebbene qualcuno l'ha già fatta su base Roco ed a prezzo piu' che umano ( 230 euro quando come sai la macchina base costa oltre 200 euro !!) e l'ha esposta a varie fiere italiane.
Vuoi sapere cosa è successo ? E' passata inosservata principalmente perchè NESSUNO SI E' ACCORTO CHE ERA UNA 875 ma pensava fosse la 880 di Roco !!!! I piu' temerari hanno osato con un " ma che differenza c'è dalla 880 " ??
Chiedi per esempio ai negozianti se non è così e questo è il motivo che mi disse Faustini : c'è già la 880 e fare una macchina simile non la compra nessuno perchè non capisce la differenza. Come dargli torto avendo toccato con mano?
Forse qualcuno farà la 740 , vuoi sapere in anteprima come andrà a finire?
Ecco : " E' troppo cara" " E' troppo lunga" " La vernice è lucida" " Le ruote sono quadre " " Io volevo la 640" " Si ma se era col tender a tre assi..." " No ma forse io avrei fatto la 743 " ...........e così via.
Mi fermo qui, tanto so già le risposte che arriveranno ma io ci ho provato ancora una volta a sollecitare un bell'esame di coscienza prima di partire per le crociate.
Cordialmente


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 9:04 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 17:35
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Località: Calabria del Nord:Castelcrati Terme(nome brevettato!)
caro Olengo etc,già il fatto di utilizzare degli pseudonimi nei forum non è cosa positiva,non si sa con chi si parla ed accentua credo le polemiche;vorrei capire perchè noi italiani dovremmo SUBìRE i modelli e non sentirci dire cosa preferiamo;so benissimo che c'è poca cultura ferroviaria in Italia,ma perchè quando la RR produceva le sue loco a vapore nei più vari modelli eravamo in numero maggiore e/o più acculturati?!penso che chi sia appassionato di vapore dai 12 ai 99 anni,SAPPIA bene la differenza fra un gruppo ed un altro,quindi quella frase da te citata è solo una scusa.Il discorso è che è più facile e conveniente produrre modelli di loco squadrate come una stanza che una vaporiera con tutti i suoi accessori,senza dimenticare poi quella che io chiamo livreomania sia nel reale che nel modellismo:ma hai visto quante chiacchiere su questo o quel colore che si fanno in questi ultimi anni!?
Poi non capisco perchè sia pure in modo esagerato,è vero,non si possa esprimere un parere:tu dici che senz'altro c'è gente pronta alla critica appena ci sarà un modello nuovo,ma se le aziende se ne strafottono di noi non credo che si dovrebbero sentire limitate a produrre una vaporiera solo perchè c'è un nugolo(quanti? quali?)di piagnoni e brontoloni?si parla male anche degli altri tipi di rotabili(elettrico,carri,vagoni,diesel) eppure vengono sfornati lo stesso,non solo in più versioni ma anche quasi in simultanea da due o tre ditte vecchie o nuove che siano!
saluti a regolatore aperto :(


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 9:50 
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Iscritto il: martedì 29 agosto 2006, 16:33
Messaggi: 173
Caro Dario

se pensi che la frase citata sia solo una scusa ti invito a verificare di persona a Novegro. Stai vicino a chi avrà la 875 e poi vedrai e sentirai con i tuoi occhi.
Se no prova a chiedere a Sala o Masselli ( che sono due negozianti acculturati) la conferma di quanto ho asserito e senti cosa ti dicono !
Non replico oltre perchè non è il caso, ognuno puo' rimanere sulle prorpie posizioni ma obiettivamente.

Il resto è solo fare il gioco del nemico!

Affettuosamente


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