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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 9:20 
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snajper ha scritto:
Dice che per "ragioni di sicurezza"* non possono riceverli per e-mail


Senza scomodare Echelon (cui usualmente fornisco delle polpette negli header delle mie e-mail, camo custom X-Echelon-food e post su Usenet) il protocollo di scambio delle e-mail è quanto
di più insicuro ci sia sul pianeta. Fare un attacco man in the middle non è per nulla difficile, dovreste prima scambiarvi in modo sicuro le chiavi pubbliche ed usare un algoritmo a doppia chiave. E cambiare le chiavi con una certa frequenza (il tempo in cui si presume che sia possibile indovinarle con le attuali risorse di calcolo disponibili sul mercato[*]).

Ci mettono una pezza (non gratuita) gli Italiani con la PEC, i server non accettano lo scambio tra server non certificati e i messaggi non girano in chiaro (e appunto le chiavi durano un tot e poi vanno cambiate).

[*] Amazon Cloud fu vittima di un attacco del genere che usò un tot di macchine virtuali date, se non erro gratuitamente, da Amazon Cloud stesso, quindi la potenza di calcolo disponibile sul mercato non è così bassa, un supercomputerino non è difficile crearselo sul cloud...


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 9:20 
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snajper ha scritto:
Dice che per "ragioni di sicurezza"* non possono riceverli per e-mail


Senza scomodare Echelon (cui usualmente fornisco delle polpette negli header delle mie e-mail, camo custom X-Echelon-food e post su Usenet) il protocollo di scambio delle e-mail è quanto
di più insicuro ci sia sul pianeta. Fare un attacco man in the middle non è per nulla difficile, dovreste prima scambiarvi in modo sicuro le chiavi pubbliche ed usare un algoritmo a doppia chiave. E cambiare le chiavi con una certa frequenza (il tempo in cui si presume che sia possibile indovinarle con le attuali risorse di calcolo disponibili sul mercato[*]).

Ci mettono una pezza (non gratuita) gli Italiani con la PEC, i server non accettano lo scambio tra server non certificati e i messaggi non girano in chiaro (e appunto le chiavi durano un tot e poi vanno cambiate).

[*] Amazon Cloud fu vittima di un attacco del genere che usò un tot di macchine virtuali date, se non erro gratuitamente, da Amazon Cloud stesso, quindi la potenza di calcolo disponibile sul mercato non è così bassa, un supercomputerino non è difficile crearselo sul cloud...


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 13:33 
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Cita:
Io la postepay ce l'ho (la uso per incassare i compensi dei miei lavori "in ritenuta d'acconto"), è Hattons che fa problemi: vuole che i dati della carta gli siano spediti per fax (che non ho e quelli che ne hanno per la Gran Bretagna domandano circa 5 euro per un foglio) o per lettera (e una raccomandata siamo là come prezzi). Dice che per "ragioni di sicurezza"* non possono riceverli per e-mail. Non si possono fare bonifici perchè Hattons come negozio non ha un conto bancario (credo solo in Italia i negozi debbano avere un conto corrente proprio del negozio).


Io con Ehattons compro regolarmente con una prepagata non postepay (ma in tutto e per tutto uguale essendo, in definitiva, una Visa electron). Ho caricato i dati della prepagata una volta sulla mia anagrafica di iscrizione e sono due anni che mi servo da loro senza alcun problema....

ma a parte questo, prova Osborn's models

www.osbornsmodels.com
forse meno forniti di Rails of Sheffield, ma disponibili e con parecchia accessoristica....

poi c'è Olivia's Trains, ma lì andiamo sull'elaborato più che sul modello "ready to run"...

Saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 14:13 
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Incuriosito sono andato a vedere il sito di Olivia e ho trovato alcune loco GB usate sul continente.
Mi è tornata in testa una vecchia idea:
questa
Vista la differenza di riduzione si perde così tanto la differenza di sagoma o comunque le loco inglesi rimangono più piccole?


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 16:11 
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Normalmente in N si compensano, pur percependo ancora che l'inglese è più piccola.
v. in prima pagina di questa discussione, ho messo una 9F davanti a una carrozza DRG, o poco dopo, dove o messo una Class 86, che sarebbe il tipo della foto, con un carro "imbarco auto" BLS.
In 00 invece risultano abbastanza più grosse.
Infatti la Diesel 66, che è usata anche sul continente, era una volta disponibile anche in H0, mentre ho constatato di persona che in N non è necessario.


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 19:47 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 12:09
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snajper ha scritto:
...In 00 invece risultano abbastanza più grosse...
Quindi se comprassi una Class85 non solo non risulterebbe più piccola ma addirittura più grossa?
snajper ha scritto:
Infatti la Diesel 66, che è usata anche sul continente, era una volta disponibile anche in H0, mentre ho constatato di persona che in N non è necessario.
In H0 la differenza tra la Class66 (la produce-va Mehano) e i modelli continentali è notevole, soprattutto se raffrontata ad alcuni "mostri" tedeschi. Restituisce appieno l'effetto di sagoma ridotta ancora di più che quello della foto forse perchè ha una lunghezza spropositata ed è molto alta sui carrelli.

(Cercando le foto ho scoperto che avevo già affrontato l'argomento seppure da un'angolazione diversa)


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 19 settembre 2013, 20:09 
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Nome: Alessandro Piazzai
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dariod ha scritto:
Quindi se comprassi una Class85 non solo non risulterebbe più piccola ma addirittura più grossa?


Esatto.
La scala 00 compensa fin troppo la sagoma ridotta britannica, ricadendo nell'esatto contrario, ovvero locomotive che sembrano mastodonti rispetto alle pur piccole nostrane (mi riferisco alle vaporiere).
Probabilmente una rivarossiana 1:80 sarebbe stata più adeguata per la compensazione di sagoma.


Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: martedì 24 settembre 2013, 10:56 
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Qualcuno sa il codice di un colore acrilico che si avvicini allo Apple gren della LNER?
Già che ci siamo, se qualcuno ha già trovato le equivalenze dei vari colori ferroviari britannici, perchè non li mette qui? :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: martedì 24 settembre 2013, 14:54 
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snajper ha scritto:
Infatti la Diesel 66, che è usata anche sul continente, era una volta disponibile anche in H0

La Class 66 in scala 00 e H0:
http://i105.photobucket.com/albums/m219 ... 258626.jpg
http://forum.beneluxspoor.net/index.php?topic=15360.0

Ciao
Andy


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: mercoledì 25 settembre 2013, 9:34 
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Cita:
Qualcuno sa il codice di un colore acrilico che si avvicini allo Apple gren della LNER?
Già che ci siamo, se qualcuno ha già trovato le equivalenze dei vari colori ferroviari britannici, perchè non li mette qui?




C'è una serie di colori Humbrol, definiti come "Railways colors" che con il codice RC408 propone un Apple green il quale, a vedere le foto, sembra fare al caso tuo.. :wink:

Per i codici e i tipi di colore, andate qui

http://www.newmodellersshop.co.uk/Model ... olours.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: mercoledì 25 settembre 2013, 12:02 
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Grazie delle indicazioni. Per fortuna il colore esiste.
Diversi modellisti si rifiutano di fare miscele per il rischio, di solito durante la colorazione dello stesso oggetto, di trovarsi una parte di un colore e un'altra di un'altro. In modellismo ferroviario è meno sentito (vedere i "grigi ardesia" FS delle varie case, tutti diversi ma tutti conformi a qualche originale).

Visto che prima era stato sollevato il rapporto fra scale e le relative compensazioni:
87/76 = 1,14
160/148 = 1,08
Quindi un rotabile britannico che al vero non può superare i 2800 mm di larghezza, in 00 ne ha 36,8, in H0 ne avrebbe 32,2. In N invece 18,3 in 1/148 e 16,8 se 1,160.
Un rotabile continentale, largo 3150 mm in H0 ne ha 36,2, in N 19,7.
La compensazione di scala/sagoma qui è quasi esatta in entrambe, ma in N (per questo è possibile usarli promiscuamente e usano la stessa sigla*) permette di percepirne le minori dimensioni al vero.
Si ha più sensazione di sproporzione sulle altezze, perché a 3965 mm s.p.f. corrispondono in 00 52,2 mm e in H0 45,6. In N 26,8 mm in 1/148 e 24,7 mm se in 1/160. Un rotabile continentale è alto al massimo 4320 mm s.p.f. cui corrispondono 49,7 mm in H0 e 27 mm in N (qui in N la compensazione è perfetta). La sagoma continentale cui mi sono riferito è la UIC-A.


*a dire il vero avevo letto che era stata introdotta la sigla 000 per indicare la N inglese ma non ho mai visto nessuna confezione con quella marcatura.


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: mercoledì 25 settembre 2013, 13:39 
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Cavoli, tra i colori Humbrol manca lo Stroudley Improved Engine Green.

Ma lo hanno da http://www.roxeymouldings.co.uk/category/6/precision-paints/. peccato si debba andare in UK


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 26 settembre 2013, 14:25 
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Green?
Ma Stroudley era daltonico?

Vorrei saperne di più sull'opera di un altro ingegnere ferroviario inglese che pare soggetto ad una damnatio memoriae simile a quella su certe figure ben meno nobili del panorama europeo.
Sto parlando del ben (poco) noto: F. Webb, e soprattutto sulle sue locomotive. Si ricordano di lui le bizzarre 1AA e 1AA1 a doppia espansione con un cilindro di bassa (grosso come la caldaia o poco meno, dalle foto che ho visto) e due di alta. Avevo perfino trovato la descrizione "locomotive le cui parti si comportavano come Stanlio e Ollio" :shock:
Ma il signore in questione aveva avuto anche altre intuizioni, alcune più felici altre meno.
Un'altra stranezza di sua ideazione voleva ridurre le asimmetrie di tiraggio nella caldaia: sapeva che il tiraggio dato dallo scarico era asimmetrico e che ha fatto? ha diviso la camera a fumo in due e fatto scaricare un cilindro per ogni metà, ovviamente con due scarichi diversi :? :? . Di questo esperimento ho solo una notizia su una rivista concorrente (italiana :!: ) ma nessuna da fonte originale.
Qualcuno sa se esistano pubblicazioni reperibili sull'opera di Webb?
Naturalmente, i modelli delle sue ideazioni sono apparsi in tiratura limitatiassima o addirittura è stata necessaria l'autocostruzione. :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: giovedì 26 settembre 2013, 14:40 
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snajper ha scritto:
Green?
Ma Stroudley era daltonico?


Ma cosa ti fa pensare a questo? :) :) :) :) :)

Si, Stroudley era daltonico (colorblind). E così una delle livree più simpatiche ed eleganti - e dannatamente costosa da realizzare - è frutto di un errore e motivo di divertimento imperituro tra gli appassionati. Divertimento con ed in onore di un grande tecnico, mai in dileggio.

La Direzione delle Östergianozia Reichbahn Gesellshaft ha da tempo stabilito che nel caso di ulteriori nuovi cambi di livrea si dovessero rendere necessari per i rotabili in servizio o di futura acquisizione (*), si dovà rigorosamente usare lo Stroudley's Improved Engine Green.

(*) Il cambio di livrea è visto malissimo in quanto è opinione della Direzione che tale operazione violi la Carta di Riga

snajper ha scritto:
Vorrei saperne di più sull'opera di un altro ingegnere ferroviario inglese che pare soggetto ad una damnatio memoriae simile a quella su certe figure ben meno nobili del panorama europeo.
Sto parlando del ben (poco) noto: F. Webb, e soprattutto sulle sue locomotive. Si ricordano di lui le bizzarre 1AA e 1AA1 a doppia espansione con un cilindro di bassa (grosso come la caldaia o poco meno, dalle foto che ho visto) e due di alta. Avevo perfino trovato la descrizione "locomotive le cui parti si comportavano come Stanlio e Ollio" :shock:


Infatti, i due cilindri muovevano assi non accoppiati (credo per risparmiare peso e ridurre gli hammerblow) e non era improbabile che si avviassero in direzioni opposte.

snajper ha scritto:
Ma il signore in questione aveva avuto anche altre intuizioni, alcune più felici altre meno.
Un'altra stranezza di sua ideazione voleva ridurre le asimmetrie di tiraggio nella caldaia: sapeva che il tiraggio dato dallo scarico era asimmetrico e che ha fatto? ha diviso la camera a fumo in due e fatto scaricare un cilindro per ogni metà, ovviamente con due scarichi diversi :? :? . Di questo esperimento ho solo una notizia su una rivista concorrente (italiana :!: ) ma nessuna da fonte originale.
Qualcuno sa se esistano pubblicazioni reperibili sull'opera di Webb?
Naturalmente, i modelli delle sue ideazioni sono apparsi in tiratura limitatiassima o addirittura è stata necessaria l'autocostruzione. :roll:


Anche lui come Stroudley ha la sua pagina in Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Francis_Webb_(engineer)


Ultima modifica di saint il sabato 28 settembre 2013, 8:01, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: (GB)
MessaggioInviato: venerdì 27 settembre 2013, 23:31 
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Scrivo a quest'ora tarda della sera perchè ho appena finito di: sezionare la Deltic della Bachmann (per vedere com'è fatta e per scorpire che il decoder 21 poli di serie NON E' il decoder 21 poli EZ command che Bachmann vende separatamente....) ma soprattutto di provare una Hornby della serie railroad range, ovvero la cosiddetta "economica", e di digitalizzarla. Al prezzo di 62 euro e 60 centesimi spedita, complice l'arrivo del mio compleanno e la vicinanza geografica della Southern Region con la Great Western (dopo il '47 diventeranno una cosa sola...) ho preso una 4-4-0 della Southern, DCC ready. Quella che arriva è una macchina più che dignitosa anche se dotata di un certo serpeggio in marcia avanti (ma non in marcia indietro), forse dovuta agli anelli di aderenza. La cosa più curiosa è che il motore Hornby a tre poli di cui è dotata..non tollera i decoder Hornby, come già ci aveva fatto notare il buon Alessandro (Skatuba). Ma più importante...tollera benissimo, anzi si comporta più che bene con i decoder Bachmann (mal tollerati dalle Bachmann stesse!!) per i quali (ne ho tre...) ho così trovato un ottimo impiego. Insomma..una più che discreta vaporiera digitalizzata a meno di 88 euri, ma soprattutto una Southern, non di facile reperibilità se date un occhiata a quanto offrono le varie case di prodiuzione.

Così, per curiosità e piccola soddisfazione per un inesperto di digitale come me...

Saluti


Ultima modifica di saltobravo il sabato 28 settembre 2013, 17:36, modificato 1 volta in totale.

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