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MessaggioInviato: sabato 16 settembre 2006, 12:50 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:50
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Località: Assemini (CA)
Salute a tutti, come ho segnalato nel messaggio iniziale di questo filetto, ho modificato il relativo titolo (che era "Viaggio lungo le Ferrovie Meridionali della Sardegna") per poter coerentemente inserire messaggi e foto di altre linee a s.r. sarde, tenendo vivo questo tema ed evitando di disperdere il tutto su una miriade di filetti destinati a sparire nei meandri del forum.
Bene, stavolta tocca alla stazione di Tirso, lungo la Macomer-Nuoro. Questa stazione un tempo era un importante snodo, da cui si diramava la linea per Ozieri e Chilivani. Oggi invece è ridotta a fatiscente fermata, nonchè a cimitero di alcuni dei mezzi più rappresentativi che hanno percorso le nostre ferrovie. Cominciamo con le automotrici FIAT ABdm, autentico cimelio ferroviario, lasciate arrugginire nell'indifferenza più totale. Non so più neanch'io quante volte ho chiesto che, quantomeno, venissero trasferite sotto una tettoia. Vi chiederei di fare la stessa richiesta anche voi, i riferimenti per mail e telefono li trovate sul sito http://www.ferroviesardegna.it/
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MessaggioInviato: sabato 16 settembre 2006, 15:08 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Ecco come si attua la preservazione del materiale storico in questo paese.
Complimenti.


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MessaggioInviato: mercoledì 20 settembre 2006, 9:51 
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Località: Assemini (CA)
Bisognerebbe spiegare a qualcuno che far crescere un albero dentro un rotabile storico, non è il modo migliore per realizzare un trenino "verde"...
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MessaggioInviato: mercoledì 20 settembre 2006, 10:40 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 17:53
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Località: Milano
Carina la foto, un vero peccato il resto :evil:
Saluti
Roberto

PS Stefano buona permanenza nel ...continente


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MessaggioInviato: giovedì 21 settembre 2006, 19:50 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
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Località: Grizzana (Bo)
Sono passato per Tirso la settimana scorsa ed in effetti la sensazione di "tristezza" è parecchio forte, cosi' come "l'atmosfera" ha un qualcosa di irreale, quasi di sospensione del tempo.

Sintomatico il fatto che abbia scattato pochissime foto.

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: giovedì 21 settembre 2006, 20:38 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
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Località: Grizzana (Bo)
Niente, stasera Imageshack fa i capricci.......

E' che una esperienza assai piu' interessante l'ho invece vissuta qualche chilometro piu' a sud e volevo raccontarvela un po', con il supporto di qualche foto.

Riprovero' domani....

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 7:38 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 15:02
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Località: Genova
Anch'io a fine agosto ho trascinato la famiglia a Tirso.
E' veramente un posto fuori dal mondo e dal tempo, già la strada di accesso che appare che all'improvviso sulla statale è di per sè molto particolare, con il pomposo cartello "stazione di Tirso".
Però una cosa non mi ha convinto: qualche anno fa (1998 o 99), durante un viaggio in treno fino a Nuoro, mi sembrava di ricordare che la stazione fosse ancora presenziata.
Qualcuno sa darmi notizie in merito?


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 15:24 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:02
Messaggi: 834
Ste(Ichnusa) ha scritto:
Questo viadotto, lungo la provinciale che da Siliqua porta verso Narcao e il valico di Campanasissa, sembra voler ricordare anche agli automobilisti più distratti che un tempo quelle colline erano attraversate da un trenino...
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(parlo da motociclista)

Ma che bella strada e che bell'asfalto!!!

Molto invitanti, SLURP!!!!

8) :wink: :idea:


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MessaggioInviato: sabato 23 settembre 2006, 8:03 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
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Località: Grizzana (Bo)
Primo tempo.
La settimana scorsa, prendendo il treno a S.Gavino,noto alcuni carri parcheggiati.
Al ritorno, naturalmente, vado a vedere se c'è qualcosa di interessante.
Sorpresa!(per me): c'è un raccordo, non lunghissimo, che conduce ad uno stabilimento della Portovesme.

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Sulla sinistra, dietro i carri Vrtz, l'innesto del raccordo, a destra la linea
verso Oristano.


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Il raccordo , non piu' in uso da chissà quanto, è piuttosto caratteristico
con tutti quei pini, ed abbastanza utilizzato dai Sangavinesi per il passeggio.


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MessaggioInviato: sabato 23 settembre 2006, 8:09 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 19:04
Messaggi: 215
Località: Grizzana (Bo)
Secondo tempo
L'indomani, verso sera, decido di fare un salto a Montevecchio, storica
località mineraria sarda.
Mi hanno parlato di possibili visite agli impianti, in corso di recupero
museale, ma in settembre non se ne parla, è tutto chiuso.
Comunque gita interessante.
Ma, un momento: cos'è quella traccia verso il centro della foto,
alla base della vasca della laveria?
Sembrerebbe la sede di una ferrovia......


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Ormai è sera, ma domani ci pianto i piedi sopra!


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MessaggioInviato: sabato 23 settembre 2006, 8:41 
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Località: Grizzana (Bo)
Uhm, curve larghe, andamento pianeggiante.....
sembrerebbe proprio una sede ferroviaria.

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Un po' a piedi, un po' in macchina riesco a seguirla fino nei pressi di Guspini.
Ma sara' vero o sto vedendo ferrovie anche dove non ci sono mai state?
Poi incontro un signore non piu' giovanissimo:

- Scusi, ma di qui passava la ferrovia che veniva giu' dalla miniera?
- Si, passava di qui . eh, una ferrovia ridotta..

- Si, a scartamento ridotto, ho capito.
ma arrivava fino a Guspini?
- Nooooo, fino a S.Gavino, la fonderia la' era; qui a Guspini non c'era niente.

- Fino a S.Gavino?!
- Si, poi da li' mandavano tutto fino a Cagliari, a Porto Torres, sul continente.

- ma quando l'hanno chiusa?
- nel 65. oh,ci lavoravano piu' di 4000 operai alla miniera
e molti andavano su col treno, qui non c'erano autobus, non c'era niente.

- La ringrazio,buona giornata.
- Arrivederci

Tombola, ora tutto torna: la ferrovia mineraria fino alla fonderia di S:Gavino, il raccordo con le FS
e poi via verso i porti.

Tornato a casa mi tuffo sull'"Altara"(binari a Golfo Aranci) che nel capitolo sulle ferrovie minerarie
parla anche della Montevecchio-S.Gavino , sc.600mm e oltre 18 km di lunghezza.

Concludendo: posti bellissimi e gita meritevole, qualche amico sardo in
bici , con un po' piu' di tempo di quello che ho avuto io,probabilmente
riuscirebbe ad andare Da Montevecchio a S.Gavino senza soluzione di continuità.

Ciao a tutti


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 15:59 
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Località: Assemini (CA)
Complimenti per il bel giro, e per il resoconto che ci hai offerto! Sulla zona di Montevecchio, dispongo di qualche notizia di seconda mano, quindi tutta da verificare. Ho anche sentito che è in programma, nell'ambito del recupero dell'area mineraria a fini turistici, il ripristino di un tratto di ferrovia, nonchè l'adattamento di un convoglio che dovrebbe scarrozzare i visitatori.
Rgs ha scritto:
Concludendo: posti bellissimi e gita meritevole, qualche amico sardo in
bici , con un po' piu' di tempo di quello che ho avuto io,probabilmente
riuscirebbe ad andare Da Montevecchio a S.Gavino senza soluzione di continuità.

Ehm, uno a caso :wink: ...Ho capito, appena ho tempo faccio una pedalata in zona e vedo di reperire informazioni
Stefano


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MessaggioInviato: lunedì 25 settembre 2006, 16:05 
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Località: Assemini (CA)
Davide(Vi) ha scritto:
(parlo da motociclista)

Ma che bella strada e che bell'asfalto!!!

Molto invitanti, SLURP!!!!

8) :wink: :idea:
Ciao Davide, ti confermo che è uno splendido tracciato per le due ruote, provare a chiedere ai tedeschi che, tanto per cambiare, sono assidui frequentatori della zona (agriturismo e cantine compresi...!)


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MessaggioInviato: mercoledì 4 ottobre 2006, 19:48 
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Località: Grizzana (Bo)
Tranquilli, non vi ho abbandonato......
Anzi, ho impiegato qualche ritaglio di tempo per documentarmi un po' sulla ferrovia
Montevecchio- San Gavino e relativi impianti e son saltate fuori diverse cosette interessanti.
Cosi' il nostro Ste ha modo di confrontare queste notiziole con le sue
(tra una pedalata e l'altra..... :D )

Allora , con ordine (si, addio......)

La ferrovia , in origine , dalle miniere di Montevechio raggiungeva direttamente
le Stazione di San Gavino, sulle Reali Sarde.
Infatti la costruzione della fonderia è di molto posteriore allo sfruttamento "moderno"
delle miniere (le prime concessioni sono del 1847) e della realizzazione della ferrovia (1865*).
Queste, infatti ,nacquero al principio degli anni 30 del 900 per iniziativa congiunta della
Societa Montevecchio e della Monteponi per lavorare localmente il minerale di piombo.
A questo scopo crearono una apposita società 50/50 : la "Italpiombo".
Iniziato nel 1930 lo stabilimento inizio' ad operare nel 1932.
Nel 1933 , comunque , la Montevecchio venne rilavata dalla Montecatini.
Ho qualche motivo di ritenere che in questa occasione la nostra ferrovia
sia praticamente stata rifatta quasi per intero a partire dallo scartamento:
Il buon Altara parla di 600mm ma qualche immagine trovata quà e la'
mi porta a pensare al piu' canonico 950mm.
La ferrovia non venne comunque "troncata" all' altezza della fonderia,
ma continuo' ad arrivare fino in stazione di San Gavino.
Infatti il binario di raccordo di cui si vedono i resti nelle foto dei miei post precedenti,
era, all'epoca, a doppio scartamento, permettendo cosi' sia l'inoltro in stabilimento
dei carri a s.o. sia il raggiungimento della stazione FS ai carri a s.r.
A questo punto giova ricordare il "traffico" dei minerali.
A Montevecchio venivano estratti minerali di piombo (galena) e di zinco(blenda).
La galena veniva lavorata a San Gavino mentre la blenda (ecco il motivo del raccordo
diretto con la stazione) prendeva direttamente la strada, anzi la rotta, del continente.
La spedivano a Porto Marghera (!) dove la Montecatini possedeva un impianto
per la lavorazione dei minerali di zinco.
Probabilmente, data la rotta, imbarcavano tutto a Cagliari.
In senso inverso, invece, la fonderia veniva raggiunta dai carri FS contenenti la galena
estratta dalla Monteponi nelle sue miniere dell'Iglesiente e quindi caricata
a Iglesias o a Monteponi.
Interessante quindi anche la "triangolazione" dei carri che se ne ottiene:
1)primo carico a Iglasias (o Monteponi) con la Galena;
2) scarico a San Gavino e cambio con la blenda ;
3)Via di corsa a Cagliari per lo scarico della blenda;
4)Rientro a vuoto a Iglesias.

Mi spiace solo di non poter allegare qualche foto d'epoca, ma in giro per il web
qualcosa c'è, per esempio in www.sardegnaminiere.it
Ciao a tutti

* ho qualche dubbio sulla data : le Ferrovie Reali Sarde raggiunsero San Gavino solo nel 1871.


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MessaggioInviato: giovedì 5 ottobre 2006, 11:19 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:50
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Località: Assemini (CA)
Rgs ha scritto:
La ferrovia , in origine , dalle miniere di Montevechio raggiungeva direttamente
le Stazione di San Gavino, sulle Reali Sarde.
Infatti la costruzione della fonderia è di molto posteriore allo sfruttamento "moderno"
delle miniere (le prime concessioni sono del 1847) e della realizzazione della ferrovia (1865*).
* ho qualche dubbio sulla data : le Ferrovie Reali Sarde raggiunsero San Gavino solo nel 1871.

Il tuo dubbio è più che fondato; sono andato a reperire qualche notizia su alcuni libri relativi all'archeologia mineraria sarda per avere qualche notizia. Dunque, la linea (realizzata effettivamente nel 1865, di soli sei mesi più giovane della S.Leone - Maddalena spiaggia, la più antica della Sardegna) inizialmente raggiungeva la stazione di Nureci, presso San Gavino, e da lì il minerale veniva caricato sui carri trainati dai buoi e trasportato fino al porto di Cagliari. Solo in seguito alla realizzazione della ferrovia la linea raggiunse la stazione delle reali.
Stefano


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