Con l'avvento delle chiodature trasferibili uno dei più vecchi e pressanti problemi per il modellista si è parecchio ridimensionato. Un esempio su tutti:

Quelle in foto sono delle Archer, già citate più su da Claudio. Si trattano come delle decals qualunque, quindi grande facilità di applicazione. Su alcune superfici particolarmente lisce - una su tutte, il plasticard non verniciato - mostrano una certa difficoltà ad attaccarsi, per cui vanno trattate con grande delicatezza. Immediatamente dopo l'applicazione conviene dare subito una mano leggera di primer per fermarle definitivamente.
Un foglio costa circa 18 dollari e, pur se di piccole dimensioni, ci si può fare parecchia roba.
I rivetti sono organizzati in file e spaziati in vari modi, a seconda del tipo di utilizzo al vero. Ci sono per esempio chiodature in file parallele alternate, tipiche dei carri cisterna. I diametri usati in H0 sono perlopiù lo 0.25 mm e lo 0.2, ma nulla vieta di ricorrere a rivetti pensati per altre scale: possiamo scendere agli 0.15 mm per scala N o salire agli 0.41 e più grandi ancora fatti per la S, la 0 e la G.
Si compra online senza problemi, le spese sono bassissime - in fondo è una lettera spedita per posta aerea - e dopo una settimana circa sono a casa. Non ci sono extra doganali e sono garantite a vita.
Sono tutte qui:
Archer Surface Details. I fogli più utili per noi sono i 5/8 e 7/8
railcar rivets, a meno di non avere esigenze più precise.
Aggiungo un po' di glossario per i meno avvezzi:
rivets sono ovviamente i rivetti,
louvers sono le prese d'ara ad orecchia,
double row significa doppia fila e
beltrail è la doppia fila simmetrica.
Treadplate è invece la lamiera zigrinata antiscivolo.
Buon divertimento
Giuseppe