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 Oggetto del messaggio: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: martedì 3 dicembre 2013, 12:49 
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n.d.a. il titolo dell'argomento poteva essere anche: "non solo Dubino e S. Nazario…"

Nell'attesa del modello HRR della Gr 940, che su questa linea era la regina, ho deciso di dar corso ad un vecchio progetto per creare una ambientazione adeguata alla nostra più possente locotender. Il lavoro vuole essere anche un tributo all'opera instancabile che Andrea De Regis e Antonio Federici seguitano a riproporre sulla nostra rivista di riferimento, con sempre nuove proposte di plastici. Sul numero 50, di Giugno del 2012, c'é il progetto, a firma della coppia su citata, di un plastico ispirato dalla stazione doppia di Rovasenda, incrocio di due linee, la Novara-Biella, tuttora in funzione e la Santhià-Arona, inopinatamente dismessa, ma tuttora armata. La particolarità dell'incrocio sta nel fatto che questo avviene su piani diversi, senza intersezione ma con un complicato raccordo tra le linee che obbligava gli addetti al piazzale ad un bell'avanti e indietro a piedi per muovere i macachi e predisporre l'itinerario.
Il FV e il MM della linea Santhià-Arona sono di tipo classico, rete mediterranea per intendreci, mentre la tipologia dei fabbricati e di tutte le opere d'arte della linea Novara-Biella é omogenea come progettazione e di ispirazione razionalista, anche se, bisogna dirlo, non rappresentano un esempio fulgido di questa corrente architettonica, al pari della stazione di Redipuglia, per intenderci.
Dato però che non ho lo spazio per realizzare un così vasto piazzale ferroviario che, per altro, non può essere troppo compresso, mi sono orientato nella riproduzione del piazzale della vicina stazione di Ghislarengo, in piena linea, con una sola derivazione per il tronchino del MM e un breve raddoppio, nella situazione degli anni '50.
Su di un pannello di cm 40x120 si riesce a far stare il fabbricato viaggiatori, il magazzino merci e il piccolo fabbricato delle ritirate, con marciapiedi e piano caricatore senza operare alcuna compressione selettiva, alterando la scala.
Il lavoro di rilievo degli edifici di stazione é poi stato agevolato dal fatto che Ghislarengo non é presidiata e quindi non sono stato allontanato da nessuno, come invece càpita troppo spesso quando ci si confronta con il personale FS. Absit iniuria verbis, avranno le loro brave disposizioni…
Quindi un rilievo in loco di tutte le misure, aiutato dal laser per il controllo delle altezze, altrimenti irraggiungibili e poi la restituzione grafica al cad aiutato da decine di fotografie. Poi ho "tradotto" il tutto in scala 1/87 e mi sono messo all'opera partendo dagli edifici, naturalmente.
La storia é lunga, come vedremo nel corso della trattazione degli eventi, ma ho fatto un lavoro di sperimentazione di cui sono molto soddisfatto e che voglio condividere con voi che mi leggerete.

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Come da mia abitudine ho preparato i pezzi in mdf e mi sono accinto al montaggio, partendo dal MM che é un edificio relativamente semplice, realizzato con una struttura in cemento armato pensiline e tetto compresi.

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Queste sono le quattro pareti assemblate con i riscontri per facilitare l'assemblaggio:

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E qui l'edificio comincia a prendere forma, con l'incoraggio facilitato dal torchietto che mi sono costruito, per mantenere perfettamente in quadro il tutto.

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Il lavoro prosegue con la realizzazione della pensilina che gira tutt'attorno alla costruzione

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Ed ecco il fabbricato completato nelle sue linee di massima con piano caricatore e anche i davanzali delle finestre e le travi di supporto della pensilina

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E per finire, l'opera in una ambientazione che non é la sua ma mi serve per valutare quanto sin qui fatto.
Alla prossima puntata…

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: mercoledì 4 dicembre 2013, 9:05 
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Iscritto il: venerdì 29 novembre 2013, 9:28
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Ciao! Ottima realizzazione, complimenti! Scusa la mia ignoranza, ho visto che hai fatto tagli molto precisi: l' MDF l'hai tagliato col seghetto da traforo?
Grazie.
Alessio.


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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: mercoledì 4 dicembre 2013, 22:13 
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palaz5388 ha scritto:
l' MDF l'hai tagliato col seghetto da traforo?

No, mai. Impossibile andare dritti, poi occorre carteggiare, lasciare il materiale in più, misure difficili da rispettare. Sega circolare con inserti in metallo (widia) duro a 6000 giri con guide millimetrate. Mezzo millimetro di tolleranza per fare le cose precise é il massimo accettabile.
Sempre sapendo dove si hanno le dita.
E grazie dei complimenti


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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: mercoledì 4 dicembre 2013, 22:53 
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Nome: Fabrizio Ferretti
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Chicco, la storia è lunga per chi non la conosce, eh, eh!
Io, Antonio e Andrea, abbiamo avuto avuto il piacere di averla vista nascere, tempo fa.......
Giorno per giorno!
A che punto sei, adesso?
Fabrizio.


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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: giovedì 5 dicembre 2013, 20:55 
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Nome: MichaelphyncAU
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ciao Chicco, come va?
bella la realizzazione....ma non hai più messo le foto degli alberi che ti avevo mandato.....


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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: venerdì 6 dicembre 2013, 13:52 
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Località: Piemonte
Bello il magazzino; conosco bene i fabbricati di quelle linee, dato che abito in zona, e l'ho subito riconosciuto!
Se posso permettermi una piccola critica, non mi piace assolutamente l'eccessiva spaziatura delle traversine, da Decauville in 0e …
Comunque ti faccio i miei complimenti, tienici aggiornati sui progressi del lavoro.
Filippo


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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: venerdì 6 dicembre 2013, 18:42 
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Iscritto il: giovedì 24 gennaio 2008, 18:40
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Torrino-Pollino ha scritto:
la storia è lunga per chi non la conosce, eh, eh!

ciao Fabrizio, la storia é anche più lunga, dato che nel frattempo se ne é aggiunto un pezzo. La racconteremo passo passo.
peppardo ha scritto:
bella la realizzazione....ma non hai più messo le foto degli alberi che ti avevo mandato.....

ciao Giuseppe, ti sei quasi risposto da solo, se guardi bene la prima foto di questa storia, a sinistra c'é un abete nero che in scala 1/87 é alto 26 centimetri per 11/12 di diametro…
Ne riparleremo presto. Anche delle grate che sono quasi pronte.
Dr. No ha scritto:
Se posso permettermi una piccola critica, non mi piace assolutamente l'eccessiva spaziatura delle traversine, da Decauville in 0e …

ciao Filippo, come ho scritto nella didascalia della foto, si tratta solo di una disposizione provvisoria, il piazzale con quell'armamento appartiene ad un altro plastico.
In ogni caso il progetto prevede una collocazione temporale verso il 1950, armato con rotaie da 36 kg, giunti ogni 12 metri, traverse in legno e spaziatura attorno ai 60 cm, che in scala sono quasi 7 mm.
E intanto abbiamo messo mano anche al fabbricato viaggiatori, che si presenta più complesso di quel che sembra per la presenza di due piccoli avancorpi.

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: venerdì 6 dicembre 2013, 19:23 
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Nome: MichaelphyncAU
Iscritto il: sabato 11 ottobre 2008, 8:35
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Cita:
Ciao Giuseppe, ti sei quasi risposto da solo, se guardi bene la prima foto di questa storia, a sinistra c'é un abete nero che in scala 1/87 é alto 26 centimetri per 11/12 di diametro…
Ne riparleremo presto. Anche delle grate che sono quasi pronte.


si ma quello è vero :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: lunedì 9 dicembre 2013, 22:19 
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Andiamo avanti con la realizzazione del fabbricato viaggiatori, tutto misurato dal vero e riportato in scala 1/87.
Stabiliti i vari dimensionanti della miriade di tocchetti che lo compongono sono andato a formare le pareti perimetrali, con il metodo Le Plat, per le aperture. e ho poi aggregato il tutto. L'interno del piano terreno é riprodotto fedelmente dato che sarà parzialmente visibile dalle grandi aperture vetrate. Le viti, che mi servono per un robusto montaggio, saranno ovviamente mascherate dal rivestimento del basamento o accuratamente stuccate.

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: martedì 10 dicembre 2013, 14:51 
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Invece di star qui ad aspettare che asciughi la colla, ho cambiato occupazione, sempre nell'ambito della stazione, naturalmente!
Questo può essere un argomento che interessa qualche autocostruttore.
I conci in pietra che costituiscono i bordi dei marciapiedi, molto spesso presentano le testate lavorate a maschio e femmina, per l'ovvia funzione di ammorsamento del manufatto.

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Solitamente tuttavia questo particolare é tralasciato nella realizzazione dei plastici, limitando spesso con un a incisione dritta questo particolare. Ma la cosa non mi convinceva, e ho cercato di fare di meglio. Ho fatto vari tentativi di realizzare uno strumento idoneo piegando un lamierino, ma la cosa appariva sempre troppo grossolana. Poi ho cambiato strategia. Partendo da un cacciavite, con mano ferma ho realizzato a mola una fustella sagomata e dopo vari affinamento con tela smeriglio via via più fine sono arrivato a questo risultato.
Il cordolo é in forex e quindi si imprime molto facilmente senza rovinare la fustella.

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Ed ecco il lavoro fatto in due minuti, in attesa della decorazione e dell'invecchiamento:

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: martedì 10 dicembre 2013, 15:20 
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Complimenti per l'inventiva!
Una curiosità... quanti "giraviti" hai distrutto prima di rimanere soddisfatto del risultato? :lol:
cat
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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: martedì 10 dicembre 2013, 21:51 
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mdp ha scritto:
Una curiosità... quanti "giraviti" hai distrutto prima di rimanere soddisfatto del risultato?

Nemmeno uno, che diamine! Ho proceduto con cautela, soprattutto per non distruggere la mola, da un millimetro di larghezza. In ogni caso, se si sbaglia, si sicomincia daccapo un millimetro più indietro, verso l'impugnatura.
E intanto, il magazzino merci ha ampiamente superato la visita di collaudo del Genio Civile per i manufatti in cemento armato…

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: mercoledì 18 dicembre 2013, 18:52 
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Località: piemonte
Insomma, incolla, pressa, carteggia, correggi, taglia listelli navali per realizzare soglie, cornici, fasce marcapiano, gronde e gocciolatoi, e poi una mano di cementite, il risultato finale della costruzione al rustico é questo:

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
MessaggioInviato: giovedì 19 dicembre 2013, 21:55 
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Località: piemonte
Per il momento accantoniamo per un poco gli edifici di stazione per dedicarci alle finiture. I serramenti a questo punto sono la prima cosa da realizzare. Va da se che ho effettuato tutte le misurazioni degli originali e li ho anche fotografati sotto tutti i punti di vista possibili. Ove non ho potuto avere accesso ho lavorato per analogia. Dopo averli disegnati al cad in scala 1/87, ben decidendo le sequenza di vuoti e pieni (un lavoraccio, vanno disegnati con la faccia a vista e poi ridisegnati, specchiati, con la faccia nascosta) ho fatto una capatina dal mio fotoincisore preferito con la chiavetta USB, e abbiamo preparato il tutto per il processo di produzione. Aspetta aspetta (non sono il suo miglior cliente) ed ecco il risultato.
Sono stati realizzati tutti i serramenti esterni nelle varie tipologie (razionalista non significa minimalista), anche in configurazione aperto/chiuso, sia in legno che in ferro (al vero naturalmente), gli elementi oscuranti avvolgibili del primo piano, le inferriate, le porte interne, i cancelli dagli stilemi tipici di questa linea.
Manca solo la ringhiera della scala interna al primo piano, ma non é in vista. Ho riprodotto anche la grata interna della biglietteria.
Alcuni infissi, come ad esempio i portoni sono da assemblare mediante sovrapposizione delle parti.

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Anche la recinzione in cemento armato é stata riprodotta. Va notato che tale recinzione, fatto raro, non é di tipo fs, ma ha un disegno tutto suo essendo anch'essa é fortemente connotata e uguale per tutta la linea.

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 Oggetto del messaggio: Re: ROVASENDA E DINTORNI
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