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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 10:23 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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SG3 è la partenza o la protezione?

Cosa vuoi "centralizzare" ovvero deviatoi, segnali, eventualmente itinerari/istradamenti?

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 12:29 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Questo più o meno quello che vorrei fare, riorganizzando le idee.

Gli itinerari in uscita devono essere inibiti:
1) dal raccordo con l'anello occupato.
2) da altri itinerari incompatibili.
3) e dal massimo di 2 treni nell'anello.

I deviatoi N°1 sono comandati da una sola leva, gli altri con una leva ciascuno, e la manovra inibita se c'è un itinerario in corso incompatibile. Questo diventa difficile perché le leve non possono essere bloccate meccanicamente.

Si può fare elettricamente che quando una leva che dovrebbe essere bloccata viene manovrata non dia luogo ad alcun effetto, si accenda la spia di manovra negata e si dia un allarme acustico.

Questo il nuovo schema con alcuni aggiornamenti.

Immagine


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 14:10 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 12:44
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Quindi nulla a che vedere con un normale ACE.....

io utilizzerei una leva a tre posizioni per il comando dei segnali

e quattro leve che comandano i deviatoi 2, 3-4 (in comunicazione), 1a-1b (in comunicazione), 1a-1c (in comunicazione).

Ricordati che il deviatoio 1a sono in realtà due deviatoi...

ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: lunedì 23 dicembre 2013, 14:18 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Più vado avanti e più mi sembra che il sistema a leve non sia quello più adatto, meglio sarebbe sicuramente un sistema a pulsanti, ma che non è gran parente dell'ACEI perché dovrebbe essere molto semplice ed intuitivo, adatto anche a chi di ferrovie reali non ha gran pratica.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 0:04 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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:mrgreen: Ovvero a "prova di pirla"... che qualunque manovra venga richiesta va a buon fine solo se è fattibile e in sicurezza.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 10:12 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Più che di pirla direi di ragazzino, infatti si cerca sempre di far avvicinare i ragazzi al fermodellismo.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 10:16 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:16
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Marcello (PT) ha scritto:
Più che di pirla direi di ragazzino, infatti si cerca sempre di far avvicinare i ragazzi al fermodellismo.


Bravo Marcello ! Chissà perchè chi "crede" di sapere deve sempre, anche se in maniera soft, essere offensivo e saccente facendo allontanare, in questo modo, potenziali nuove leve.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 10:41 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Se io usassi un pulsante come questo, per la formazione di un itinerario in uscita verso l'anello, potrei agire così:

alla pressione chiudo il circuito che controlla la compatibilità, se è KO si accende una spia che evidenzia la negazione con la possibilità anche di un avviso acustico, rilasciando il pulsante torna a riposo, pronto per una nuova richiesta.

Immagine

Nel caso che la richiesta vada a buon fine, si accende la spia interna al pulsante ed i suoi elettromagneti lo mantengono in posizione premuta, fino a quando si arriva alla liberazione della tratta e tutto torna a posto.

Con le leve è un po' più complesso:

muovendo la leva chiudo il circuito di controllo compatibilità, se è KO la leva resta in posizione. Questo può essere sfruttato per lasciare in atto la richiesta finché non sia soddisfatta, ma ciò può creare problemi ad eventuali manovre all'interno della stazione. Se non si vuole che accada la leva deve essere riportata a posto.
Se la richiesta va a buon fine idem, alla fine deve comunque essere riportata normale. Per questo ci sono difficoltà anche nello stabilire quando farlo. Si può fare quando la tratta è stata liberata; oppure quando il treno è partito possiamo riportarla subito a riposo? C'è comunque bisogno di una indicazione e di attenzione da parte dell'operatore, che nel caso precedente è sicuramente minore.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 10:55 
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Sicuramente il metodo del pulsante è il più semplice ed a prova di ragazzino...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 11:17 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Realizzare tutte quelle funzioni e condizioni logiche con dell'elettromeccanica di recupero ho l'impressione che vai a cercarti notevoli grane senza riuscire a realizzare tutta la logica di funzionamento necessaria.

Questo sarebbe un bel campo di applicazione per Arduino ma realizzare l'hardware di interfaccia e il programma necessario non è certo un gioco...

Personalmente ti propongo una via di mezzo, ovvero evitare la troppo obsoleta elettromeccanica e realizzare invece tutte le condizioni e le semplici interfacce con elettronica cablata che sei sicuramente in grado di realizzare e gestire.

Potresti partire dal mio schema base di funzionamento del mio ACEI che ho inventato e realizzato 15 anni fa che funziona perfettamente.
Lo schema è relativo ad un itinerario dell'ACEI e sono da realizzare tante schede quanti sono gli itinerari necessari.
Ovviamente è da adattare alle tue necessità ma la logica di base è perfettamente idonea a quello che devi fare.

Il funzionamento è a "prova di pirla" perché tutto ciò che non è in sicurezza non si realizza e addirittura se muovi un deviatoio sotto itinerario venendo a mancare il controllo il treno si ferma... quindi ci possono operare anche dei bambini...

Lo schema allegato è di "base" con la spiegazione delle funzioni e l'interfacciamento con le condizioni di linea che nel mio caso sono quelle del BA ma può essere qualsiasi altra.

Immagine

Con l'elettromeccanica e la logica dell'ACE ci sono sempre delle successioni logiche che deve compiere l'operatore che non sono sempre a portata di tutti ed è necessario comprendere il funzionamento dell'impianto.
Con la logica dell'ACEI invece no, tutto è realizzato in automatico se possibile e in sicurezza, altrimenti viene semplicemente ignorato il comando... e non è affatto necessario conoscerne il funzionamento per operare.


Ultima modifica di Tz il martedì 24 dicembre 2013, 11:38, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 11:24 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Riccardo Alberoni ha scritto:
Marcello (PT) ha scritto:
Più che di pirla direi di ragazzino, infatti si cerca sempre di far avvicinare i ragazzi al fermodellismo.


Bravo Marcello ! Chissà perchè chi "crede" di sapere deve sempre, anche se in maniera soft, essere offensivo e saccente facendo allontanare, in questo modo, potenziali nuove leve.


Il significato della mia analogia è stata perfettamente compresa da Marcello e se tu non sei in grado di comprenderne il senso evita almeno considerazioni completamente fuori luogo.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 12:12 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:16
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Località: Nato a Firenze 25/01/1962 - Vive tra Toscana e Marche
Tz ha scritto:
Riccardo Alberoni ha scritto:
Marcello (PT) ha scritto:
Più che di pirla direi di ragazzino, infatti si cerca sempre di far avvicinare i ragazzi al fermodellismo.


Bravo Marcello ! Chissà perchè chi "crede" di sapere deve sempre, anche se in maniera soft, essere offensivo e saccente facendo allontanare, in questo modo, potenziali nuove leve.


Il significato della mia analogia è stata perfettamente compresa da Marcello e se tu non sei in grado di comprenderne il senso evita almeno considerazioni completamente fuori luogo.


:lol: :lol: :lol: sorridi è natalino


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 12:19 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Il tuo schema è ottimo, nel nostro impianto non sono, però, previsti i controlli sui deviatoi, che sono pochissimi ed un eventuale guasto può produrre solo l'arresto del treno per corto circuito o per istradamento errato.

Non ho ritenuto importante tale controllo per non appesantire ulteriormente l'impianto, che deve essere quanto più semplice possibile perché sociale, quindi compreso da tutti quelli con un minimo di base di elettrotecnica.

Per quanto riguarda la formazione degli itinerari vorrei usare un circuito come questo, dal funzionamento elementare.

Immagine

Il relé RY ha 4 cambi che saranno usati per compiere le varie azioni su questa parte dell'impianto e che sono:

1) manovra degli scambi.
2) alimentazione tratte interessate
3) sequestro alimentatore (unico)

Il modo in cui lo faranno lo vedremo, per ora il funzionamento del circuito è questo:

Se ci sono condizioni che impediscono che l'itinerario venga effettuato, lo faranno ponendo una massa sui punti K, ne sono previsti 3, ma si fa presto ad aumentarli, basta aggiungere diodi.

Supponendo che vi sia una condizione che impedisce l'itinerario avremo un punto K a massa, supponiamo K1.
Alla pressione del tasto PR il circuito si richiuderà attraverso la lampada NEGATO ed il punto K1, dove è la massa, il diodo è polarizzato direttamente quindi è in conduzione. A questo punto la lampada si accende e non succede nient'altro. Questo vale sia che a massa sia uno solo o più punti K.

Se invece non c'è nessun punto a massa, perché non c'è nessuna condizione negativa, allora alla pressione di PR la corrente prenderà un'altra strada, percorrerà i due diodi in serie e la resistenza da 4,7K per giungere al gate dell'SCR.

Il transistor sul catodo dell'SCR è mantenuto in conduzione dalla corrente che scorre nella sua base attraverso la resistenza da 470 ohm più il diodo e l'altra resistenza da 100 ohm, quindi il suo collettore è praticamente un punto di massa.

La corrente che abbiamo visto entrare nel gate dell'SCR lo percorrerà uscendo dal catodo e trovando la massa sul collettore del transistor. In questo caso l'SCR si sbloccherà diventando praticamente come un contatto chiuso tra anodo e catodo, e resterà in questa condizione fino a quando scorrerà corrente in lui.

A questo punto il relé RY commuta e con i suoi contatti opereremo sull'impianto le funzioni che vogliamo.

Quando poi l'itinerario deve essere cancellato basterà porre a massa il punto 0 per fare in modo che la corrente di base che manteneva in conduzione il transistor trovi una massa prima di arrivarci e quindi il transistor cessi di condurre portando a zero la corrente che attraversa l'SCR e bloccandolo di nuovo. A questo punto anche il relé torna a riposo e tutto finisce.

L'ho scelto perché ritengo sia di più facile comprensione che non usando chip con logiche.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 12:21 
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Già ricopiare tutto per poi aggiungerci una risata è significativo della tua "logica di funzionamento"... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: martedì 24 dicembre 2013, 12:22 
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Se vi mettete a litigare continuo su un altro forum.


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