Purtroppo, in elettronica il mondo avanza a velocità spettacolare.
Le logiche a 12 V, ovvero le CMOS CD40xx saranno reperibili con sempre maggior difficoltà.
Per sostituire uno shift register nell' ACEIno di Klausen21 ho dovuto penare un poco per trovare un fondo di magazzino.
Era un 74C165, serie strana.
Ma anche le logiche CD40xx sono destinate a scomparire. Non imposterei un nuovo progetto su di esse. Salvo dotarsi di una scorta adeguata.
Le porte logiche oggi in produzione vanno a 5V e, le più attuali, a 3.3 V o meno (fino a 1.8 V).
Quindi un sistema logico dovrebbe funzionare a non più di 5 V ed essere disaccoppiato verso i 12 V.
Non è difficile, ma occorre saperlo prima di impostare uno schema.
Avvertenza : LA PARTE CHE SEGUE E' INDICATA AD UN PUBBLICO CHE NON SIA FORMATO IN FERROVIA (stò scherzando. Farò qualche semplificazione, che pur snaturando un ACEI, dovrebbe mantenere una funzionalità accettabile)
Stavo preparando uno schema, e Marcello mi ha anticipato.
Siccome il mio ha differenze, lo mostro.
Presumendo la seguente definizione dell' impianto :
Allegato:
Schema grafico apparato BN - 1.JPG [ 14.96 KiB | Osservato 6191 volte ]
Della sezione 3 ho evidenziato la parte finale, che ferma la locomotiva. La sezione 3a, che citerò più avanti.
Allegato:
Schema gruppo itinerario - 1.JPG [ 28.23 KiB | Osservato 6191 volte ]
Il funzionamento è come quello di Marcello, ma con qualcosa aggiunta.
Premendo il tasto di itinerario la tensione a valle della lampada può avere due casi :
- bassa : sezione 2 o sezione 3 occupate, oppure itinerario II-X in corso. La lampada si accende e non succede altro. Fine
- alta : le sezioni sono libere e non è in corso l' itinerario incompatibile (per aggiungerne basta aggiungere diodi)
La tensione alta a valle della lampada manda ai deviatoi la richiesta di posizionarsi. Per ogni deviatoio si comanda l' "a", che poi chiamerà il suo "b".
Se ci fosse il controllo di posizione, il segnale a valle della lampada passerebbe ancora attraverso un' altra matrice di condizioni.
Una volta chiamati i deviatoi, la resistenza ed il condensatore daranno il tempo ad essi di girare.
Poi T3 alimenterà il relè, che entrerà in autoritenuta.
Non ho messo un SCR per evitare che commuti con disturbi. Non si sà mai.
L' itinerario è ora bloccato. Non mostro la logica, semplice, per accendere sul QL le spie di bianco, rosso o nero.
Il punto che mi preme discutere è il seguente : quando si distrugge l' itinerario ?
Mi sono dato la seguente risposta : l' itinerario si deve distruggere quando non è più necessaria la trazione sulla sezione scambi e sulla sezione di partenza. Quindi ho fatto sì che l' itinerario si distrugga quando il convoglio arriva (con locomotiva o con carrozza pilota) alla tratta di fermata della sezione 3, la 3a.
In questo modo si può comandare il relè di alimentazione direttamente in parallelo al relè di bloccamento.
Se si vuole annullare un itinerario, si preme RESET. In ferrovia esso è altamente piombato. Quì, essendo la tratta breve, se anche un treno impegnasse gli scambi appena premuto il tasto reset, provvederebbero i circuiti di binario ad impedire di chiamare un altro movimento. In compenso risparmia circuiti.
Resta il fatto che, anche con soli 4 itinerari, viene un sistema complesso. Fare diagnosi potrebbe non essere alla portata di molti.
Un ARDUINO, o una semplice evaluation board di un processore, darebbe grandi risultati e più affidabilità.
Occorre, però :
- saper programmare in "C" se lo si vuol realizzare in tempi accettabili, o in Assembler se il processore è semplice e se si dispone di tempo
- progettare gli interfacciamenti, ma questo non è difficile
- selezionare un tipo di processore che abbia prospettive di produzione nel tempo
- renderebbe assai più complessa la riparazione in caso di rottura del processore o di modifica necessaria in tempi futuri (ricordare come era impostato, come lo si programmava, ...)
Stefano Minghetti