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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 28 dicembre 2013, 20:03 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Se l'hai progettato attentamente e hai provato singolarmente i vari stadi non dovrebbero esserci sorprese ma ovviamente la certezza puoi averla solo con le prove sul campo a installazione terminata.
Personalmente non avevo avuto sorprese nell'installazione del mio sistema di BA e dei 2 ACEI, ha subito funzionato tutto come da progetto, solo dei successivi aggiustamenti sono stati necessari a causa di disturbi sui cavi che settavano/resettavano indebitamente delle logiche.
Certi disturbi venivano generati per induzione sui fili di alimentazione dei motori dei deviatoi lenti quando venivano manovrati e mi è bastato applicare un condensatore ai capi di ogni motore per sopprimerli, altri erano provocati dall'accoppiamento induttivo di filature lunghe dove avevo usato doppini telefonici...segnali su un filo si trasmettevano per induzione sull'altro settando indebitamente un itinerario... :roll: Per non rifare il complesso cablaggio ho risolto il problema inserendo un filtro passa-basso all'ingresso di ogni scheda... ma tu non hai logiche a IC quindi o funziona o non funziona...


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 28 dicembre 2013, 20:42 
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Interessanti i discorsi sugli ACEI/ACE/ACinventatidavoi... :D E' un'argomento che mi stuzzica parecchio!

Intanto annoto: se mai ne dovessi usare uno, per i collegamenti non usare doppini telefonici, meglio il coassiale...



:mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 28 dicembre 2013, 20:45 
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Anche quella è una delle ragioni per cui, se si può fare, preferisco i relè. Ho avuto dei problemi con il primo circuito di pilotaggio del trasbordatore di Masserona che feci con logiche c-mos. Ad ogni manovra di scambio o anche la marcia di più treni contemporaneamente spesso faceva muovere il ponte. Così decisi di rifarlo a relé ed ha funzionato subito, sono passati 8 anni ed è sempre in marcia.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 28 dicembre 2013, 21:07 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Ho scelto di avere solo due itinerari in uscita dalla stazione, che se le condizioni sono rispettate uno di essi viene attuato sequestrando l'alimentatore, che quindi non sarà più disponibile per altre manovre, scongiurando così problemi di qualunque tipo. Poi manovra i deviatoi in uscita dalla stazione, li blocca, pone al giallo il segnale di partenza comune al primo e secondo binario, alimenta la tratta del raccordo e da tensione crescente fino ad una velocità da fissare in taratura, ed attende che il treno arrivi al segnale di protezione del bivio: a quel punto l'itinerario si cancella ed il treno fa una richiesta di consenso all'ingresso in anello, che quando le condizioni saranno propizie gli sarà concesso. Una volta arrivato sulla sezione di stop della tratta impegnata in anello, si cancellerà anche quell'itinerario e tutto si disporrà alla circolazione di parata.

Una volta che si decide di togliere un treno dall'anello con la pressione del tasto PU, se vi sono le condizioni, ossia, se il primo treno in arrivo non è troppo vicino al bivio, e se non vi sono itinerari formati che riguardano il raccordo, o treni fermi su di esso, si pone il segnale con le giuste luci, si girano gli scambi, si alimenta il raccordo e si aspetta che il treno si fermi davanti al segnale di protezione della stazione. a quel punto l'itinerario si cancella.

Poi si invia una richiesta di ricovero del treno in stazione che può essere soddisfatta con il tasto PA, che alimenta il raccordo e predispone l'alimentatore. A questo punto è l'operatore che sceglie il binario su cui ricoverarlo e guida il treno con la manopola dell'alimentatore. A ricovero finito la pressione del pulsante CN resetta tutto.

Gli scambi sono manovrabili a mano tramite pulsanti, e le tratte interne alla stazione possono essere alimentate con degli interruttori, che saranno fuori servizio nel tempo in cui un itinerario in uscita è formato.

Mi è sembrato il sistema più semplice. Il deviatoio N° 1 ed i suoi vicini di comunicazione sono manovrati a parte.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 28 dicembre 2013, 21:59 
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Se non avrai fatto qualche svista tutto dovrebbe andare liscio... e solo le prove lo possono confermare.

Comunque i cavi telefonici vanno perfettamente bene per quei cablaggi solo che i doppini avrei dovuto svolgerli prima di installarli, avvolti su se stessi si comportavano come due spire mutualmente accoppiate... un impulso su un cavo si trasferiva sull'altro... :roll: ma mi è bastato inserire un condensatore e una resistenza su ogni ingresso per risolvere il problema.

Veramente il progetto del primo ACEI l'avevo impostato a relè e pur con pochissimi itinerari previsti mi veniva qualcosa di troppo ingombrante e costoso... così decisi di impostarlo a cmos rischiando non poco perché non li avevo mai usati (altri circuiti con porte logiche che avevo già realizzato li avevo fatti con TTL ma scelsi i cmos per la loro più elastica alimentazione) ma soprattutto perché decisi di complicare notevolmente il progetto originale scegliendo di banalizzare tutte le tratte di BA e di aggiungere ben 6 comunicazioni (12 scambi) per poter realizzare tutti gli itinerari possibili con la banalizzazione.
Fu una sfida che non credevo di superare e magari dover tornare sui miei passi... :roll: invece andò tutto liscio... :D


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 3 gennaio 2014, 15:27 
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Il comando del 2 vie.

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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: venerdì 3 gennaio 2014, 19:22 
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L'alimentatore per la stazione è simile a quello per le tratte manca, però, il relè di guardia che interrompe l'alimentazione quando la tensione di uscita è inferiore ai 4,5 volt circa. Questo perché sia possibile fare manovre anche con tensioni basse. C'è ancora la limitazione di corrente a 2,3 A circa e questo espone il darlington ad una dissipazione che porterebbe la sua temperatura a valori troppo alti. Per questo ho inserito un termostato chiamato °t che azzera la tensione in uscita quando la temperatura raggiunge i 70 °C. Il pulsante reset permette di riattivare l'uscita una volta che la temperatura è calata. Tale pulsante può anche essere usato per azzerare momentaneamente la tensione in uscita.

Questo blocco sarà pilotato in automatico attraverso un circuito che vedremo.

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Il potenziometro da 1K serve a regolare la velocità dei treni quando è usato in manuale, in automatico, invece, quando è formato un itinerario in uscita, la tensione cresce da zero ad un valore fissato, in fase di taratura, dal potenziometro da 47K. L'inversione di marcia è esterna a questo blocco.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 4 gennaio 2014, 19:01 
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Questo l'alimentatore, usando componenti che già avevo.

SW I SW II SW III SW RA SW RD sono interruttori montati sul pannello che servono ad alimentare le sezioni di stazione.
SW senso manuale è l'inversione del senso di marcia dei treni in stazione, non funziona in caso d'itinerari in uscita o ricovero di treno in stazione, in tal caso il senso è assegnato automaticamente.

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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: sabato 4 gennaio 2014, 19:08 
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Un particolare dei sezionamenti sul raccordo.

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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: domenica 5 gennaio 2014, 0:18 
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Allo schema precedente va aggiunta la possibilità dell'uso in digitale. Un altro relè, tanto ne ho un cassetto pieno.

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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: domenica 5 gennaio 2014, 14:59 
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Il tuo problema è proprio quello... di relè ne hai troppi a costo zero.
Se avessi dovuto comprarli ne avresti sicuramente messi meno... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: domenica 5 gennaio 2014, 18:05 
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Concordo.


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: mercoledì 8 gennaio 2014, 9:12 
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Questo, più o meno, l'aspetto della piastra.

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MessaggioInviato: mercoledì 8 gennaio 2014, 11:13 
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Rigorosamente senza zoccoli ?


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 Oggetto del messaggio: Re: ELETTROTECNICA: L'impianto elettrico.
MessaggioInviato: mercoledì 8 gennaio 2014, 12:08 
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Iscritto il: mercoledì 5 aprile 2006, 16:11
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Senza zoccoli perché sono relè per PCB con modulo 2,5 mm, non credo esistano zoccoli per questo tipo di componenti, ma anche se esistessero penso che sarebbero più i problemi che portano di quelli che tolgono.


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