Bah,caro Re6/6 che anche tu appartieni alla categoria delle persone di cui quando vai a vedere sul profilo chi sono,scopri che non c'è scritto nè nome nè cognome

! Quanta timidezza!
Bello vedere,invece,l'"ardore"nel lanciare "petizioni"

Però vedo dalle scarne informazioni che le sue passioni sono rivolte ai treni modello e alla fotografia....
L'E 404 000 era un simulacro,cioè una realizzazione molto aderente(in questo caso)dei rotabili prototipo che rappresentarono il passo successivo alle prove che vennero condotte per un certo limitato arco temporale su questo veicolo. Di simulacri,anche interessanti,le FS ne hanno costruiti!
Ricordo quello della E666 che aveva il pregio dei carrelli Co-Co derivati da quelli della E444,poi c'è quello,più recente della E 402 000 che in questo caso rappresentava,meccanicamente le locomotive di serie e quello,forse meno conosciuto dell'E 844,"zatterone" per testare il comportamento dinamico di locomotori derivati dalle E633 elettroniche e quello,probabilmente ancora più interesssante della motrice Y160 da cui è derivato l'ETR 401. Nessuno di questi simulacri (qualcosa si fece pure con una cassa di Aln 772,sistema "tilting") è stato "salvato" a scopo museale e non solo perchè non esisteva la Fondazione ma perchè la cosa non ha senso! L'404 000 non ha mai fatto servizio,tantomeno con viaggiatori a bordo ma solo con i tecnici responsabili di quel progetto. Non ha mai avuto una sua conformazione definitiva ma nel corso delle prove sono stati provati diversi componenti. Ha avuto una vita operativa molto breve ed è stato accantonato svuotandolo di tutte le apparecchiature più importanti. Il "presunto" record c'è stato naturalmente ma ha valore relativo,intanto perchè è circoscritto all'ambito nazionale ma sopratutto perchè ottenuto da un mezzo sperimentale,in condizioni di esercizio "particolari" Ben diverso quello dell'ETR 200,negli anni trenta,rotabile di serie che la ottenne con una semplice aumento di erogazione delle SSE del tratto di linea interessato. Poi il treno tornò al suo servizio pubblico. Un senso ha invece,la conservazione delle motrici dei due treni prototipo che erano nella loro configurazione definitiva anche come "MASSA TRAINATA"(ossia trainavano tutte le carrozze,la massa del treno come da progetto) e che svolsero per un certo periodo,servizio commerciale con viaggiatori a bordo.
Infine alcune considerazioni. Se il simulacro in quanto tale non "vale un tubo",valgono e molto per la storia elettrotecnica ferroviaria,le risultanze cartacee e video( se c'è nè sono) delle prove e delle sollecitazioni subite dai componenti di volta,in volta montati! Questo vale e questo,semmai,dovrebbe essere messo a disposizione degli studiosi o appassionati della materia.Capisco che non è "interessante"per un certo tipo di "appassionato"quanto una fotografia o un modellino ma tant'è!
Ah! un ultima cosa: prima....prima i componenti per uso ferroviario,qualunque fossero,erano costruiti SOLO per questo scopo. Diciamo che massicciamente dagli anni '80 ad oggi la componentistica è quasi tutta di uso industriale,valida anche per tutti gli altri vettori. Quindi ha sempre meno senso tracciare storicamente l'evoluzione di un apparato come riesce agevole nel materiale realmente storico ferroviario. Un extrarapido,per esempio TIBB,di applicazione in applicazione rappresenta un processo evolutivo ma anche metodico/tecnologico che già da solo avrebbe titolo ad una collocazione museale.
Peccato che questa attenzione per ciò che é DENTRO un rotabile e COME FUNZIONA ,anche separato da esso,poco interessa l'"appassionato medio" che poi è costretto a "ragionare" quando,certamente,una fotografia o un numero di serie e un colpo di vernice,appagano immediatamente la sua passione.......
Questo per concludere volendo dire che le macchine moderne,sono via ,via meno interessanti anche per questo aspetto ma al contrario,ancora più interessanti,rispetto a quelle del passato per la "logica" dell'equipaggiamento di trazione e la sua applicazione....Ma questo sul rotabile non si può vedere...Ci vogliono gli schemi elettrici almeno!
Caro Re 6/6 non sono al corrente se la Fondazione o altri Enti FS intendano preservare Il "simulacro",malgrado per come io la vedo,lo stesso, possa essere tranquillamente demolito con la carrozza laboratorio,auguro alla tua iniziativa ogni successo,sperando,tuttavia che non si vadano a disperdere risorse economiche quando il semplice mantenimento del tanto salvato e di reale valore storico,richiede un notevole e costante impegno in questo senso.
Massimiliano Marchetti