Guarda che alcuni di coloro che hanno risposto, sono in grado eccome di montare/realizzare un modello del genere

paolo.

Ciao Paolo,
rispondo a te e agli altri utenti che chiedono delucidazioni circa un eventuale kit.
Nelle edizioni di Novegro 2012 e 2013 UTECA ha presentato questa locomotiva.
Enrico curò l'esecuzione di molti master per le fusioni.
Non conosco l'esito commerciale della proposta, mi posso informare....
Non ho avuto l'accortezza di fotografare il modello in costruzione , mi ha colpito il gruppo cilindri : un origami di fotoincisioni !!!
Aggiungo che il telaio traforato e l'ampia altezza della caldaia rispetto al medesimo lasciano vedere il movimento delle bielle del lato opposto come raramente si osserva !
Una locomotiva insolita per i canoni italiani, ma assolutamente meritevole di riproduzione come giustamente ribadite.

Andrea

Fantastico modello!!

se, come sembra, è quello che commercializza UTECA ho avuto l'occasione di vederlo in fiera da vicino molto bene, anche grazie all'amico Giacomo.

Credo che sia anche l'autore della 476 ex kkstb vista anch'essa a novegro

Belissima veramente!
Complimenti.

Armando

Mi associo alla richiesta sul costo della replica.

Alberto

Mi associo alla già lunga fila di complimenti per il lavoro eseguito, sia nella creazione delle parti che nel montaggio, estremamente pulito e curato come raramente si vede. Ecco, questa persona è degna di essere nominata "Maestro", come pochissimi altri in Italia, per la capacità di creare da vile metallo delle opere d'arte di questa fattura.

Mi associo anch'io per eventuali kit.
Da quando ne sono venuto a conoscenza (vedi Cornolò) mi ha sempre intrigato, dato che era una macchina con caratteristiche estetiche e meccaniche diverse da quelle prettamente italiane, basti pensare al fatto che era alimentata a vapore saturo e aveva i cassetti della distribuzione piani, quando le coeve macchine FS erano a vapore surriscaldatao e i cassetti erano cilindrici.
Altra peculiarità era quella di avere la cabina standard italiana, mentre per il resto era una macchina tedesca, vedi il tender per esempio.
Carlo Pezzini

ci credo, infatti ho scritto la maggior parte, non TUTTI....
tanto di cappello a VOI altri...ma rimane che noi altri, rimaniamo a bocca aperta....

Ciao a tutti voi e grazie anche a nome di Enrico.
Mi permetto di postare altre due foto sperando di non essere invadente.
Il portello camera fumo aperto...
Un particolare del telaio in ottone spesso 8 decimi ottenuto mediante taglio laser....

Siamo ormai abituati a kit di edifici, ponti e altri accessori ricavati mediante lasercut.
Nei kit di locomotive a vapore il telaio sovente è ricavato da lastrine fotoincise da sovrapporre per creare una struttura esile e relativamente robusta. Chi vi si è cimentato conosce le difficoltà nell'ottenere ortogonalità e complanarità di elementi così importanti per un buon funzionamento del complesso ruote-biellismo. Poter disporre di longheroni perfettamente piani e praticamente già puliti, dove le operazioni di finitura e sbavatura son praticamente nulle è già un buon inizio. Probabilmente ritroveremo tale tecnica in futuri kit o adottata dalle grandi case.

In diversi avete manifestato perplessità circa le difficoltà che si incontrano in simili assemblaggi : verissimo, ma non sono insormontabili, specie se si lavora in collaborazione un po' come si fa nei plastici sociali o modulari.
Questo modello forse non è adatto ai neofiti, ma da quanto vedo nel forum le capacità non mancano di certo alla maggior parte di voi tutti.
Penso sia più un problema di tempo !!!!
Saluti,
Andrea

Moltobbella complimenti sia la realizzazione del modello che la loco vera ispirava simpatia e semplicità, interessato a maggiori info circa una produzione in kit o altro, tra l'altro mi aggiungo anche io alla fila di desiderosi del modello avevo pensato hai tempi della RR 1:80 di fare da due 740 una 480 e una 645, vi ricordate quel trafiletto si qualche rivista prima dell arrivo della 636 roco: 424/2+424/2=636? Sulla falsa linea di quella equazione volevo realizzare due loco. )

Mi associo ai complimenti fatti all'esecutore non che maestro Enrico Lorenzini, persona di notevole carisma estremamente preciso nelle sue esecuzioni e molto molto umile sempre pronto a dare consigli.. posso dire questo perché lo conosco bene e ho potuto vedere le sue esecuzioni.
Un grande personaggio che merita più attenzioni da parte delle riviste specializzate..
comunque un bellissimo modello complimenti anche a chi ne ha curato l'esecuzione delle lastre un riferimento va anche a Fernando Amato collaboratore di UTECA .

Tanti Saluti

Massimo

Capolavoro!
Saluti
Dario

Stavo rivedendo il capolavoro, ma il tender di che tipo è, sembra più di tipo tedesco che quello canonico italiano tipo 625, non mi pare di averlo visto ad altre loco FS, o sbaglio?

..io non so veramente che dire....
complimenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

L'intero progetto della macchia è tedesco, è stato "addomesticato" solo per quanto riguarda la cabina di foggia italica e la rubinetteria e il valvolame che è italiano.
Il carrello di guida è il Krauss Helmholtz (molto simile come funzionamento, ma non come struttura a quello italiano) che ha il perno di rotazione senza possibilità di spostarsi trasvesalmente, diversamente dal nostro.
Complimenti al Maestro che l'ha realizzata.
Carlo Pezzini