Vedo che i problemi sono gli stessi ovunque. Anche da noi in Spagna si possono trovare nei forum di fermodellismo dei filetti dove si parla di incomprensione da parte dei genitori, se sei giovane come te, della moglie, se sei sposato, dei figli, se li hai...... Nemmeno io, che sono parecchi anni più vecchio di te , ho lo spazio a casa per godere di un bel plastico come a me piacerebbe e quindi mi faccio a poco a poco dei moduli che almeno mi permettono divertirmi un bel pò con questo fantastico hobby (un giorno costruisco una casetta, un'altro un albero, poi faccio il weathering a qualche vagoncino e così via).
Non mollare mai Michele, non fai male a nessuno.
Un saluto.

P.S. Questa sera ho cominciato a fare un portabagagli tubolare per mettere sulla Fiat/Seat 600 di Wiking

Mi sembra che ci siano due principali problemi.
Il primo è dimostrare che la passione per i treni non porta via tempo allo studio.
Quindi massima attenzione: si deve anzi dimostrare che lo studio si avvantaggia dall'hobby. Questo, infatti, impedisce di perdere tempo fuori in attività inconcludenti e, per di più, favorisce l'applicazione alle materie di studio.
Secondo: cosa sempre predicata! Cominciare dal piccolo. E' inutile dire: "Ho un ettaro di spazio. Cosa ci metto?"
Abbiamo dimostrato che si può fare tutto in una scatola delle Poste Italiane! Non è meglio fare una cosa completa, anche da mostrare, piuttosto che, con le idee confuse, cominciare qualcosa di cui si sia subito insoddisfatti?
I collaboratori di TTM sono sempre pronti aiutare chi vuole incominciare, ma constato spessissimo che i loro consigli difficilmente vengono seguiti!
Ah, vox clamans in deserto!