DEPOSITO TRAM BOLOGNA-CASALECCHIO-VIGNOLA VIA ALDINI, BOLOGNA
Sul libello "Storia dei servizi di trasporto dell'Amministrazione Provinciale di Bologna" sono pubblicate diverse planimetrie parecchio interessanti. Una tra queste è quella del deposito tranviario della tranvia Bologna-Casalecchio-Vignola sito in via Aldini. Tale rimessa ospitò dal 1882 al 1938 i tram a vapore del servizio interurbano (i tram elettrici del servizio sino a Casalecchio, dal 1907 al 1938 furono ospitati in apposite rimesse nella seconda cittadina, poi il servizio passò all'ATM con tram urbani), in periodo bellico e poco dopo alcuni autobus, poi perse la sua funzione. Il deposito era anche sede della società esercente la tranvia Bologna-Vignola.
Chiunque abbia studiato ingegneria a Bologna e/o che abbia preso la circolare alla fermata di Via Aldini per tornarsene alla stazione Centrale ha avuto sott'occhio questo deposito mentre aspettava il filobus: si tratta dell'attuale caserma dei Vigili del Fuoco, ed ha mantenuto con minime variazioni il suo assetto originario. Tutti gli edifici sono ancora presenti, qualche porta è stata probabilmente spostata, altre modifiche rispetto alla planimetria presente sul libro saranno state fatte quando ancora era in uso ai tram, ma l'aspetto che ad ogni appassionato dovrebbe far accendere una lampadina è rimasto inalterato.
https://www.google.it/maps/place/Viale+ ... 4d8e?hl=itTrattandosi di un deposito tranviario di dimensioni contenute, ho pensato di riprodurlo. Può essere impiegato come modulo da portare alle mostre, magari realizzando l'ampia tettoia che copre buona parte dei binari di ricovero in modo che si possa vedere cosa c'è sotto (ad esempio riproducendo lavori di rifacimento della copertura). Date le dimensioni contenute, l'impiego di scambi e binari commerciali è impossibile: l'intervia è troppo larga e gli scambi troppo lunghi. Sfruttando pertanto il programmino che Nicola Testoni sta sviluppando (io in questo caso sono in versione di suggeritore di modifiche e idee) mi sono creato una libreria di scambi apposita, TramBO, che ricalca alla perfezione le tracce presenti sul disegno pubblicato sul libro (era un progetto in 1:500, erano tracciate le tracce di entrambe le rotaie).
Piano binari con sovrastrutture
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Nella planimetria originale ci sono tutte le indicazioni sull'impiego di ogni edificio, ma non mi pare carino pubblicarla così tale e quale.
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TramBO 1 bis.jpg [ 169.13 KiB | Osservato 11340 volte ]
Piano binari
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TramBO 2.jpg [ 71.89 KiB | Osservato 11348 volte ]
Alcune viste
lato via Aldini
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TramBO 3.jpg [ 64.19 KiB | Osservato 11340 volte ]
lato posteriore (dagli uffici, presumibilmente; non riprodotti)
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TramBO 4.jpg [ 55.68 KiB | Osservato 11348 volte ]
dall'alto
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TramBO 5.jpg [ 101.8 KiB | Osservato 11340 volte ]
Per chi fosse interessato sul libro c'è qualche disegno sui mezzi circolanti e pure qualche foto: le dimensioni non sono enormi e i disegni non completissimi, ma ce n'è abbastanza per imbastire una riproduzione verosimile, quantomeno.
Purtroppo sul libro non era presente l'indicazione di come tali binari si collegassero alla rete, nè quale fosse il piano binari della fermata del tram. C'era una fermata di sicuro alla vicina Porta Saragozza, la linea elettrificata terminava a Piazza Malpighi, ma non mi è chiaro se anche i tram a vapore avessero finecorsa lì, o a Porta Saragozza, o nelle adiacenze del deposito: nella planimetria è indicata una sala d'aspetto con uscita che dà sulla strada (oggi murata, evidentemente) e non sul cortile interno. Trovo improbabile che i convogli arrivassero sin dentro al deposito, dato che in tal caso non rimarrebbe molto spazio per il ricovero dei mezzi. Nemmeno le foto aeree del 1943 che si trovano su Google earth sono d'aiuto: oltre ad avere una risoluzione tale da non consentire di vedere i dettagli (sono foto scattate dagli americani in ricognizione, di certo non potevano volare bassi!), sembra che i viali siano già stati risistemati (è possibile, dal '38 al '43 hanno avuto almeno due anni per far modifiche in tranquillità, e poi fino al '42 qualche sistemazione è possibile che sia stata fatta comunque).
Curiosità: nella puntata andata in onda ieri de "L'ispettore Coliandro" su Rai2, alcune delle scene mi è parso che siano state girate nei pressi o proprio sul tracciato della tranvia che correva a fianco del Reno a Casalecchio. Magari chi è di Bologna potrà confermare. La puntata si rivede su Rai replay.