Allora, per quanto riguarda ponti sono anni che anch'io stò studiando per farne uno, quindi mi sono documentato, e senza entrare nel calcolo delle strutture a reticolari a traliccio, ho capito che le proprorzioni e le basi di ragionamento sono quelle che ho esposto.
Ho anche recuperato dei disegni, anche se non perfettamente leggibili, in quanto sono scannerizzazioni di fogli ricavati per via oleografica decenni fa da lucidi fatti a mano.
Quindi confrontando delle foto anche mie e quote rilevate su ponti reali ho buttao giù qualche schizzo.
Notare che per quanto riguarda FS e alcuni costruttori del passato, si tendeva ad usare arcate +/- standard, ad esempio 67 e 87 metri li ho trovati su alcune linee.
Detto cio.
Per i ponti a traliccio, tipicamente si cerca di costruire reticoli triangolari aventi angoli di 60°, quindi triangoli equilateri, pertanto sapendo la lunghezza e il numero di puntoni a triangolo si ricava immediatamente l'altezza. La presenza del puntone al centro del tiangolo dipende dal modello di trave adottato. Tutte le altre parti trasversali del traliccio non partecipano alla portata, ma alla rigidità torsionale, ed al mantenimento del parallelismo delle travi longitudinali.
Nel disegnare un modello di tali ponti occorre stare attenti alle linee ed ai nodi di applicazione delle forze, diversamente si costruirebbe un ponte irrealistico, ovvero al reale che sarebbe troppo pesante o non porterebbe neanche se stesso.
Per quanto rigaurda il ponte di Trisannabrucke fai riferimento all'altezza del treno sul P.d.F, che è nota, e confronta le travature, ricavi delle quote +/- veritiere, magari da qualche parte trovi anche le quote principali.
In quel tipo di ponti la portata di fatto la fanno le travi inferiori, l'arcata serve solo a tenerle diritte, così come negli altri ponti a traliccio, da non dimenticarte che si usa il traliccio per avere leggerezza e la minore superficie possibile esposta ai venti.
La trave inferiore pare alta circa 4 metri e quasi sicuramente sono 4, due per rotaia, ci vorrebbe una foto da sotto o i disegni per confermarlo.
L'arco ritengo invece che abbia spessore variabile, direi circa 2 metri al centro e 1,3 all'origine; la larghezza mi pare costante di circa 1,3 metri, lo spessore delle singole lamiere dovrebbe essere 14-16 mm, uno standard per la cosruzioni di ponti.
Per chi si vuole avventurare, decidete se volete riprodurre un ponte costruito prima o dopo gli anni '960, la forma dei singoli pezzi e diversa e lo si nota subito. Tutte le parti sono in ogni caso ricavate da lamiere piegate, in precedenza lavorate anche alla forgia, pezzi di fusione cederebbero subito. La differenza la si nota subito confrontando foto dei ponti originari dei primi decenni del XIX secolo, spesso a maglie fitte di tanti pezzi piccoli, con quelli fatti gia verso la fine di tale secolo, che assomigliavano già a quelli più recenti.
Le pubblicazioni in tal senso, anche solo per avere un infarinatura si trovano, magari bisogna rivolgersi a librerie universitarie.
Ho delle foto di un ponte dove si vedono dei particolari costruttivi ma devo convertirle, e sono fatte con una delle prime digitali uscite sul mercato. Quindi pubblicarle sul mio sito. Non chiedemi che ponte è, chi è della zona lo riconosce, gli altri lo prendano come esempio.
Per iniziare potete guardare qui
http://www.diseg.unige.it/studenti/Infr ... PARTE1.pdfhttp://www.diseg.unige.it/studenti/Infr ... PARTE2.pdfhttp://www.scribd.com/doc/233989522/tec ... ostruttivehttp://www.setecoge.it/upload/pubblicaz ... c8d974.pdf