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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 19:01 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 18:43
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Buonasera a tutti,
scusate per l'argomento che sarà già noti ai più, ma non ho le idee chiare e credo basti poco a chiarirle.
Premetto la mia necessità, quella di avere i binari connessi allo scambio sia su ramo dritto che su ramo deviato
sempre polarizzati, ovvero sempre sotto tensione a prescindere dalla posizione dello scambio stesso.
Ad esempio i Fleishmann profi farebbero proprio questo, non li uso per altri motivi.
Quando si parla di insulfrog/electrofrog si allude, mi sembra, al cuore che sia polarizzato o isolato, questo è legato
a quanto servirebbe a me o è un altro discorso separato e distinto?
Spero riusciate a chiarirmi le idee, grazie mille
Franco


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 19:45 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 14:10
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Lo scambio insulfrog ha il cuore in plastica , pertanto quella piccola sezione non ha mai corrente .
Lo scambio eletrofrog ha il cuore in metallo , per cui è alimentato ;

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 19:55 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Aggiungo ....

se hai rotabili con presa di corrente difficile (es. le sogliole hornby) l'electrofrog è un must ma ...

... ci sono delle complicazioni a livello di cablaggio (il motore dello scambio deve anche commutare la connessione del cuore) e lo scambio non può essere tallonato (ovvero preso di calcio sul ramo chiuso) pena cortocircuito dell'impianto.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 19:58 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 18:43
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D'accordo, ma la mia esigenza è soddisfatta?
I binari che seguono lo scambio sia su ramo dritto che su ramo deviato sono sempre alimentati indipendentemente dalla posizione
dello scambio?
Lo svantaggio dell'insulfrog sta nella presa di corrente più difficile per rotabili molto corti?


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 20:29 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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Si la tua esigenza viene soddisfatta in genere da tutti gli scambi perchè la caratteristica di alimentare solo il ramo aperto è, di solito, configurabile (es. gli hornby nascono per l'alimentazione selettiva però vengono forniti dei ponticelli che evitano questo).

Riguardo l'insulfrog è esattamente così: quando la ruota è sul cuore è isolata ... se, per sbaglio, era l'unica in presa per quel polo il rotabile si ferma ... però il cablaggio è semplificato e si possono specializzare dei percorsi se lo scambio e meccanicamente tallonabile.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 20:58 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
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Ma perché vuoi affidare allo scambio il compito di portare corrente ai binari? Metti delle prese di corrente che portano l'alimentazione prima dello scambio ai due binari deviati e sei tranquillo in ogni caso.
Qualunque scambio monti in mezzo i tre rami saranno sempre sotto la stessa alimentazione e in maniera indipendente dalla posizione, mi sembra che sia la tua esigenza.

Anche se smonti lo scambio e lasci un buco :wink:

Se prendi un insulfrog il discorso finisce qui, con il limite sulla captazione che ti hanno descritto, con l'electrofrog rimane da alimentare correttamente il cuore, e questo deve essere in funzione della posizione, con un contatto associato al motore.

Ma i binari prima e dopo basta collegarli con un bypass in ogni caso.

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 21:08 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 10:59
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alpiliguri guarda che gli serve esattamente il contrario ... ossia degli scambi che NON alimentano solo un ramo ...


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 21:13 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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In sostanza Franco-mi vuole sapere se nei Peco insulfrog e electrofrog le alimentazioni che hai sulla punta del deviatoio te le ritrovi uguali anche dopo il cuore.
La risposta è NO, sia nell'uno sia nell'altro caso.
Nell'insulfrog hai le due rotaie in uscita dal cuore isolate tra loro ma è alimentata solo quella che ha l'ago accosto, l'altra è isolata.
Nell'electrofrog hai le due rotaie in uscita dal cuore elettricamente collegate tra loro e avranno entrambe la stessa polarità dell'ago accosto.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 21:19 
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Iscritto il: martedì 9 settembre 2008, 9:45
Messaggi: 2211
Località: Breil sur Roya
Scusa ma non capisco:
franco mi ha scritto:
Premetto la mia necessità, quella di avere i binari connessi allo scambio sia su ramo dritto che su ramo deviato
sempre polarizzati, ovvero sempre sotto tensione a prescindere dalla posizione dello scambio stesso.

Per me vuol dire ramo di entrata e i due di uscita devonoe essere sempre alimentati, qualunque sia la posizione. Quindi basta un bypass. Quindi lo scambio NON alimenta solo un ramo, anzi non alimenta nulla, i tre binari afferenti sono in parallelo. Togli lo scambio, i binari sono comunque alimentati perchè le 3 rotaie di destra sono cablate insieme come anche le 3 di sx.

Questo è lo schema di base:

Immagine

Le frecce verdi sono fili da collegare insieme, quelle rosse anche. Se il cuore blu è in plastica non serve altro.
Se i metallo andrà rialimentato secondo la posizione.

Ma per soddisfare "sempre polarizzati, ovvero sempre sotto tensione a prescindere dalla posizione dello scambio stesso" basta colegare insieme le frecce.

Oppure non ho capito nulla....

Ciao, alpiliguri.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 21:45 
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Sì, è giusto il tuo schema ma quei collegamenti esterni devi farli tu, non esistono già nel cablaggio dello scambio. E' questo che vuol sapere.
Se alimenti lo scambio solo dalla punta all'uscita del cuore la situazione è quella che ho esposto sopra.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 21:50 
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Alpiliguri,
hai capito perfettamente la mia esigenza, ti ringrazio per le risposte, cosi come per gli altri, naturalmente.
Tz,
volevo infatti una conferma per i collegamenti esterni.
A questo punto un'ultima domanda, quale marca di scambi possono soddisfare la mia esigenza?
Peco insulfrog, poi? Gli Hornby sono qualitativamente simili ai Peco? Durata nel tempo?


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 21:55 
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Con gli insulfrog ti trovi la rotaia corrispondente con l'ago discosto disalimentata se non fai collegamenti esterni...


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: martedì 21 ottobre 2014, 22:00 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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alpiliguri ha scritto:
Quindi lo scambio NON alimenta solo un ramo, anzi non alimenta nulla


NO. Rimane alimentata la rotaia corrispondente con l'ago accosto ! Mi pare chiaro dai collegamenti "internal wiring" esistenti sotto il cuore.
Gli altri invece devi farli tu.


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: mercoledì 22 ottobre 2014, 7:13 
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Un attimo …
con l'uso degli scambi eletrofrog è necessario porre nelle due rotaie interne in uscita dal cuore le scarpette isolate ,a meno che non si tratti di due binari tronchi senza alimentazione .

di conseguenza oltre lo scambio dovrà nuovamente essere stabilito un punto di alimentazione almeno per le due rotaie interessate

Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: insulfrog o electrofrog
MessaggioInviato: mercoledì 22 ottobre 2014, 8:56 
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Iscritto il: venerdì 20 gennaio 2006, 19:41
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Esatto. Quindi sia i Peco insulfrog che electrofrog da soli non hanno la possibilità di gestire i due rami deviati come richiede Franco-mi ma necessitano di collegamenti e isolamenti esterni.


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