Sì Andrea, quella pubblicazione è un ottimo "vademecum" per il modellista inglese. Soffre anche lei di un male "italico": spesso le novità annunciate in realtà poi non vengono prodotte...
Per il resto è un più che buon riferimento per farsi un idea di epoche, costruttori, compagnie ecc. La compro da alcuni anni (prima si trovava anche in certe grandi edicole del centro di Milano, che ora sono scomparse o si sono ridimensionate...) e trovo che sia veramente utile e ordinato raggruppare la produzione disponibile anno per anno, inoltre tra le recensioni dei modelli ci sono spesso critiche pesanti, e anche stroncature e le ho trovate abbastanza rispondenti ai modelli che ho comprato. Sarebbe interessante avere qualcosa di simile anche per altri paesi...
Quanto alle novità annunciate e poi abortite, penso sia un fenomeno più limitato a Hornby, che agli altri produttori in 00 (Bachmann, Dapol, Heljan e in misura minima ViTrains) che anche lentamente e nel tempo producono e consegnano tutto; sono curioso di vedere DJ Models (un fuoriuscito da Dapol) che dovrebbe sfornare i primi modelli nel 2015.
Per la cronaca...quest'anno è ancora vivo il progetto "scartamento ridotto" di Bachmann?Sia sul nuovo catalogo Bachmann sia su "Britain's Model Rail" il progetto 00-9 è confermato con questi rotabili
http://www.bachmann.co.uk/prod1.php?pro ... ne&prod=14http://www.bachmann.co.uk/prod1.php?pro ... ne&prod=15inoltre è prevista anche una stazione ed altri edifici di una linea a scart.ridotto del Galles.
Spero che Bachmann porti avanti la produzione di questa Baldwin di origine militare, insieme all'annunciata ÖBB 699 in H0e Liliput, sempre di origine militare.
Lo scart. ridotto inglese 00-9 (armamento compatibile all'H0e continentale) è in pieno rilancio, la PECO produce i carri e delle bellissime carrozze della Lynton&Barnstaple Railways del Devon (a 594mm al vero) e la Heljan produrrà la locomotiva compatibile, anche in versione Southern Railways.
P.S. che epoca fai?Seguo le ere 6, 7 e inizio della 8, praticamente fine anni '60 - inizio anni '80 (livrea blu e blu-grigio, frontali gialli, marcatura TOPS); non essendo la scala 00 come interesse principale, faccio solo Southern Region a terza rotaia (che ho vissuto un po' al vero) e come "nicchia nella nicchia" la Metropolitana di Londra, che è una ferrovia a tutti gli effetti e alcuni modellisti fanno plastici e diorami a tema e la "Radley Models" fa quasi solo modelli London Transport.
Ho un convoglio suburbano 2EBP e la MLV (automotrice bagagliaio ad accumulatori e 750V terza rotaia) da usare con il 4CEP della Bachmann per i "Boat train", oltre a veicoli e carri di servizio (GUV, CCT, BG), della Heljan ho una bellissima automotrice per merci espresse (DPV Class 128) molto dettagliata, di Hornby un convoglio suburbano 2BIL e un carro scudo per automotrici (derivato da un carro per il pesce...). A parità di caratteristiche (entrambi motrice+rimorchio e cassa con "slam door" tipo centoporte) il 2BIL Hornby è molto più caro del 2EBP Bachmann (illuminato nell'ambiente viaggiatori) non ha le luci, ha meno particolari riportati, un motore che fa sembrare moderno il G della Lima e i ganci vanno comprati a parte... Della metropolitana di Londra ho la Pannier a vapore (con cabina riportata con le leve) e la Class 20 diesel in livrea per i 150anni della London Underground utilizzata per portare i nuovi treni della metro dalle fabbriche ai depositi e attendo la loco elettrica a carrelli della metropolitana come novità di Heljan, nella versione attuale, preservata per treni speciali. Ho il kit delle terza rotaia di PECO per fare un diorama...ma vedremo...
In generale apprezzo la filosofia "pratica" dei modelli in 1/76, sono robusti e maneggevoli, sono fatti per circolare tanto e bene, senza problemi, non perdono particolari, non hanno quasi mai aggiuntivi da montare, alcuni sono sporcati realisticamente di serie (un set di carrozze Mk1 Bachmann è spettacolare con tetto e cassa "weathered") certo sembra di tornare ai Rivarossi 1/80 come dimensioni, ma anche tecnicamente ed esteticamente non sono più semplificati, hanno ganci NEM, prese digitali e costano relativamente poco, tenendo conto che il mercato laggiù è molto dinamico come usato e offerte anche del 40-50% su modelli che vanno fuori produzione. Certe finezze e dettagli "continentali" credo siano impensabili sull'isola...ma anche certi problemi di funzionamento o fragilità o carrelli che rimangono nelle scatole ecc.
cheers!
Andrea