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Saluti a tutti
Per quanto riguarda la domanda di scania, riguardo i collettori di scarico, mi sto documentando anche io. Sulla foto del Lancia 516 Perugina, utilizzata per fare il modellino, purtroppo la visione del gruppo frigo non è dettagliata. Inoltre colore blu su fondo sempre blu ........ però anche su altre foto non mi sembra di vedere tubi di scarico. Anche perchè credo che siano motori elettrici. Questi di nuova generazione hanno dei motori diesel ausiliari. In ditta dove lavoro tutta la flotta di furgoni frigo ha delle spine esterne al cassone. L'estate, sopratutto, quando il pomeriggio si ha la necessità di mantenere bassa la temperatura, i frigo vengono mantenuti accesi con delle prolunghe direttamente collegate alle prese di corrente a parete.
Tornando ai nostri lavori, ho finalmente terminato il restauro di un Fiat 370 della N3C. Il mezzo ridotto molto male è entrato in officina a luglio. Poi causa preparazione lavori per novegro, le maestranze hanno ripreso i lavori in questi ultimi 20 giorni.
Il modellino è in resina ed è arrivato con molte parti danneggiate. Si compone di due pezzi. La carrozzeria e il telaio che comprende i fascioni con i paraurti anteriori e posteriori e la riproduzione degli interni. Le ruote di serie sono le Herpa / Promotex. A parte anche il gruppo dei condizionatori da montare a scelta. Tante e molto belle, anche se finissime e delicatissime, le fotoincisioni. Che comprendono, i vari pannelli anteriori e posteriori, i fanali anteriori completi di vetrino e cornice nera in acetato, la griglia del vano motore posteriore, tutto il gruppo fanaleria e porta targa posteriore e la riproduzione della porta di salita anteriore. Sono in fotoincisione anche tutte le riproduzioni delle cornici dei vetri laterali. Fotoincisioni lunghe e assai capillari che sono arrivate scollate dalla carrozzeria e ormai avevano perso la loro forma originale. Impossibile da riprendere ..... almeno io non ci sono riuscito !! I vetri di serie ...... hanno spessore da blindatura anche perchè lo spessore della carrozzeria sfiora quasi i 5 mm !!!.
Si comincia con una sverniciatura in acetone !!
Il lavoro principale e quasi obligatorio è stato quello di trovare una soluzione per i vetri laterali. Inoltre con un montante spezzato avevo la necessita di trovare un qualcosa che rimettesse in linea anche il tetto. L'idea ! Segare tutti i montanti e creare dei lunghi vetri a filo, in un sol pezzo e chi mi facessero anche da elemento solido e forte per tenere incollato e in linea il tetto. La soluzione è stata la plastica di una custodia per CD. Tagliate due parti e lavorate con molette fino ad adattarle ai loro vani. Una volta inserite e provato un incolaggio il tetto riprendeva la sua forma senza forzare più di tanto sul montante danneggiato. In questa fase ho spianato e ricostruito in evergreen il gocciolatoio intorno al tetto (che purtroppo non essendo stampato preciso non rimane perfettamente in linea orizzontale) e il fascione paracolpi laterale.
La verniciatura è iniziata con due mani di fondo a cui sono seguite tantissime stuccature. Tra buchi e "avvallamenti" spesso sono state necessarie due tre mani di stucco per evitare i classici ritiri. Due mani di azzurro a cui è seguita una mascheratura per dare il nero sulla parte bassa della carrozzeria. Sul tetto sempre dopo una mascheratura con nastrino Tamiya ho dato un grigio chiaro per fare il classico rettangolo.
Il telaio (massacrato !!!) è stato rivernciato in nero dopo che su alcuni sedili erano stati ricostruiti gli schienali in evergreen. Ricostruita totalmente in evrgreen la fila di sedili posteriori e tutta la zona anteriore e lato autista. Sotto il telaio sono stati eliminati anche i tubi di scarico originali, sostituiti con tubetti di ottone.
Un altra ricostruzione integrale ha riguardato i fascioni anteriori e posteriori che comprendono vani e gruppi ottici. Al vero sono praticamente a filo cassa. Sul modellino risultano molto incassati. Il posteriore anche di circa 4 mm. Il materiale originale, una plastica leggerissima, è andato distrutto con la sverniciatura ma poco male. Avevo già intenzione di sostituirlo.
Il materiale scelto è stato lo scarto delle materozze delle fotoincisioni della Comet. Tagliate in due striscioline sono state piegate a "U" tenendomi più largo della misura dei vani. Sono state spessorate con listelli evregreen per risultare più a filo della cassa. Gli angoli sono stati lavorati a mano con limette. Non è venuto un lavoro molto preciso però è anche il punto di incastro e tenuta delle due componenti principali del mezzo. Mi sono dovuto tenere un pò largo per non rischiare di rompere il tutto durante le varie fasi di prove e montaggio. Su questi nuovi fascioni sono stati apllicati, anteriormente i fanali e il vano con il logo Fiat Iveco. Il tutto è stato tenuto nel colore metallico originale. Solamente "spazzolato" con carta abrasiva. Ho preferito non verniciarlo per non rischere di coprire tutti gli elementi presenti. Tanti, ben fatti ma molto poco incisi. I fanali posteriori sono decorati con colori Clear Tamiya. La targhetta Fiat è della G&G Rail, un pò più grande dell'originale. La scritta, minuscola, 370 è ricavata da un mix di numeretti G&G Rail per camion Fiat !!! (il 3 è di un 300, il 70 di una 170) Credo di averci perso almeno due gradi di vista !!!! Il logo Fiat anteriore è stampato su carta e incollato sopra a quello originale. Così da riprendere i giusti colori. Sui fanali anteriori ho ripreso a pennello la cornice nera. Il vetrino originale è stato sostituito con due mani di Micro Kristal Clear passato direttamente sopra i fanali, decorati sempre con colori Clear Tamiya.
Tornando alla zona vetri, dovevo trovare il sistema di riprendere i vari montanti e cornici. Altra idea. Ho portato in una stamperia le fotoincisioni che riproducevano questi elementi. Dopo vari tentativi (un plauso va anche al negoziante che ha una pazienza infinita !!!!) siamo riusciti a stamparle belle dritte. Ho scelto una pellicola trasparente adesiva. Tagliata e attaccata su acetato da 1 mmm di spessore. Scontornata a forbice e attaccata a sua volta sul vetro realizzato con la custodia di CD, che fa da base. Ho applicato dei micro punti di colla artiglio dietro i montanti. Non fa aloni e non dovendo sostenere o reggere pesi eccessivi funziona benissimo. Non ho una trasparenza perfetta però ho vetri a filo e completi in ogni parte. Del bus originale ho utilizzato il lunotto posteriore e il vetrino lato cabina autista. Sagomati per entrare a filo nelle loro sedi. Sulla porta di salita ho applicato un pezzettino di acetato.
Il parabrezza. Terzo elemento complicato !!! Formato da un' unica fotoincisione e da tre vetrini "blindati". Nulla da fare !!! Ricostruire !!! La fotoincisione è stata piegata per adattarsi alla forma della carrozzeria. I vetri (tre pezzi) tutti rifatti in acetato, tagliati a misura e incollati con guarnizioni in Micro Kristal Claer.
La colorazione è avvenuta a bomboletta. I vani dei vetri sono stati fatti tutti a pennello con nero satinato Puravest. Così, almeno otticamente, ho ridotto un pò lo spessore !!!
Decals realizzate in casa con l'aggiunta dei limiti di velocità G&G Rail. La lunga scritta laterale realizzata in colore azzurro su pellicola trasparente è stata posata su una fascia grigio chiaro, realizzata a bomboletta previa mascheratura. il trasparente satinato ha poi rifinito il lavoro.
Piccoli dettagli. Fascione paracolpi e passaruote rifiniti a pennello in nero Puravest. Applicati specchietti laterali Herpa. Tergi in fotoincisione di provenienza .... FS (estevan0000 - ser luke). Ottimi perchè a doppio braccio. Piegati più volte per arrivare alle forme del prototipo. Gemmine Tron per le frecce laterali. Targhe stampate su carta semplice.
Le ruote anche se non corrispondenti a quelle originali sono le solite Weinert che comunque hanno il gran pregio di rendere bello e raffinato qualsiasi mezzo !!! Anche qui, però, si è resa necessaria una piccola modifica. Ovvero "allargare" i mozzi posteriori. Ho innestato dei mozzi Herpa (prelevati da vecchi cerchioni) sul mozzo originale Weinert. Coloritura a smalti Humbrol e sporcatura / usura con colori acrilici Tamiya.
Una leggera sterzata ...... e qualche foto appena scattata grazie alla splendida giornata estiva di oggi !!!!
Scusate il lungo discorso ma credo che il mezzo, per chi lo possiede, è valido anche se necessita di qualche lavoro. Forse non così invasivo ...... Però credo che restituisca molto bene le forme di uno dei mezzi più conosciuti e tipici Fiat / Iveco.
Saluti. Marco
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