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 Oggetto del messaggio: Scambi americani
MessaggioInviato: lunedì 23 febbraio 2015, 8:43 
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Buon giorno a tutti.

In un servizio TV ho appreso che in Alaska le ferrovie hanno installato uno scambio, provvisto di riscaldamento antineve, del costo di sessantadue milioni di dollari! Mi sembra una pazzia. Ma in Europa quanto costa uno scambio con riscaldamento?
Mi piacerebbe saperlo. Grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: Scambi americani
MessaggioInviato: lunedì 23 febbraio 2015, 17:38 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Probabilmente nella traduzione si è persa l'informazione che avranno speso quella cifra per il complessivo di tutti i sistemi di riscaldamento degli scambi della linea...


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 Oggetto del messaggio: Re: Scambi americani
MessaggioInviato: lunedì 23 febbraio 2015, 19:51 
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Iscritto il: domenica 21 marzo 2010, 9:09
Messaggi: 853
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Bomby ha scritto:
Probabilmente nella traduzione si è persa l'informazione che avranno speso quella cifra per il complessivo di tutti i sistemi di riscaldamento degli scambi della linea...


Ciao Bomby, no, ci si riferiva ad un solo scambio e si vedeva benissimo in quanto collocato a diversi kilometri dalla stazione.
Questo scambio serve a istradare momentaneamente un treno su un binario parallelo, in attesa che il binario principale sia liberato dalla neve che in quel punto é spesso abbondantissima.

Saluti.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scambi americani
MessaggioInviato: lunedì 23 febbraio 2015, 21:20 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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L'ho visto anch'io quello spezzone e considerando come lavorano i doppiatori (e quelli che fanno quei filmati) e che probabilmente di treni e ferrovie non ne capiscono una cippa, ci sarà stato qualche errore nella stesura del testo in italiano (errore di traduzione, unito ad ignoranza della materia) o addirittura in inglese originale (dovuto a ignoranza della materia).
Tali errori di traduzione sono spesso molto frequenti, spesso quando si trattano argomenti piuttosto tecnici (tipo, su altro canale, caboose tradotto con locomotiva...).

Per fare un ulteriore esempio, che ha colpito perfino i traduttori di film ben noti come quelli di 007: a silicon chip tradotto in un chip al silicone. Peccato che silicon non si traduca in silicone, con cui in elettronica puoi farci ben poco, ma silicio (ah per la cronaca, silicone si traduce in silicone)...


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 Oggetto del messaggio: Re: Scambi americani
MessaggioInviato: martedì 24 febbraio 2015, 6:41 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
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Località: Venezia
OT
Bomby, vorrei spezzare una lancia a favore dei doppiatori, che sostanzialmente devono "solo" leggere con bella voce e impostazione attoriale le boiate scritte da altri. Il testo del doppiaggio passa per altre due fasi preliminari, prima di arrivare sul leggio dello studio: traduzione e adattamento dei dialoghi (strettamente necessario solo per film e fiction, per una miglior corrispondenza del "labiale", ma sempre più usato anche per reality e documentari, per rendere più accattivante e meno "piatta" la voce narrante). Talvolta, ma non sempre, le figure del traduttore e dell'adattatore coincidono. In questi passaggi è facile che il senso di un discorso tecnico venga travisato, specie se consideriamo che in genere chi fa questo lavoro ha una formazione letteraria-umanistica e non certo tecnico-scientifica.
Inoltre anche questo, come tante altre professioni, è un lavoro che negli ultimi anni è molto scaduto in qualità, per privilegiare la quantità, con adattamenti tirati via e pagati un tanto al chilo e senza tempo di approfondire, informarsi e correggere.


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 Oggetto del messaggio: Re: Scambi americani
MessaggioInviato: martedì 24 febbraio 2015, 19:20 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Lo so, lo so, dietro c'è una più o meno lunga catena e più o meno ristretti tempi di produzione. La parola ignoranza non era da intendersi in senso spregiativo, ma come constatazione di un dato di fatto. Uno che ha fatto lingue che ne sa di scambi e ammennicoli vari? (più grave è il caso del silicio, che ancora oggi si sente: cacchio, controllare no? Ok, all'epoca google translate non esisteva, ma i vocabolari sì).


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