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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2015, 14:59 
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Nome: Emilio Totaro
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Località: Castellamare Adriatico - www.aternumlands.com
Marcello (PT) ha scritto:
Artificialmente la luce come quella solare è utopia.


Queste sono sacrosante parole!
Ma non è falsando la cromaticità paesaggistica che si riproduce il reale 87 volte più piccolo, anzi questa teoria è l'esatta antitesi del perfetto modellista. Esempi concreti vengono dai maestri quali Jacques Le Plat e da oltreoceano dal grande John Allen, i quali pur non avendo all'epoca a disposizione la tecnologia LED, hanno realizzato dei capolavori in termini di illuminazione, riproducendo alla perfezione la natura senza modificare alcunché in termini cromatici. Se vogliamo utilizzare esempi nostrani basta osservare i lavori di Pesitalia e vedere se ha falsato la scenografia.
D'altronde la giusta cromia nel normale esercizio o fase di gioco, non è essenziale, in quel caso ci possiamo sbizzarrire come vogliamo ed utilizzare tutti i corpi illuminanti che più ci soddisfano; di contro, diventa F O N D A M E N T A L E in caso di riprese per video amatoriali o book fotografici utilizzare il meglio delle fonti luminose. L'occhio umano non distingue la diversità cromatica, ma la macchina da ripresa è micidiale. Quindi, in sintesi, a meno che non giochiate con i vostri treni dentro uno studio fotografico, lasciate perdere certe teorie empiriche.

Emilio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: lunedì 30 marzo 2015, 19:15 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Attenzione, io non ho detto di fare l'erba gialla e poi usare la luce blu per farla diventare verde! Dico solo che è meglio trovare subito una luce che si avvicini per quanto più possibile alla luce naturale prima di andare a definire sfumature e colori. Proprio perchè è impossibile riprodurre la luce naturale, se noi pittiamo i nostri manufatti sotto la luce naturale e poi li andiamo a piazzare sotto una luce artificiale è facile che i colori risultino diversi (è un discorso fisico, la lunghezza d'onda della luce che impatta sullo stesso oggetto è diversa, e può essere diversa la risposta che questo oggetto dà, andando ad esaltare certe componenti cromatiche ed attenuandone altre, andando quindi a mutare la cromia). Ora, se la nostra luce artificiale approssima molto bene quella naturale i problemi sono relativamente pochi. Certo è che se il colore viene scelto sotto la luce a cui l'oggetto sarà esposto non ci saranno variazioni di sorta, quindi non ci saranno sorprese.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: mercoledì 1 aprile 2015, 7:45 
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Iscritto il: venerdì 22 settembre 2006, 18:39
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Località: Casalecchio di Reno (Bo)
Gusto personale, io preferisco la soluzione di illuminazione in alto a destra, o la seconda dall'alto se le foto si vedono in colonna.
Se riesco ti recupero un altro articolo tratto da una rivista americana.

Nel frattempo, budget permettendo, perso che questa (link) possa essere una soluzione da studiare.
La foto con la nebbia nel plastico di Chander è veramente d'atmosfera.

Saluti!
Nicola


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: martedì 5 maggio 2015, 9:24 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
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Procedono i lavori di installazione dei sensori railcom e i relativi sezionamenti delle rotaie nella stazione nascosta. Prima di proseguire coprendola voglio essere sicuro che ogni tipo di treno possa circolare perfettamente senza deragliare o senza interventi manuali. Per questo motivo sto effettuando decine di ore di prove di circolazione totalmente automatica, il programma itrain comanda a random i treni in modo tale che ogni combinazione di transito treno-binario venga testata e per ogni senso di marcia, le combinazioni sono quindi moltissime. Non essendo il circuito completato, i treni salgono sull'elicoidale e tornano indietro da soli. Dopo alcune ore ho infatti già trovato alcuni problemi relativi ad alcuni scambi. In particolare un doppio beaser roco faceva sempre deragliare lo stesso treno nello stesso punto e in un solo senso di marcia, facendomi rendere conto che il motore conrad ad esso montato non aveva abbastanza "forza" per mantenere gli aghi aderenti alla rotaia in certe condizioni. Percui ho sostituito entrambi i motori del beaser con 2 servocomandi ti dimensione standard, che hanno una forza sovradimensionata al compito e quindi un coefficiente di sicurezza più elevato. Come decoder sto usando gli switchpilot servo che sono facilissimi da tarare.

Ecco un filmato di una sezione di test:

https://www.youtube.com/watch?v=zJAsdzKCn94

ciao

Luca


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: mercoledì 6 maggio 2015, 22:42 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Il progetto originale di Bomby prevedeva degli scambi curvi posizionati nel curvone della stazione nascosta per aumentare la capacità di stoccaggio. In alternativa sto procedendo a sezionare ulteriormente i binari piu' esterni dividendo a metà circa il blocco da 5-6 metri per formarne due piu' corti. Posizionando poi ulteriori sensori di start e stop, ci pensa il pc ad utilizzare al meglio le nuove sezioni massimizzando la capacità:
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Nel sinottico si puo' notare il binario 8 dal basso già funzionante con questo sistema.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 7:47 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:12
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Località: Martignacco UD
Soluzione interessante che ho usato anche io.
Dal punto di vista informatico, come hai programmato itrain per gestire i due blocchi? Basta indicargli le rispettive lunghezze e le lunghezze dei vari treni?
grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 8:35 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Ciao, i punti essenziali di programmazione affinchè il sistema funzioni correttamente sono:

1) Definizione del blocco: ogni blocco deve essere diviso in 3 sezioni, start, brake e stop. La prima e l'ultima sono di 30-40 cm, quella centrale più lunga per accogliere il treno. Ogni blocco deve contenere 1 elemento "blocco", 3 feedbacks (1 per ogni sezione), indicazione di direzione (nel mio caso tutti bidirezionali), 1 segnale di ingresso e 1 di uscita, rivolti verso l'interno del blocco. Ogni blocco deve poi essere editato con la funzione di completamento automatico in modo che conosca quali sono i blocchi precedenti e successivi.
2) Definizione dei treni: ogni treno deve essere definito dalla locomotiva e dalla lunghezza del treno, io preferisco creare virtualmente ogni singolo vagone e poi programmare la composizione del treno. E' importante per ogni vagone definire la lunghezza e se ha la capacità di essere rilevato o no (tramite es. illuminazione, resistenze sulle sale, vernice conduttiva sugli assi ecc..) in questo modo la lunghezza del treno diventa automatica. Occorre obbligatoriamente che almeno l'ultimo vagone sia rilevabile.
3) Misurazione velocità: di ogni loco deve essere misurata la velocità effettiva, con l'apposita utility integrata in itrain, sfruttando la distanza nota tra due sensori. Non è proprio obbligatorio farlo ma si ha il vantaggio di una maggiore robustezza di tutta la gestione e inoltre puoi scoprire che una E326 con la CV della velocità al massimo farebbe i 200 all'ora..
4) Settaggio stazioni: occorre impostare almeno 2 stazioni tra le quali i treni si muoveranno

Una volta impostato tutto correttamente tutto, basta fare play e i treni iniziano a muoversi da soli, a fermarsi, ecc....


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 9:51 
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Nome: Elvino Ciccarese
Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:14
Messaggi: 594
Località: VENTIMIGLIA
Grandissimo !!!!
vedo che ormai iTrain non ha piu' segreti per te !!! ottimo. Io aspetto la versione 4 ( ma forse anticipa qualcosa in una pacth della 3 ) dove Xander dovrebbe aggiungere le Action...se non ho capito male una sorta di : quando si attiva questo...fai questo questo e questo.. ecc..

Per il resto, mi sembrava che una peculiarita' di iTrain fosse proprio quella di non richiedere l'ultimo vagone rilevabile...con lunghezza blocco e lunghezza treno ( loco + vagoni ) teoricamente il blocco si libera quando tutto il treno e' all'interno del successivo ( quando la loco raggiunge il feed back di stop del blocco successivo iTrain sapendo le lunghezze libera il blocco precedente ). Chiaro che se metti un treno piu' lungo e non lo dichiari... Puo' darsi pero' che nel tempo sia cambiato qualcosa..
umbriele ha scritto:
4) Settaggio stazioni: occorre impostare almeno 2 stazioni tra le quali i treni si muoveranno

Cosa comporta questo ? una migliore facilita' nella gestione del percoso ? gli dici da stazione a stazione e lui sa per quali blocchi passare ?
Il mio layout l'ho creato quando ancora questa funzionalita' non c'era ( febbraio 2012 ) e nei percosi indicavo la sequenza dei blocchi...

Non ho provato i sensori RailCom ma lo faro'...magari nella stazione nascosta.. cosa comporta in itrain ? solo la visualizzazione della CV1 della loco sul layout o altre possibilita' ?

Grazie complimenti...
ciao
Elvino


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 11:01 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Ciao Elvino e grazie per l'interesse. Si devo dire che ho imparato ad usare itrain molto velocemente, merito dell'ottimo manuale e del supporto di Xander sul forum. Proprio oggi mi e' scaduta la licenza di prova e non ho pensato due volte a comprarla :D

Interessante questa cosa che arriverà nella prossima patch...ad esempio far suonare la tromba ad una loco con sound prima di un passaggio a livello...ecc....

E' vero non è indispensabile che l'ultimo vagone sia rilevato, ma in questo caso le misure dei treni, le velocità rilevate ecc... devono essere assolutamente perfette, ed ho notato dalle prove e vari test che avere l'ultimo vagone rilevato aumenta il coefficiente di sicurezza....

Per quanto riguarda le stazioni, trovo che sia una funzione molto utile. In pratica sono come dei blocchi con dentro altri blocchi. Le definisci disegnando un rettangolo sul layout che comprenda ad esempio tutti i binari della stazione nascosta, poi puoi editare le proprietà, le quali influiranno sul comportamento dei treni: ad esempio puoi decidere che i treni che entrano in una stazione nascosta scelgano il binario in cui entrare a caso. Oppure in base alla lunghezza del treno. Oppure in ordine...poi puoi decidere una volta in stazione quanta pausa debba fare..se non fermarsi nemmeno...se ripartire nello stesso senso di marcia o indietro, con una % di chance scelta da te...puoi vietare un determinato binario ad un treno (es. io lo faccio con il raggio R2 e convogli lunghi) e molto altro! In generale poi la guida automatica dei treni è molto aiutata dal settaggio corretto di queste possibilità, in modo tale che i treni non sembrino fare sempre le stesse cose, ma si muovano veramente a random..

Applicando tutte queste funzioni, sarà divertentissimo starsene a guardare la stazione in vista mentre passano treni a random ed indovinare che treno arriverà, come facevo da piccolo nella realtà :lol:

Per quanto riguarda il railcom, associato ad itrain è un ulteriore aumento delle precisione del programma, in quanto non solo itrain "immagina" la posizione dei treni con i classici metodi, ma confronta costantemente i veri feedbacks delle loco, conoscendone il nome e la posizione. Tutte queste "valvole" di sicurezza fanno si che, si spera, non dovrò mai sentire e vedere deragliamenti o tamponamenti......

Luca P.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 15:41 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 13:12
Messaggi: 435
Località: Martignacco UD
L'argomento itrain è veramente interessante. A breve vorrei testarlo a fondo anche io sul mio plastico, alla fine Traincontroller ha raggiunto prezzi esorbitanti per un plastico domestico.
A suo tempo Xander aveva anche valutato l'ipotesi di inserire i segnali italiani, ma pare che il lavoro di sviluppo fosse eccessivo.
Sai se ha sviluppato qualcosa?


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 16:26 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 16:29
Messaggi: 1103
Davvero interessante questo discorso degli automatismi; effettivamente è da valutare visto il costo degli accessori in base a quanti binari si hanno ed alle proprie esigenze. Quindi in definitiva sui binari esegui solo dei sezionamenti e lo mandi alla switchpilot, giusto?
Ti seguo con interesse. Buon lavoro!
Francesco


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 19:08 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
marco1016 ha scritto:
L'argomento itrain è veramente interessante. A breve vorrei testarlo a fondo anche io sul mio plastico, alla fine Traincontroller ha raggiunto prezzi esorbitanti per un plastico domestico.
A suo tempo Xander aveva anche valutato l'ipotesi di inserire i segnali italiani, ma pare che il lavoro di sviluppo fosse eccessivo.
Sai se ha sviluppato qualcosa?


Ciao, non ci sono ancora i segnali italiani, tuttavia non se ne sente la mancanza, secondo me, riesci a simularmi benissimo con quelli generici, che hanno comunque tutti gli aspetti programmabili.

Se vuoi testarlo a fondo, Xander ti manda una licenza full che dura ben 3 mesi gratuitamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: giovedì 7 maggio 2015, 19:13 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Franz ALn 668.3300 ha scritto:
Davvero interessante questo discorso degli automatismi; effettivamente è da valutare visto il costo degli accessori in base a quanti binari si hanno ed alle proprie esigenze. Quindi in definitiva sui binari esegui solo dei sezionamenti e lo mandi alla switchpilot, giusto?
Ti seguo con interesse. Buon lavoro!
Francesco


Grazie per l'interesse; per i segnali della stazione nascosta non serve nessun hardware aggiuntivo! I segnali sono totalmente virtuali così come gli accessori che virtualmente li comandano.
L'unica vera spesa da affrontare sono i sensori di occupazione. Essi devono essere "solidi" e non "incepparsi" mai. Scartato assolutamente qualsiasi S88, rimane il loconet, affidabile e poco costo, e come ho scelto io, i sensori nativi della ESU, molto affidabili ma costosi (ma con il pregio del railcom).

Per i segnali in vista e "reali" è sufficiente uno switchpilot o altro decoder accessori analogo ogni 4 segnali semplici


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2015, 9:12 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Con l'aggiunta del quinto esu detector è sorto un problema. Dopo averlo collegato, configurato e testato correttamente, ho avuto la necessità di scollegarlo per riposizionarlo meglio, e quando l'ho ricollegato ho scoperto che tutti gli altri feedback erano sballati, in pratica se una loco passava sul sensore 2 si attivava il 3 e così via..inorridito ho subito pensato tra me e me 'ecco sai le risate che si farà Nuccio se glielo racconto'.. Poi sono andato sul forum di itrain e ho trovato la soluzione. Non é assolutamente un problema hardware: alla ecos si possono attaccare e staccare sensori anche a caldo e invertirli non succede nulla. Pero' itrain quando manca l'hardware, crea nella ecos un fittizio sensore s88, per sopperire alla mancanza temporanea di indirizzi. Purtroppo pero' questi hanno sempre un indirizzo piu' basso degli esu, e quindi gli ultimi venivano scalati, da qui il rilevamento sbagliato. È sufficiente quindi cancellare questi finti s88 prima di ricollegare gli esu :)

Luca


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: Plastico di umbriele
MessaggioInviato: domenica 10 maggio 2015, 20:57 
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Iscritto il: mercoledì 18 dicembre 2013, 12:11
Messaggi: 2700
Ah dimenticavo, tra un test e l'altro ho sostituito i famosi braccetti ahah

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