Se i binari sono Peco... Altrimenti ci vuole il fermascambio a parte.
Ciao

I Gaugemaster hanno il meccanismo di ritegno, non è un gran che ma sembra funzioni.

Esperimento:

Montato in tutta fretta un motore Gaugemaster in posizione insolita, con l'azionamento degli aghi attraverso un piccolo filo d'acciaio che dia più elasticità all'insieme, e sfruttando tutta la corsa del motore dia una buona pressione all'ago sul contrago. La posizione in cui il filo d'acciaio è stato saldato, dopo averlo avvolto con 2 spire, è stato oggetto di prove, ma questo risultato è ottimo.

Vantaggi: affidabilità estrema, pressione ago - contrago buona, nessuno stress per la traversa azionatrice aghi.
Svantaggi: anche se con l'aggiunta del sughero il rumore si è attenuato è pur sempre notevole, anche senza il ronzio dell'alternata. Movimento a scatto.





L'azionamento è ottenuto con un condensatore da 2200 microF. 50 V caricato con 36 V.

Montato così su Forex da 2 mm il rumore è all'incirca dimezzato.

Devo trovare il modo di ridurlo ancora parecchio.

Prova ad inscatolarlo con della gommapiuma attorno... se non c'è il rischio che prenda fuoco...

@ Marco58: i tillig non hanno la molla in mezzo agli aghi....forse ti sei confuso con i Peco.

@Marcello: dovresti provare a interporre un foglio di silicone da 2 mm tra motore e sostegno poi cercare di usare per il fissaggio delle viti di nylon al posto di quelle di metallo.

Ciao
Despx

Ehmmm, a quale dei tre argomenti sugli scambi fai riferimento?

Proverò, intanto ho un'altra idea.

Mi riferìvo a questo tuo i terveto in questo topic....magari ho capito male...

Ciao
Despx

Ciao Marcello,
io i soliti motori gaugemaster ed il tuo circuito a scarica capacitiva li alimento a circa 20 volt; si spostano senza problemi ma il rumore di scatto c'è lo stesso...
condensatori da 2200 uf 35 volt

Di fatto ti rispondevo dicendo che non serve nessun aggeggio meccanico aggiuntivo, in quanto già presente nello scambio così come esce dalla fabbrica.

Allora, il comando elettrico deglia scambi che quaste carattristiche: silenzioso, lento, efficace, che non ha bisogno di molle, e che consuma poca corrente a bassa, tensione esiste.
Ho già provato il meccanismo, tra l'altro di recupero, ma bisognerebbe provare a costruirne uno da nuovo per vederne la vera efficacia, su corse così minime (max 2 mm in H0), ed i suoi costi.
Si basa sul comando degli elettromagneti in PWM, impiegando anche magneti al neodimio sagomati alla bisogna.
Appena ho tempo riprendo in mamo l'aggeggio, minimo dopo l'estate.

Secondo me si potrebbe andare nella direzione indicata da Marco con un comando pwm che aziona progressivamente le bobine infatti, non capisco perché, non usando i Peco con molla che richiedono una bella 'botta' per l'azionamento, si debba mettere un azionamento a scarica da 2200 uF.
Io quando pilotavo in analogico i motori roco o i vecchi Lima usavo l'alternata di un trafo da 50 VA senza condensatore ora in digitale mi sono costruito dei decoder che usano due BC377... (max 500mA) e non ne ho mai bruciato uno....

Ciao
Despx

Beh, smontare la molla dai Peco, si fa prima a farlo che dirlo

Vi è da dire che quando sono nati gli azionamenti a molla, i magneti al neodimio, manco si immaginavano. All'epoca, come oggi, è poi il sistema più semplice e meno ingombrante.
Oggi i sistemi più efficaci sono quelli a motore, ma sono ingombranti, servomotori a parte. Però come ha riscontrato Marcello l'uso dei servomotore non è esente da problemi, anche lì è necessario i controllo di fine corsa o/e della massima corrente assorbita dal motore.
Vi è da dire che a livello professionale, quello che serve noi esiste, ma o costa troppo o è troppo ingombrante; ed in più necessita di conoscenze specifiche per utilizzarlo.

Rumore tendente a zero



Ora si tratta di vedere se il tutto continuerà a funzionare bene.