Montato sullo scambio il rumore aumenta un pochino a causa degli aghi, ma è ancora minimo rispetto a prima.

FILMATO

https://www.youtube.com/watch?v=Tup5pF2iqDY

Il rumore di sottofondo è il ventilatore acceso, fatte le debite proporzioni...

Ora vedrò di sistemare un po' le cose e montarlo così su tutti gli scambi.

Per controllare che la pressione dell'ago sul contrago sia uguale in entrambe le posizioni si può usare un dinamometro, facendo leva fino al momento in cui l'ago si stacca dal contrago. Mi sembra che 20 grammi o qualcosa in più siano già buoni.



Le viti ci vogliono più corte

Ancora una cosa.

Se si sfrutta tutta la corsa del motore diventano buoni anche i contatti di polarizzazione.

Macchina di prova per testare la robustezza dell'insieme. L'aggeggio fatto con quel che ho trovato nel cassetto, fa una manovra ogni 5", lo lascio in funzione per un'ora e mezza e dovrebbero essere più di 1000 manovre. Vedremo come si comporta.

https://www.youtube.com/watch?v=4rr0qbD3Lo4&feature=youtu.be

Ovviamente tutto OK.

Solo un filo nel punto di saldatura si è un po' deteriorato, causa forse le vibrazioni.

Un sistema di fissaggio più raffinato. Invece di fare l'occhiello al filo d'acciaio, per stringerlo sotto le viti, ci ho saldato dei capocorda ad occhiello, dopo avergli tolto l'isolante.

http://www.ebay.it/itm/10pz-CAPOCORDA-OCCHIELLO-3-7mm-A-CRIMPARE-ROSSO-FA121-/330939971747?pt=LH_DefaultDomain_101&hash=item4d0d8f38a3

I fili, parte di un cavo piatto, a doppio sui terminali delle bobine, e singoli sui contatti per il cuore, sono stati fissati con una fascetta ad un capocorda, per evitare che le vibrazioni, che di solito agiscono in gran parte sui punti di saldatura, facciano danni.





A prove effettuate, quando il funzionamento è certo, le viti le bloccherò con una goccia di attak.

Il motore è montato in modo da essere circa 2 mm al di sopra del piano di fissaggio. Il filo d'acciaio per il fissaggio è da 1 mm. Prima di saldarlo deve essere pulito con tela smeriglio e saldato con pasta salda o flussante, insistendo un pochino con il saldatore in modo da scaldare bene la parte.

Ho perso alcune foto che avevo fatto sulla costruzione dei fabbricati per Calieratico che mi ricordo di aver postato sul forum dal 2009 in avanti, in un thread nel cui titolo sicuramente dovrebbe apparire calieratico (almeno penso). A meno che non sia il famoso "cosa state facendo"? ma non credo.

Cercando nel forum viene fuori solo il thread attuale. C'è un altro modo per trovarlo?

GRAZIE.

prova la ricerca col nome dell' autore

Ho provato di tutto ma niente.

Il problema è che non ritrovo più il ponticino, non quello in foto, un altro non ricordo dove l'ho messo.

Ciao Marcello, prova in pannello di controllo \ gestione allegati, dovresti trovare tutte le tue foto

Prova a guardare in alto a destra della pagina su: i tuoi messaggi.
Massimo

OK.

C'è voluto un po' di tempo ma l'ho trovato.

Il thread era questo

http://www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?f=21&t=15748&hilit=calieratico&start=1785

Però, le foto, sono tutte sparite (ovviamente). Bene, tanto il ponte era brutto! Niente ponte.

Sul single slip Peco i motori li ho montati normalmente perché sui Peco il foro per lo stelo del motore è più grande che nei Tillig, in più tutta la struttura degli aghi è molto più robusta, quindi non si corre nessun rischio.

Il rumore è minore che nei casi precedenti penso per il fatto che il motore non sfrutta tutta la sua corsa, e così il viene a mancare il colpo che darebbe alla fine. Il moto è smorzato dall'elasticità degli aghi, quindi in questo caso è passabile, beninteso a scarica capacitiva.

Il fatto che il motore non sfrutti tutta la corsa mi sembra che renda critico il funzionamento del contatto di polarizzazione, al quale ho ovviato con due microswitch.

Sezionamenti allo stuzzicadenti.

Tagliando la rotaia con il Dremel può darsi che lo spazio del taglio sia troppo grande. Niente paura, basta prendere uno stuzzicadenti, adattarlo in larghezza, infilarlo, come un chiodo, nel piano del plastico (si può perché lo stuzzicadenti è di legno duro) incollarlo con cianoacrilico (che gli darà anche più durezza) sia alla rotaia sia al piano, e poi rifinirlo con il profilo della rotaia.
Una volta verniciato sarà invisibile. (Si può fare anche meglio di come ho fatto io)

Nel tenere in prova ancora per un po' di tempo i motori Gaugemaster mi sono accorto che il filo d'acciaio avvolto e saldato attorno allo stelo di comando, dopo un po' tende a svolgersi rompendo la saldatura all'incirca a metà della prima spira.

Questo produce più elasticità in un senso rispetto all'altro, quindi li monterò diversamente.



Basta prendere un tubetto di rame, schiacciarlo ad una estremità forarlo ed inserirvi il filo d'acciaio, poi saldarlo allo stelo di comando, con la speranza che tutto vada bene.



C'è un'altra cosa da considerare. Con l'andare del tempo, e delle vibrazioni, può accadere (è accaduto) che lo stelo di comando si sfili dal nucleo nel quale è inserito soltanto a pressione. Se succede, ovviamente, non funziona più. Quindi meglio ovviare con una goccia di attak nella parte superiore, in modo che penetri all'interno del foro, tenendo il tutto bloccato. Meglio ancora una saldatura.