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Una settimana fa, a Pistoia, l'ad di AnsaldoBreda, Maurizio Manfellotto, aveva fatto rilevare un mistero legato alla rescissione del contratto per i treni Fyra in Olanda: la perizia sulla quale si è basata la rinuncia delle ferrovie olandesi non era mai stata resa nota al costruttore, che infatti per entrarne in possesso si era rivolto al giudice (si pronuncerà l'8 ottobre). Ieri il colpo di scena: il report dell'agenzia di consulenza tecnica indipendente Mott MacDonald è stato pubblicato sul quotidiano olandese Telegraaf: e tale documento non rileva infatti particolari anomalie nel treno ad alta velocità che l'11 gennaio, sui binari tra Amsterdam e Bruxelles, si era bloccato a causa della neve. Non tali, almeno, da giustificare una reazione così pesante da parte degli olandesi (e poi delle ferrovie del Belgio), che hanno stracciato un contratto da 400 milioni. Secondo il report, il treno ad alta velocità Fyra V250 rispetta tutte le specifiche concordate; ci sono - riferisce il Telegraaf - diversi piccoli problemi, ma in 17 mesi l'intera flotta può essere portata a buone qualità. Il report riconosce che ci sono problemi con le batterie e individua errori di rifinitura: «Tutti problemi risolvibili».
La vicenda, a questo punto, appare ancora più sospetta: le ferrovie olandesi e belghe hanno infatti rifiutato il treno italiano sulla base di un report che non hanno voluto esibire e che ora appare di tenore molto diverso da quello prospettato. Sembra di trovarsi di fronte a un gigantesco bluff, a danno di AnsaldoBreda. Sull'intera vicenda sono in corso diverse cause legali, sulle quali ora viene gettata una nuova luce.
Lunedì scorso a Pistoia Manfellotto aveva presentato il «nuovo» Fyra, dotato di quegli accorgimenti (a cominciare da robuste carenature antineve) che sarebbero comunque stati oggetto di interventi in garanzia, normali all'entrata in esercizio di un nuovo treno. Manfellotto si era detto disponibile a sedersi a un tavolo con le controparti per trovare un accordo. Ora il report di Mott MacDonald rafforza l'azienda italiana e indebolisce la posizione di olandesi e belgi. Va ricordato che il treno l'11 gennaio era lanciato a 250 all'ora in condizioni climatiche che, da manuale e da contratto, consentivano la velocità a 20; per tre volte entrò in funzione il freno automatico, e per tre volte il macchinista ridiede gas.
http://www.ilgiornale.it/news/economia/i-treni-ansaldo-sono-ok-smascherata-lolanda-952240.html22/09/2013