Visto che mi è stato chiesto da vari, spiego la storia del tondino, trovate comunque la discussione e altre foto qui[url]
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Banalmente, mettendo un tondino della evergreen all'interno della molla del pantografo (vedete il bianco dentro la molla rossa?) studiando bene la lunghezza del tondino, si può fare in modo che ad un certo punto prema sui fermi delle molle in modo da impedire che si alzi più di tanto. Nella foto la mensola è posizionata a 65mm dal piano del ferro, quindi molto più in basso del punto di estensione massima di un pantografo libero.
Il punto di bloccaggio del pantografo dipende dalla lunghezza del tondino, quindi bisogna andare un po' per tentativi. Il bello di questa soluzione è che oltre a essere invisibile è anche "dinamico", nel senso che il pantografo mantiene comunque un minimo di mobilità, ma con assai poca spinta verso l'alto, per via dei giochi meccanici e dell'elasticità del tondino "incamiciato" dentro la molla (e poi si può anche abbassare totalmente quando non in uso). Questo fa sì che comunque il movimento risulti realistico. La catenaria non sarà mai perfettamente alla stessa quota ad ogni palo.... qualche tolleranza ci sarà tra un palo e l'altro (poca cosa, mezzo millimetro, uno al massimo). In teoria (non l'ho ancora provato facendolo correre su una catenaria, ma dai test "statici" dovrebbe funzionare) il pantografo dovrebbe riuscire a seguire bene il filo di contatto, senza però spostarlo quando passa.... perchè invece con la forza che ha un pantografo non modificato non riesci a mettere pali e linea di contatto realistici, ondeggerebbero da matti a ogni passaggio.