L 'idea di red707 è la seguente :
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Resistenza a monte di ponte di diodi - 1.JPG [ 12.76 KiB | Osservato 7263 volte ]
apparentemente complesso, è invece, semplice da risolvere.
La tensione di ingresso è un' onda quadra quindi, a valle del raddrizzatore è un' onda a tensione costante.
Se in ingresso ci fosse una sinusoide, si dovrebbe ragionare diversamente.
Quindi, se stabiliamo 12 V sul condensatore (per usare condensatori a 16 V), allora possiamo immediatamente calcolare R2, che alimenta il LED : (12 V - 1.5 V) / 1.05 mA = 10k.
Per calcolare R1 consideriamo la tensione di ingresso con valore di 17 V sia di picco, sia efficace.
Di conseguenza la resistenza deve creare una caduta di tensione di circa 17 V - 1.41 - 12 V = 3.59 V che, attraversati da 1.05 mA, richiedono 3.59V /1.05 mA = 3.42 kOhm.
Il valore commerciale vicino è 3.3k.
Se si vuole variare la corrente al LED, occorre variare in proporzione entrambe le resistenze.
Il condensatore, invece, può essere calcolato utilizzando la formula ic = C * dV / dt, da cui C = ic * dt / dV, ovvero :
C = 1 mA * 1 sec. / 5 V = 200 uF, valore commerciale 220 uF 16 V
In questo modo, risolveremo il problema dei condensatori cicciotti che si nascondono nelle toilette per non pagare il biglietto ...
Se il circuito dovesse essere alimentato a tensione sinusoidale, allora andrebbe calcolato diversamente.
Stefano Minghetti