Oggi è mercoledì 22 ottobre 2025, 16:30

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 11 messaggi ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: IDEE & PROGETTI: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2015, 5:45 
Non connesso

Iscritto il: martedì 15 dicembre 2015, 16:33
Messaggi: 5
Ciao a tutti!!
Sto progettando un plastico in scala H0.
Lo spazio a mia disposizione consiste in una L di 5m X 5m con larghezza 1m.
L'idea di fondo è per la sua realizzazione è la seguente:
- Epoca V
- Ambientazione italiana FS
- Linea secondaria a binario singolo
Ho disegnato questo tracciato per cercare di stare in linea con i miei gusti che sarebbero i seguenti:
- Stazioni relativamente piccole
- Preferenza per tratti lunghi di linea pura senza disdegnare qualche manovra
- Evitare curve a stretto raggio

Come noterete ho realizzato due stazioni, la prima, più importante, comprende binari e scambi per effettuare lo spostamento del locomotore dalla testa al fondo del convoglio, un paio di binari di deposito vagoni con relative aste di manovra per estrarre le carrozze e formare il convoglio ed infine due brevi binari per un piccolo deposito delle locomotive.
Per quanto riguarda la seconda stazione ho previsto solamente due binari per poter effettuare alternanza tra i convogli o riportare il locomotore in testa al treno.

Vorrei sentire le vostre opinioni in merito al progetto, in particolare riguardo le due stazioni.

Immagine


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: mercoledì 23 dicembre 2015, 19:30 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 11:48
Messaggi: 1283
Località: TO
Ciao Paiaz, benvenuto in questa gabbia di matti!
Finalmente un progetto che prescinde dal solito ovale e dalle solite livellette assassine per stoccare convogli al piano nascosto.
Io sono un fan dei plastici punto a punto, e delle manovre in stazione, versus le linee di parata (se non si era capito!).

Detto questo, trovo il tuo progetto equilibrato e non esageratamente ambizioso; col vantaggio che puoi cominciare dalla stazione + piccola e avere celermente una parte finita, cosa che ti motiverà a continuare, invece che arenarti su strutture grandi sempre allo stato di legno a vista.

A mio parere come movimentista, presto sentirai l'esigenza di una stazione/caricatore/traverser fantasma, dove destinare ed originare treni per/da la parte paesaggiata.
Avrai già pensato infatti che la stazione minore può gestire solo 2 treni per volta, mentre quella maggiore potrebbe avere capienza circa 2 pax + Aln+ 1 cargo, se ho interpretato bene.
La soluzione minima + semplice è prevedere la stazione piccola passante, che dà accesso almeno ad un caricatore asportabile; vedi qui per qualche idea:
http://scartamento9mm.blogspot.it/2014/ ... .html#more
qundi ti basta preparare 4 o più caricatori per gestire tranquillamente gran varietà di movimenti in/out.
Naturalmente se hai spazio per qualcosa di meno "volante" di un caricatore, ti puoi sbizzarrire in soluzioni più pratiche, per esempio un traverser.

Ciao, non mollare, eh?
Franco


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: giovedì 24 dicembre 2015, 0:00 
Non connesso

Iscritto il: martedì 15 dicembre 2015, 16:33
Messaggi: 5
Ciao! Grazie per il tuo commento. Quella che proponi mi sembra una aggiunta molto astuta di cui mai avevo sentito parlare. Per di più è pure a "costo zero" visto che mi basterebbe solamente prolungare di qualche centimetro i binari della stazione più piccola. Sicuramente la valuterò se dispongo di spazio sufficiente.

Per quanto riguarda l'armamento vista l'epoca vorrei utilizzare binari con traversine in cemento. Ho valutato diversi produttori e secondo i miei gusti trovo il flessibile roco quello con la traversinatura più simile a quella italiana. Per quanto riguarda invece gli scambi sono indeciso.
Innanzitutto ho escluso i roco visto che lo scambio inglese è ben poco italiano nonché, come tutti i binari roco, dotato di quegli svasi osceni sulle traversine per le scarpette di giunzione.
Ho valutato dunque i peco.
A favore della peco c'è il fatto che produce anche scambi con traversine in cemento, ma, che io ne sappia, non gli scambi inglesi. Mi scoccerebbe molto avere tutti gli scambi in cemento e solo l'inglese in legno. O tutti o nessuno.
Ho valutato poi anche i tillig. Bellissimi da vedere ma purtroppo da alcuni osannati e da altri odiati per affidabilità e difficoltà di installazione.

Dunque restano in corsa tillig e peco in legno.
Cosa mi consigliate?

Una domanda: come si riescono a giuntare i flessibili roco cod 83 con gli scambi di altri produttori che hanno codici diversi senza lasciare scalini?
Pensavo a una saldatura a stagno sotto alla base della rotaia.



Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: giovedì 24 dicembre 2015, 11:29 
Non connesso

Iscritto il: sabato 22 settembre 2007, 18:20
Messaggi: 51
Località: LUCCA PROVINCIA
paiaz ha scritto:
Ciao! Grazie per il tuo commento. Quella che proponi mi sembra una aggiunta molto astuta di cui mai avevo sentito parlare. Per di più è pure a "costo zero" visto che mi basterebbe solamente prolungare di qualche centimetro i binari della stazione più piccola. Sicuramente la valuterò se dispongo di spazio sufficiente.

Per quanto riguarda l'armamento vista l'epoca vorrei utilizzare binari con traversine in cemento. Ho valutato diversi produttori e secondo i miei gusti trovo il flessibile roco quello con la traversinatura più simile a quella italiana. Per quanto riguarda invece gli scambi sono indeciso.
Innanzitutto ho escluso i roco visto che lo scambio inglese è ben poco italiano nonché, come tutti i binari roco, dotato di quegli svasi osceni sulle traversine per le scarpette di giunzione.
Ho valutato dunque i peco.
A favore della peco c'è il fatto che produce anche scambi con traversine in cemento, ma, che io ne sappia, non gli scambi inglesi. Mi scoccerebbe molto avere tutti gli scambi in cemento e solo l'inglese in legno. O tutti o nessuno.
Ho valutato poi anche i tillig. Bellissimi da vedere ma purtroppo da alcuni osannati e da altri odiati per affidabilità e difficoltà di installazione.

Dunque restano in corsa tillig e peco in legno.
Cosa mi consigliate?

Una domanda: come si riescono a giuntare i flessibili roco cod 83 con gli scambi di altri produttori che hanno codici diversi senza lasciare scalini?
Pensavo a una saldatura a stagno sotto alla base della rotaia.



Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk



ci sono delle scarpette apposite previste per le giunzioni tra codici diversi.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: giovedì 24 dicembre 2015, 17:54 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
A mio modo di vedere, con così tanto spazio a disposizione si può fare di più, sempre mantenendo l'impianto semplice. Fatto così mi risulta molto limitante nell'esercizio, mancando una stazione nascosta ed essendo la seconda stazione molto scarna. Poi vabè, io sono uno di quelli che tende a far espandere le stazioni come i gas, che vanno ad occupare tutto lo spazio a disposizione; però la lunghezza dei binari che hai previsto mi pare molto risicata. Anche la disposizione dei binari mi pare molto schematica: non che sia sbagliata in sé, s'è visto molto di peggio, anzi, ma non mi risulta convincente.

Ad ogni modo quello che più mi preoccupa in questo caso è l'esercizio: in sostanza non potrai fare altro che un va-e-vieni ben poco attraente alla fine dei conti. Se poi si tiene conto che in epoca V, specie nella sua seconda parte nel nuovo millennio, le manovre per il salto della locomotiva e i treni raccoglitori erano ormai scomparsi, il quadro non è certo dei migliori per la costruzione di un impianto che sia anche divertente da giocare, specie se è chiuso così.
Io proverei 2 soluzioni:
1) La stazione principale lì dove l'hai disegnata (magari ampliata un po'); i binari della ferrovia se ne vanno dentro ad una stazione nascosta sul secondo lato della L: in primo piano si trova invece un raccordo industriale che serve una (o più) aziende, o magari un interporto o polo logistico (che va molto più d'accordo con l'epoca considerata, dipende sempre se Va o Vb). In questo primo caso, le manovre saranno concentrate più che altro sui merci, con l'arrivo e la presa in consegna dei carri da parte delle locomotive da manovra, mentre in stazione si potrà assistere all'arrivo e alla partenza dei treni passeggeri, alle manovre di giro loco degli ultimi treni non reversibili e degli eventuali treni con carrozze periodiche. Certo, di operazioni di circolazione (incroci, precedenze), ce ne saranno ben poche, come sull'impianto che hai progettato, dopotutto.
2) La seconda soluzione richiede un po' più di spazio ed è un filo più complessa, e si concentra più che altro sulle operazioni di circolazione. La stazione di testa principale la si lascia sempre lì dov'è ora (vedi caso 1); la linea però, sul secondo lato della L la si fa transitare per una stazione passante, non certo enorme, ma dotata di un bravo raddoppio di binari e scalo merci. Qui, con una curva a 180° si fanno arrivare i binari alla stazione nascosta. A meno di non prevedere raccordi aggiuntivi (dipende da quanto si vuole affollare la/le stazione/i), le manovre saranno legate solo agli scali, e quindi ai treni raccoglitori, ma avranno maggiore rilievo le operazioni per la circolazione dei treni, concentrate soprattutto nella stazioncina intermedia. Nella stazione principale, si potrà assistere alle manovre dei treni passeggeri come nel caso (1).

Quanto ai binari, dipende dal tipo di mezzi in tuo possesso. Se risalgono a prima degli anni '90, il flessibile roco lascialo perdere, che gli attacchi delle rotaie sono alti e i bordini toccano. Paradossalmente è meglio il codice 75 peco. Per gli scambi, non è detto che necessariamente debbano avere le traversine in cemento: l'installazione di scambi siffatti è iniziata molto dopo alla posa dei binari con traversine in CAP, ed anzi ancora oggi, in certi casi, si posano scambi con traverse in legno (sono più elastiche). Ad ogni modo, non mi fossilizzerei su una sola marca di scambi e binari, ma prenderei ciò che serve dai vari assortimenti in base a ragioni geometriche.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: giovedì 24 dicembre 2015, 21:35 
Non connesso

Iscritto il: martedì 15 dicembre 2015, 16:33
Messaggi: 5
Grazie per il tuo commento molto elaborato.
Penso che le tue idee siano molto valide ma che vadano a scontrarsi con quelli che sono i miei gusti e la tipologia di ferrovia che intendo rappresentare. L'esercizio chiaramente risulta un po' limitato, lo riconosco, ma proprio una cosa che non riesco a digerire sono le selve di binari e di scambi. Per questo motivo ho deciso di comporre due stazioni minimaliste. L'aspetto che voglio enfatizzare maggiormente su questo plastico è l'inserimento paesaggistico della linea ferroviaria (che anche se non sembra ha uno sviluppo tra stazione e stazione di ben 4 metri) curandone molto la realizzazione.
Penso che una soluzione come quella proposta da Pik risponda meglio ai miei gusti ed obiettivi.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: giovedì 31 dicembre 2015, 19:12 
Non connesso

Iscritto il: martedì 15 dicembre 2015, 16:33
Messaggi: 5
Ciao a tutti nuovamente.
Avendo deciso di mantenere la configurazione dei binari sopra mostrata ho cominciato a progettare la segnalazione della prima stazione.
Onestamente ho diversi dubbi in merito ma ho provato comunque a far da me. Attendo commenti e correzioni in merito.

Immagine

Blu: segnale di protezione in entrata a tre vele rotonde.
Può mostrare i seguenti aspetti:
Rosso-Giallo-Giallo per via libera a 30kmh su binario tronco comunque di lunghezza limitata;
Rosso-Spento-Spento per via impedita




Rosso: marmotte.
Ho pensato di posizionarle su questi punti perché questi sono interessati dalla partenza ed arrivo dei convogli mentre sul resto degli scambi si svolgono solo manovre ma chiedo comunque lumi dai più esperti.




Verde: segnali per l'arresto dei convogli in entrata a singola vela rotonda.
Su questo gruppo di segnali chiedo delucidazioni dai più esperti se servano davvero e in caso con quali aspetti.
Pensavo ad un aspetto rosso per fermare il convoglio prima degli scambi per riportare in testa il locomotore. In alternativa l'aspetto verde??




Viola: segnali per la partenza dei convogli in uscita a singola vela rotonda.
Quello sul binario 2 dovrebbe avere il triangolino sotto bianco bordato nero.
Puó mostrare i seguenti aspetti:
Rosso per i convogli fermi in attesa della partenza;
Verde per far partire i convogli in uscita


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: venerdì 1 gennaio 2016, 11:35 
Non connesso

Nome: Lorenzo Mazzitelli
Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2010, 14:43
Messaggi: 804
Località: Villach - Austria
ciao! ti dico la mia

Blu: segnale di protezione in entrata a DUE vele rotonde.
Può mostrare i seguenti aspetti:
A) Rosso - Spento per via impedita
B) Giallo - Spento per ingresso sul binario di corretto tracciato
C) Rosso - Giallo per ingresso sul binario in deviata

il segnale di protezione deve essere preceduto da un segnale di avviso a due vele rotonde con i seguenti aspetti
se protezione è A) Rosso - Spento -> avviso = Giallo - Spento
se protezione è B) Giallo - Spento -> avviso = Verde - Spento
se protezione è C) Rosso - Giallo -> avviso = Giallo - Verde

le marmotte in un impianto piccolino cosi non le metterei



Verde: segnali per l'arresto dei convogli in entrata a singola vela rotonda. ok con solo aspetto rosso. il verde darebbe un via libera per un treno in partenza ma qui non può partire visto che finisce con un tronchino il binario



Viola: segnali per la partenza dei convogli in uscita a singola vela rotonda. questi vanno bene come li hai messi

ciaooooooo e buon anno


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: venerdì 1 gennaio 2016, 15:20 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Per illustrare la mia idea avevo preparato questo. Sostanzialmente l'impostazione è identica alla tua, solo che è presente una stazione nascosta, sia pur piccola, posta dietro alla stazione intermedia. Il paesaggio è montagnoso (me lo sono immaginato così), nulla vieta di modificarlo in paesaggio di pianura. Giocando con gli sfondi si potrà comunque celare la stazione nascosta posta nella medesima posizione, oltre a separare otticamente le scene.

Il progetto è pensato per poter accogliere treni lunghi 140 cm, che fanno 4 carrozze+locomotiva. Nella stazione di testa è presente, oltre al piccolo scalo e alla rimessa locomotive, un piccolo raccordo e qualche tronchino destinato al ricovero dei treni. Nella stazione secondaria, oltre al raddoppio, è presente il binario destinato al magazzino merci e al piano caricatore. Tra le due, un ponte in piena curva (raggio di 1 metro e 25) fa passare i binari da un lato all'altro di una profonda vallata solcata da un fiume.

Il segnalamento nel disegno non è completato, comunque le indicazioni che ti sono state date le reputo valide. Dipende comunque dal grado di ammodernamento che immagini abbia avuto la linea: negli anni '90 c'erano ancora linee attrezzate in modo ben diverso rispetto a oggi, col solo segnalamento di protezione delle stazioni o con segnali comuni di partenza, anche semaforici e manovra degli scambi manuale in tutto il piazzale.

Allegato:
scan152.jpg
scan152.jpg [ 229.51 KiB | Osservato 5817 volte ]


Per l'armamento ho usato la geometria Peco codice 75; la scala 1:20 (e le dimensioni lillipuziane dell'immagine) non fanno intuire bene quali scambi siano stati utilizzati, se interessa faccio un progetto con software.


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: martedì 5 gennaio 2016, 17:42 
Non connesso

Iscritto il: martedì 15 dicembre 2015, 16:33
Messaggi: 5
Grazie per le vostre risposte!
Per quanto riguarda la composizione del tracciato ho deciso di mantenere quella iniziale salvo qualche piccolo aggiustamento. Voglio evitare anche stazioni nascoste per non complicare elettricamente la gestione del plastico visto che lo farò funzionare in analogico.

Per quanto riguarda la segnaletica:
Se volessi in caso mettere comunque le marmotte le posizioni da me indicate sarebbero corrette e sufficienti in numero?
Come mai come segnale di protezione in entrata non un tre vele rosso-giallo-giallo? Da ciò che leggo su segnalifs.it si utilizza per binari tronchi o con distanza dal segnale di arresto ridotta.


Inviato dal mio iPad utilizzando Tapatalk


Top
 Profilo  
 
 Oggetto del messaggio: Re: IDEE & PROGETTI: Progetto del mio plastico
MessaggioInviato: mercoledì 6 gennaio 2016, 16:59 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
Messaggi: 3791
Località: Massa Finalese (MO)
Ripeto, la stazione nascosta secondo me è fondamentale. Per l'uso, se si vuol fare tutto a vista, basta usare una telecamerina a circuito chiuso, ne basta anche una economica!

Per il tre vele, nel modellismo le distanze sono compresse, ma la lunghezza dei binari atti alla circolazione nel tuo progetto mi pare in ogni caso uguale, non ci sono binari più corti di altri. Visto e considerato, non lo ritengo necessario.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 11 messaggi ] 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
banner_piko

Duegi Editrice - Via Stazione 10, 35031 Abano Terme (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttore editoriale: Luigi Cantamessa - Amministratore unico: Federico Mogioni - Direttore responsabile: Pietro Fattori.
Registro Operatori della Comunicazione n° 37957. Partita iva IT 05448560283 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice Srl