ROBINTRENO ha scritto:
e aggiungere assi con bordini standard per chi ha armamento tradizionali.
Mi accontenterei benissimo anche del contrario: versione normale in H0, con l'aggiunta a parte di ruote / carrelli proto. Non necessariamente nella stessa confezione, anche solo come aggiuntivi già fatti...
miramare1 ha scritto:
resta il fatto che nei plastici generici medi, queste cose non funzionano, ne sono esempio palese la GR640 Oskar e il Polifemo e non stiamo parlando neanche di RP25.
Questo è il risultato tipico che si ottiene quando si va fuori standard.
L'H0 è un
ottimo standard e proprio perché è un ottimo standard è in circolazione da decenni. E' in circolazione da decenni però con le sue misure e la sua scarsa resa visiva in tutte quelle parti dei rotabili che vanno "dalla cintola in giù".
Se, per cercare di rendere un po' meno brutte le ruote i produttori ricorrono a un qualche tipo di "masturbazione" dello standard, ecco che vengono fuori i problemi che descrivi.
Paradossalmente in proto:87 questo è un problema in meno, dato che riproducendo il reale non c'è bisogno di alcun tipo di abbellimento.
Quanto agli errori di posa ed alla deformazione dell'armamento, queste stesse cose si possono verificare anche in H0, quindi anche qui non c'è un problema specifico di proto:87.
Qualche tempo fa, girando per youtube mi sono imbattuto nel video di un treno merci americano che percorreva una linea talmente disastrata e tenuta male da sembrar fatta da un ubriaco...
Eppure i rotabili (veri!) andavano. In proto:87 si riproduce il reale in scala 1:87, quindi se i treni veri girano anche su linee reali disastrate, per quale ragione la stessa cosa non dovrebbe accadere anche in scala 1:87?
Tieni presente che in scala (H0 o proto non cambia) i pesi sono maggiori rispetto a quelli dei prototipi reali, quindi i problemi di circolabilità addirittura diminuiscono.
Ripeto, è tutto una questione di standard: se si rispetta lo standard (H0 o proto che sia) gli svii non ci sono, o sono rarissimi...
Se si comincia con le masturbazioni (che però sono tipiche solo dell'H0 più o meno recente mentre non toccano minimamente la scala proto:87 che per sua definizione non ne ha alcun bisogno) allora cominciano i problemi.
Quanto infine allo spazio: un po' come per tutto il resto va a gusti...
C'è chi in uno spazio di 1 metro per 2 deve per forza farci stare l'ovale se no non è contento che il suo treno possa girare in tondo fino ad ipnosi avvenuta (e non è una critica, dato che spesso lo faccio anch'io "al volo" sul pavimento o sul tavolo!), c'è chi nello stesso spazio fa un mini-scalo con un paio di scambi presi dal disegno reale (non necessariamente realizzati con standard proto) e ci fa andare avanti e indietro una locomotivetta da manovra e un paio di carri al massimo.
In entrambi i casi si riproduce un qualcosa di funzionante e non necessariamente statico.
tigrotto ha scritto:
..io credo che in Italia non si arriverà mai ai livelli di modellismo/fermodellismo d'olptralpe: sono pochissimi quelli che hanno le abilità e il tempo per dedicarsi al realismo estremo e, tra questi, non so quanti hanno posato un'armamento in stile finescale/proto87.
Io credo invece che (Italia, Francia o Uganda non conta...)
basta provarci!Da piccolo, come è successo più o meno a tutti noi, giocavo coi trenini della Lima. Sul tappeto, sul pavimento... non importava: montavo i miei binari in giro per casa, piazzavo la stazione, qualche macchinina, qualche alberello e via a far correre il Caimano!
Poi più o meno alle medie ho smesso: non me ne fregava proprio più nulla, i miei genitori potevano pure buttar via tutto e non me ne sarebbe importato assolutamente niente.
Poi, dopo università, militare e qualche lavoretto ho scoperto per caso un annuncio di vendita di un kit di un carretto delle Nord: lì mi è riscoccata la scintilla.
Ma io in realtà non avevo praticamente mai neanche provato a montare qualcosa, a tenere in mano un taglierino, una limetta e quant'altro... figuriamoci un pennello!
I miei primi lavori facevano letteralmente pietà!
Poi col tempo sono riuscito a migliorare... adesso faccio cose decenti, anche se sono comunque piene di errori di vario tipo che spero un giorno di riuscire a non fare più.
Nessuno nasce "imparato", si può però cercare di mettersi alla prova e vedere fin dove si arriva: sono rarissimi i casi in cui viene tutto subito al primo colpo.
A me non succede quasi mai neanche adesso che sono quasi 10 anni che faccio il modellista.
Non per questo mi scoraggio...
Ah... tutto questo solo ed esclusivamente nei sabati pomeriggio, e neanche tutti tra l'altro...
Ciao,
Lorenzo