mostrojoe74 ha scritto:
Con questa mania della scala a tutti i costi finirà per essere additato come non modellista uno che non calcola lo spazio di frenatura in scala! con questo livello di precisione il prossimo passo sarà quello di riprodurre in scala le performance dei veri rotabili!
A me basta solo provare a riprodurre modelli che vedo / ho visto in passato o su qualche foto il più simili possibili a quelli reali, nel limite delle mie capacità e del mio tempo ovviamente...
Questo è il mio modo di vedere il modellismo.
Ce ne sono anche tanti altri di modi per giocare coi trenini, questo è quello mio e di qualche altro "gatto" sparso per il mondo.
Non obblighiamo nessuno però neh?
Altrimenti penso che saremmo decisamente di più di 4 gatti!
In ogni caso, giusto per fare un recap di quello che serve se si vuol provare ad intraprendere questa avventura mi autocito da un altro argomento:
EritreoCazzulati ha scritto:
il minimo sindacale che serve per ottenere il tuo primo carro proto:
1) un kit TTM a scelta: montalo pure tutto tranne le ruote, il cinematismo dei ganci ed i respingenti (o solo i piatti, vedi sotto...)
2) un paio di sale montate: il miglior rapporto qualità/prezzo è quello di Luck Feinmechanik. Le americane costano la metà ma non sono neanche paragonabili quanto a finitura.
3) una coppia di ganci realistici: l'ideale sono i Weinert in kit di montaggio che si trovano su Lippe o Wagenwerk, ma vanno benissimo anche quelli di MS Accessori, Essemme e... si, se riesci a trovarne un paio non bloccati, per una prima prova vanno bene anche quelli che Rivarossi ha prodotto come ricambio qualche tempo fa in confezione da 10. Insomma, basta che facciano il loro lavoro da ganci!
4) condotte pneumatiche: cerca tra gli avanzi di eventuali elaborazioni precedenti, altrimenti il non plus ultra è ancora una volta Weinert, se invece dato che è una prova vuoi spendere poco vai sul solito sito dei ricambi Hornby.
5) respingenti molleggiati: anche qui consiglio i ricambi Hornby per un primo tentativo, oppure MJT propone i soli piatti (in scala 1:76, quindi stai attento alle proporzioni quando scegli) con micromolle che vanno sostituiti a quelli originali del kit bucando il fusto del kit che invece va mantenuto. Ci sono anche molte altre alternative e molti tipi di piatti / fusti differenti in giro per internet ma per una prima prova non mi sbatterei più di tanto a cercare.
6) un meccanismo di compensazione per l'appoggio isostatico: anche qui MJT ci viene incontro con materiale però rigorosamente in 1:76, quindi bisogna adattare, altrimenti se sei bravo con le fotoincisioni te li fai da te seguendo più o meno lo schema dei loro modelli o magari facendoli anche meglio. In alternativa puoi "non fare nulla" nel senso che una sala montata la applichi così com'è al posto di quella originale del kit, per quell'altra invece lavori sugli interni dei 2 parasala del kit, svasando verticalmente i buchi dove alloggiano le punte coniche degli assi, e sfrutti la riproduzione della tiranteria dei freni per tenere basso l'asse al centro ed ottenere l'appoggio isostatico. E' una soluzione un po' fragile ma funziona senza problemi.
Se ci si vuole dedicare anche all'armamento, cosa che mi sembra naturale se si vuol provare anche a far girare i nostri carretti (e le nostre loco), il discorso è solo un po' più complicato ma neanche tanto:
- sul dritto proto:87 è più o meno come l'H0 quindi alla brutta si possono usare anche i binari già fatti (quando monto le sale, io i miei pre-test li faccio sui codice 100 della Lima di 30 anni fa). Certo visto che si cerca di riprodurre la realtà anche sull'armamento, il codice 75 è proprio quello più grande che si dovrebbe utilizzare, meglio 70 se non addirittura 55.
- anche in curva è più o meno lo stesso ma bisogna tenere conto dei raggi di curvatura minimi: in proto:87 il limite minimo è 2 metri.
- per gli scambi c'è un po' di lavoro da fare, nel senso che in genere si ricorre all'autocostruzione.
Esistono però alcuni produttori che forniscono kit di montaggio o anche scambi già belli e pronti da mettere in opera.
Ad esempio Apogée Vapeur mette a disposizione dime e kit di montaggio della gamma SNCF 1961, RST Modellbau ha invece i kit per gli scambi tedeschi.
Per l'italiano... bisogna adattare / adattarsi...
Ciao,
Lorenzo