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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Cos è il Proto:87?
MessaggioInviato: giovedì 25 febbraio 2016, 19:37 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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EritreoCazzulati ha scritto:
...
Certo non vado a calcolarmi derivate e integrali per giocare coi miei trenini... ne ho avuto già abbastanza a scuola e tra l'altro non è che fossi neanche un granchè bravo, però almeno provare a capire quello che succede quando si "muovono le manine" a me non dispiace: alla fine è comunque un qualcosa che ti arricchisce.
Questo almeno è il mio punto di vista.

Ciao,
Lorenzo


Non volevo più intervenire, ma quasta frase merita d'essere sottolineata.
Il "basta che funzioni" e sono contento, non è mai stato il mio obiettivo ... e mi disturba parechio anche sentirlo dire da altri.
Perchè poi quando non funziona, o non ci si salta fuori, ci si arrabbia e si da la colpa a tutto il resto del mondo.


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 Oggetto del messaggio: Re: Cos è il Proto:87?
MessaggioInviato: giovedì 25 febbraio 2016, 20:45 
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Iscritto il: mercoledì 6 maggio 2015, 16:26
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ringrazio tutti per le loro spiegazioni :D quindi la regola base è: ''non importa come, basta che risulti uguale al reale 8)''
grazie ancora :)


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 Oggetto del messaggio: Re: Cos è il Proto:87?
MessaggioInviato: giovedì 25 febbraio 2016, 21:04 
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mostrojoe74 ha scritto:
Basta che poi questa "corsa agli armamenti" non provochi eccessi.

mostrojoe74, per scherzaci un po' ...
Nella "corsa agli armamenti" di antica memoria, chi non avesse partecipato si sarebbe esposto alla possibilità di aggressione da parte dei più armati.

Invece, in quella che, quì, definisci "corsa agli armamenti", riferendoti guardacaso all'armamento ferroviario, non si rischia nulla.
Nel caso tu non pratichi Proto:87, sicuramente non verranno i 4 gatti ad assalirti.

marco_58 ha scritto:
Perchè poi quando non funziona, o non ci si salta fuori, ci si arrabbia e si da la colpa a tutto il resto del mondo.

Da come risponde pacatamente e costruttivamente, non mi pare sia questo il caso di Eritreo Cazzulati.
Spero che non lo facciamo scappare, come successe per un altro gatto anni fà.

Poi ...
Non conosco i quattro gatti di Proto:87, ma mi sembra vengano spinti a giustificarsi, quasi dovendo dimostrare che il Proto:87 in fondo è facile e alla portata di tutti.

Chi non sà tenere in mano una lima o non sà ridurre in scala una misura, difficilmente riuscirà a costruire un bel modello.
E chi non sà dipingere, difficilmente farà un bel paesaggio.
Quindi credo sia paradossale vedere, in un forum di fermodellismo, una sorta di diffidenza verso chi cerca maggior attinenza alla realtà ferroviaria !
Sicuramente, uno standard che cerca di avere meno compromessi, ha potenzialità di maggior verosimiglianza al vero ! E' così ! Non nascondiamoci dietro un dito !
E non credo si debba faticare per ammettere che maggior fedeltà al vero significhi anche maggiori difficoltà di realizzazione !

Ci fanno vedere cose interessanti senza che ci venga chiesta la fatica di farle noi stessi ! Bene !!!
Se, poi, vogliamo provare, ci spiegano pazientemente come. Cosa potremmo volere di più ?


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: Cos è il Proto:87?
MessaggioInviato: giovedì 25 febbraio 2016, 22:31 
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Iscritto il: mercoledì 20 settembre 2006, 20:44
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Stefano non ho compreso un tuo passaggio.
Ma forse sono ermetico io.

Nelle parole di Eritreocazzulati io ci leggo e interpreto quanto di seguito.
Il Marco pensiero è: il modellismo ferroviario è una passione quindi, estrapolando, un gioco, ma come ogni gioco ha le sue regole, pertanto si gioca con soddisfazione se si conoscono o/e seguono quest'ultime: questo non significa girare sempre con calcolatrice e micrometro in mano.
La riduzione e la riproduzione in scala non sono solo calcolo, ma soprattutto osservazione, e trasposizione dell'immagine, cosa che il solo metro non può dare. (Emozioni e soddisfazioni?)
Ma ritengo, da sempre, che per segliere e decidere bisogna conoscere, diversamente scelgono e dicidono gli altri per me: anche il modello di trenino voglio sceglierlo io (infatti lascio tanta roba sugli scaffali (il costo è un discorso che viene ben dopo)).
Il Proto 87, così come altre branchie, sono un modo di praticare il modellismo, quasi una filosofia, dove metro e metodo vengono dopo il principio: le quote e il come sono funzionali al raggiungimento dell'obiettivo.
Alla fine, discorso ruote e binario a parte, tutto il resto del Proto 87 è praticato da migliaia di modellisti, senza che questi debbano per forza riconoscersi in una categoria, per giustificare le loro realizzazioni, di esempi qui sul forum né abbiamo a iosa: sono modellisti e basta.
Finito la parte inerente la riduzione in scala e la trasporisione visiva, entrano in gioco le nostre capacità di: osservazione , ragionamento e manuali; quindi torniamo sempre lì, bisogna conoscere per usare, non sempre è necessrio scavare in profondità, ma delle basi fondamentali dobbiamo esserne padroni, ma soprattutto bisogna impararle ad usarle nel contesto. Il nostro sapere è come la cassetta degli attrezzi: la chiave di 13 va bene per tutte le viti che hanno la testa di misura 13, e non esistono solo quelle di 8.
Da quello che ho inteso io il Proto 87, e altre branchie simili, questo fondamentalmente sono.
Probabilmente la quasi totalità dei modellisti ferrovari vede le norme NEM e NMRA come la quinta essenza, in realtà quelle norme prima di tutto sono state fatte per fini produttivi e commerciali, nella quale i modelisti sono intervenuti, più per saperne i gusti che per altro: non è poco, ma non è il fulcro. Certo parlando dei modeli commerciali, e di quelli abbinabili autocostruti, ora lì bisogna cadere.
Tra l'altro, un forum, deve essere una sede di confronto e d'informazione, non di insegnamento puro (tanto meno di copia pura), lo spazio ed i tempi sono troppo limitati: per imparare bisogna leggere pubblicazioni e confrontarsi allo stesso tavolo di lavoro con altri modellisti. Basarsi solo sulle capacità/possibilità altrui, viste un forum non ha senso, anche perchè non si sa quali mezzi ha veramente disposizione ogni modellista, in più molti di noi condividono conoscense e attività manuali, nonchè intellettuali, sia nel lavoro sia nel modellismo.
Poi ci sono forum che spiegano passo passo con filmati e foto come si fa, ma alla fine sono più i delusi che quelli che riescono a combinare qualcosa: da lì ho scaricato anch'io tanta roba, ma giusto per farsi un'idea e prendere spunti, e quasi sempre per avere i disegni del reale; quali metodi utilizzare per la realizzazione li ho poi decisi io in base a quanto ho nella mia officina, e alle mie capacità.
Alla fine, ed egoisticamente, dobbiamo prima di tutto essere soddisfatti noi del nostro operato, essere felici solo perchè qualcuno ci he detto "bravo", a mio parere si cade nella situazione che gli altri decidono per me. Certo se facciamo modelli per venderli ... non siamo più modellisti, ma qualcosa d'altro. (In fin dei conti sul lavoro sono più graditi il pagamento della busta paga e della fattura, piuttosto che il bravo.)

Marco Fornaciari


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 Oggetto del messaggio: Re: Cos è il Proto:87?
MessaggioInviato: venerdì 26 febbraio 2016, 0:13 
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marco_58 ha scritto:
Stefano non ho compreso un tuo passaggio.

No, sono io che non avevo capito. Credevo che tu obiettassi a Eritreo Cazzulati, invece volevi rafforzarne il concetto.
Mi spiace di aver equivocato. Chiedo scusa ad entrambi.

Il resto del mio intervento, invece, non era rivolto a tè.
Ma, se posso fare un piccolo commento al resto del tuo recente intervento ...
Per il fatto che Proto:87 si pone l' obbiettivo di avere meno compromessi nella riduzione in scala, specialmente per ruote e binari, non ne fà dei maestrini, ma degli apripista di un altro standard. Nè più, nè meno. Ovviamente, concordo con tè sul fatto che, come riproduzione del dettaglio paesaggistico e di rotabili, ci siano validissimi esempi anche frà chi segue lo standard NEM.

Ma nel modulo Baruccana di Eritreo Cazzulati così come nella stazione di Black Lion, sono in scala anche gli spazi fra le case, spazi che solitamente siamo abituati a veder sensibilmente compressi. E' una scelta che non porta ad aspetti appariscenti, ma è come se mettesse meglio a fuoco l' immagine. E' la stessa immagine, ma è più precisa, più naturale.
Basta farsi un giro sul sito http://www.fremo87.it e si capisce quanto sia praticata l' autocostruzione per riprodurre il vero.
Vedi per esempio il PL e relativo meccanismo di Baruccana.


Stefano Minghetti


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