Leggo solo adesso....

essendo stato affaccendato in faccende motoristiche nell'ultimo fine settimana e giorni successivi
Il serbatoio che si trovava sulla cassa degli attrezzi del tender, conteneva il gas necessario ad alimentare l'impianto di illuminazione, questo solo nel caso la locomotiva fosse stata dotata di illuminazione a gas.
Nel caso di illuminazione a olio o altri combustibili liquidi, quel serbatoio non era presente sul tender e i fanali avevano una foggia ben differente....Questo succedeva ovviamente nelle amministrazioni ferroviarie germaniche dell'epoca.
Venendo alla 676 oggetto della elaborazione, in Italia già nei primi anni del secolo -non ricordo la data

-l'illuminazione a gas era stata velocemente eliminata su tutto il materiale rotabile, questo in seguito a disastrosi incidenti che avevano coinvolto convogli aventi l'impianto di illuminazione a gas alimentato sia con bombole/serbatoi montati sui telai delle carrozze, sia con carri serbatoio che alimentavano l'intero convoglio tramite condotta passante del gas.
Quindi ritengo, ma prendi la mia opinione non certa al 100% che la prima cosa eliminata dalle locomotive giunte in Italia dopo la Prima Guerra Mondiale siano stati proprio i serbatoi del gas, soprattutto per rispettare le disposizioni emanate a inizio del secolo riguardo tale tipo di illuminazione.