Terminata la verifica della Castelfranco – Calalzo (tratta a singolo binario della linea Padova – Calalzo), ecco i dati relativi suddivisi per tempo di sosta (comprensiva del servizio viaggiatori) di ogni treno:
1 minuto = 39 treni;
2 minuti = 2 treni;
3 minuti = 2 treni;
4 minuti = 2 treni;
5 minuti = 37 treni;
8 minuti = 1 treno (a BL 2759x5738).
Praticamente il treno che arriva per primo sosta 5 minuti, mentre il secondo arriva, fa servizio viaggiatori e riparte dopo un minuto.
Non rilevo gli “incroci da brivido” che rasentano i 7/9 come paventato da Tradotta.
Come chiesto da Aln sono andato a spulciare anche la situazione in anni precedenti; gli orari che possiedo risalgono al 1992, anteriormente ho i grafici del 1987, ma vi sono riportate solo le stazioni principali e quindi non sono adatti per questa ricerca.
I criteri sono i medesimi con l’avvertenza che ho escluso gli incroci con i treni merci (in totale 17) perché sono tutti a favore, ovviamente, del treno viaggiatori.
Linea Mestre – Bassano:
1 minuto = 17 treni;
2 minuti = 9 treni;
3 minuti = 1 treno;
4 minuti = 16 treni;
5 minuti = 2 treni;
6 minuti = 4 treni;
7 minuti = 2 treni;
8 minuti = 1 treno;
9 minuti = 1 treno.
Tutti gli incroci da 6, 7, 8, 9 minuti avvenivano a Castelfranco Veneto.
Linea Castelfranco – Calalzo:
1 minuto = 44 treni;
2 minuti = 5 treni;
3 minuti = 19 treno;
4 minuti = 5 treni;
5 minuti = 6 treni;
6 minuti = 8 treni;
9 minuti = 1 treno;
con transito del secondo treno = 2 (entrambi dell’EXP 729).
Gli incroci di 6 e 9 minuti avvenivano sulla tratta Ponte n. A. – Calalzo.
Raffrontando i dati, mi sembra di poter dire che la situazione attuale non è peggiorata rispetto ad allora. Gli adeguamenti tecnologici attuati hanno portato ad un aumento dello standard di sicurezza e non necessariamente, di per sé, abbattono i tempi di percorrenza o quelli necessari a compiere determinate operazioni di circolazione. L’introduzione dell’SCMT (nel nostro caso sulla Mestre – Bassano) ha di fatto causato aumento dei tempi di ingresso ed uscita dalle stazioni dove è previsto un itinerario in deviata, anche se l’armamento prevede scambi da 60 km/h (Padova docet).
Tradotta ha scritto:
Perché la mia sensazione (perché adesso, quando si critica un sistema ferroviario, per non urtare la suscettibilità di alcuno è bene parlare di SENSAZIONI o impressioni) era che i tempi degli incroci fossero diventati lunghi, molto lunghi.
Chissà, forse la mia sensazione era amplificata sia dall'arrivo in anticipo di alcuni treni (FORSE a causa di tempi di percorrenza "allungati"? forse, eh!) sia dal ritardo dell'arrivo dell'incrociante.
Non si tratta di urtare la suscettibilità di qualcuno, bensì di non sparare dati senza adeguata documentazione a supporto, altrimenti questo diventa il forum delle beghine.
I tempi di percorrenza “allungati”? Probabile, ma dovendo poi comunque aspettare l’incrocio non mi sembra un gran male.
Omnibus