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 Oggetto del messaggio: ingresso in stazione
MessaggioInviato: sabato 9 luglio 2016, 11:09 
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ciao a tutti nel progettare il mio impianto personale in scala H0, mi sto imbattendo in un dubbio non da poco, ovvero se sia possibile realizzare una geometria di binari come quella che ho descritto nelle due foto allegate. La prima foto è una istantanea del progetto attuale (non fate caso ai binari che sto utilizzando, anche se non sono più in commercio, mi cimenterò nell'autocostruzione) mentre la seconda mostra la geometria dei binari nel modo in cui spero di poterli disporre (le linee rosse simboleggiano la possibile collocazione della rotaia)...prima, però, mi servirebbero altri pareri in merito. grazie in anticipo


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: sabato 9 luglio 2016, 13:02 
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Il tutto dipende da molte cose. Per fare un lavoro del genere ci vuole comunque molto spazio. Ma davvero tanto. E non ha senso creare una stazione con 10 binari se questi possono accogliere solo 2 automotrici.

Per semplificarsi la vita è meglio non incrociare con altri binari gli scambi doppi inglesi (hai voglia ad autocostruirli), per il resto con l'autocostruzione si può far tutto. Tieni conto che, in genere, le FS avevano piani di stazione che non contemplavano grandi intrecci di binari, con compenetrazioni, ecc., alla maniera inglese per intenderci. Piuttosto si mette una traversata separata da quella che hai fatto tu, spezzandone una in due parti.

Comunque, ispirati a stazioni reali. Torino Porta Nuova, come stazione di testa, Bologna Centrale come stazione passante. E queste sono stazioni davvero grandi e difficili da inserire in un ambiente domestico.


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: sabato 9 luglio 2016, 13:15 
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grazie per la risposta...lo spazio di per se non è un problema in quanto ho una parete da 10 metri interamente dedicata al modulo della stazione...la banchina di ogni binario è di 3 metri, mentre il gruppo di ingresso (deviatori, tronchini) e di 1,7 metri, a "valenza" doppia (è una stazione passante)...più che altro mi interessava sapere se le FS abbiano mai adottato una geometria del tracciato come quella che ho esposto nella seconda foto (siccome intendo realizzare un impianto in "puro" stile FS)...se noti la prima foto prevede già due rami spezzati per l'ingresso in stazione...


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: sabato 9 luglio 2016, 13:58 
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Bornby ha scritto:
Il tutto dipende da molte cose. Per fare un lavoro del genere ci vuole comunque molto spazio. Ma davvero tanto. E non ha senso creare una stazione con 10 binari se questi possono accogliere solo 2 automotrici.


questa è la vista dall'alto del modulo della stazione, considerando che per ottenere lo sviluppo reale, bisogna specchiare il tutto lungo l'asse "z" indicato in figura. (le misure sono in millimetri)


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: sabato 9 luglio 2016, 18:30 
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dai un'occhiata al plastico Botti (youtube) che ha una radice dei binari simile alla tua e rispecchia bene la realtà.


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 9:30 
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aesse61 ha scritto:
dai un'occhiata al plastico Botti (youtube) che ha una radice dei binari simile alla tua e rispecchia bene la realtà.


grazie del consiglio...oddio per quanto ammiri il lavoro fatto per realizzare quell'opera, ci sono un sacco di cose che andrebbero migliorate, in primis la catenaria; inoltre gli ho commentato il video un sacco di tempo fa chiedendogli informazioni in merito alla planimetria della sua opera e non si è mai degnato di una risposta, indi per cui non credo possa rappresentare una fonte di ispirazione "attendibile". Per il resto quello che mi hai consigliato (e che già conoscevo) è un impianto molto più esteso del mio anche se, a parer mio, con tutto quello spazio a disposizione, si poteva realizzare un qualcosa di molto più imponente


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 11:58 
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Forse è meglio se esplichi meglio le tue intenzioni ed il tuo spazio a disposizione, in modo da capire cosa vuoi fare. Perchè il piano binari di una stazione cambia a seconda dell'utilizzo previsto dei binari e dell'epoca.


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 14:15 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
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ciao Bornby in effetti hai ragione...ho omesso le dimensioni del locale interessato. Rimedio subito con una bella planimetria "Made in Paint" con le principali misure del locale. Considera che ad oggi non ho ancora un progetto definitivo dell'opera, avendo modificatone l'originale ben 8 volte in un mesetto. Diciamo che è un problema di "fantasia" (per questo mi sono rivolto a voi, giusto per poter avere degli spunti aggiuntivi). La mia intenzione sarebbe quella di realizzare un plastico incentrato sull'epoca V-VI, in stile Fs e (preferibilmente) adottando una morfologia del paesaggio che passi da una zona in pianura/collinare a località di mare (sullo stile della ferrovia Torino-Genova). Ho pensato di identificare il soggetto ferroviario dell'opera in una stazione passante, ma sono anche aperto ad altre iniziative. Il problema maggiore è rappresentato dalla scenografia, in quanto anche se lo spazio a disposizione è decentemente vasto per la H0, comunque sia non credo che sia sufficiente per rappresentare una salto paesaggistico come quello caratteristico fra una località "continentale" ed una "marittima". Infine il progettino presente in foto è un'idea alla veloce di come potrebbe essere SOLO lo sviluppo dei binari della stazione (...insomma defice della rimessa locomotive, di binari di ricovero, di un possibile smistamento, ecc...)


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 14:38 
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Noto che col programma viene un interbinario dei binari diagonali più ampio di quanto possa essere, sia nella realtà, sia nel modellismo.
Il programma mette un pallino fra la punta degli aghi e l' inizio del cuore degli scambi. Se il pallino simboleggia la fine fisica dello scambio, dovrebbe stare al di fuori del cuore. In quel modo gli scambi sarebbero uniti in meno spazio, e l' interbinario dei rami deviati sarebbe quasi uguale a quello dei rami di corretto tracciato.
In questo modo avresti una rappresentazione più simile a quanto consentono gli scambi commerciali, valida anche per quelli autocostruiti.

Una stazione come da tè immaginata, avendo deviate basate su scambi incrocio, consente ingressi in deviata solo a 30 km/h, mentre nella realtà, stazioni come quelle sulla Fi-Rm mi pare abbiano le comunicazioni fra i binari di corsa a 60 km/h, quindi senza scambi incrocio ma con sequenze scambio, incrocio, scambio. Questa configurazione prende ovviamente più spazio di quella a scambi incrocio.
Poi, cercando con Google, si può trovare anche l' eccezione che conferma la regola.

Spezzo anche una lancia a favore del plastico Botti che riproduce una stazione simile a Udine. Vedevo ieri su youtube delle inquadrature a livello cabina che potrebbero essere tranquillamente usate in testi di istruzione sul segnalamento.
Credo sia uno dei casi da usare come esempio.


Stefano Minghetti


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 15:15 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
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ok grazie per l'osservazione...ci avevo già pensato ma, aimè, devo tenere in conto l'ingombro...se facessi le comunicazioni come dici tu, mi servirebbero almeno altri cinque metri lineari, che non ho. Per questo motivo ho scelto questa configurazione (che, come ho già detto, è del tutto provvisoria e di fantasia).

p.s.: il sistema di binari che ho usato è il Lima NEM120, che non ho ma intendo realizzare di sana pianta.

In merito al 'plastico Botti, la linea aerea non mi sembra proporzionata allo scartamento...se si misura con un calibro digitale il diametro del filo di contatto e della fune di sostegno, credo siano fuori scala (che era il punto a sfavore dell'intera opera).


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 16:43 
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Località: Pistoia
Cita:
In merito al 'plastico Botti, la linea aerea non mi sembra proporzionata allo scartamento...se si misura con un calibro digitale il diametro del filo di contatto e della fune di sostegno, credo siano fuori scala (che era il punto a sfavore dell'intera opera).


Carissimo, la perfezione non è di questo mondo, tanto meno del modellismo ferroviario, tanto meno ancora della linea aerea.


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 17:23 
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Iscritto il: giovedì 21 giugno 2012, 14:23
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Località: Massa Finalese (MO)
Mi pare che il caso del Plastico Botti sia esattamente il contrario: i fili impiegati sono in filo elastico e i più fini in commercio, ancora più di qualsiasi filo metallico: la metà, se non ricordo male. Forse ti appaiono più grossi perchè -come al vero- sono riprodotti due fili affiancati.

Tu vuoi ricreare un sistema tipo il Lima NEM. Ottimo sistema (anche se il tipo che l'ha inventato mi ha riferito il Capo fosse un tipo piuttosto originale), se si pensa a dei binari da comprare. Se ti autocostruisci i binari la cosa non ha nessun senso. Anche al vero esistono gli scambi e gli inglesi di modelli predefiniti che vengono poi posati, e in genere si cerca di utilizzare quanto più possibile modelli standard (e posati in rettilineo, parlando di RFI in epoca V-VI, ma questo aspetto in un plastico è più difficile da rappresentare). Configurazioni particolari sono realizzate costruendo l'intera configurazione come fosse uno scambio in un unico pezzo.

Per il resto, le traversate doppie non sono così necessarie, nè tantomeno realistiche. Già nelle stazioni più grandi di solito ce n'è una doppia e l'altra singola. Per una stazione di transito sono ancora meno necessarie. Valuta il tipo di stazione che vuoi riprodurre e studiala per bene, cercando di tracciare l'andamento dei binari anche a mano libera su un pezzo di carta.
Per il tipo di ambientazione sono adatte (con opportuni e necessari adattamenti, nel tuo caso meno stringenti, ma non ti credere, dovrai comunque potare molto), nell'ordine, Arquata Scrivia, Voghera, Tortona, ecc. Forse una stazione ambientata direttamente sulla costa consente di guadagnare spazio piazzando parte delle deviate in galleria (si possono usare scambi più corti, magari commerciali, o con aspetto non troppo realistico altrimenti).


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 18:02 
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Nome: Emilio Totaro
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Ultima modifica di Emilio T. il lunedì 7 aprile 2025, 21:17, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 18:43 
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Località: Sorbolo di Sorbolo Mezzani (PR)
Gia, le cose fondamentali da definire sono, nell'ordine:
- epoca
- tipo di linea
- tipo di traffico
- tipo di stazione.
In ogni caso in una stazione come quella, al reale le traversate doppie sono di fatto inutili: quindi non si mettono.

Giusto per, avendo10 metri poi prendere spunto dalle stazioni che ho progettato osservando e rilevando la realtà, le trovi sul mio sito, e scarichi quanto ti pare, ecco il link diretto alla pagina
http://www.sinap-automazione.it/sinap_2 ... 14_006.htm


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 Oggetto del messaggio: Re: ingresso in stazione
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2016, 21:46 
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Iscritto il: lunedì 10 agosto 2015, 1:15
Messaggi: 668
Bomby ha scritto:
Mi pare che il caso del Plastico Botti sia esattamente il contrario: i fili impiegati sono in filo elastico e dei più fini in commercio, ancora più di qualsiasi filo metallico: la metà, se non ricordo male. Forse ti appaiono più grossi perchè -come al vero- sono riprodotti due fili affiancati.


guarda sinceramente la qualità del video non permette all'osservatore di distinguere con chiarezza la morfologia della linea aerea, sta di fatto che dopo diverse "passate" su youtube, mi è sembrato di capire che non fosse in scala. Se tu mi dici che è in scala e che per di più ha il doppio filo caratteristico del 3kV c.c., ancor meglio. Per poter emanare una "sentenza" definitiva, servirebbe una qualità almeno da 720 oppure la presenza fisica.

Bomby ha scritto:
Tu vuoi ricreare un sistema tipo il Lima NEM. Ottimo sistema (anche se il tipo che l'ha inventato mi ha riferito il Capo fosse un tipo piuttosto originale), se si pensa a dei binari da comprare. Se ti autocostruisci i binari la cosa non ha nessun senso.


la mia intenzione non è sadica o idiota anzi...sono conscio che ci sono alcune geometrie commerciali (Peco in primis) che propongono un sistema un pelino più realistico del sistema Lima NEM120, il punto è che non è il Lima NEM120. La mia riproduzione non è da intendere solo e soltanto a scopo "funzionale" per un impianto ma, ancor prima, a scopo museale.

Bomby ha scritto:
Per il resto, le traversate doppie non sono così necessarie, nè tantomeno realistiche. Già nelle stazioni più grandi di solito ce n'è una doppia e l'altra singola. Per una stazione di transito sono ancora meno necessarie.


ah...sinceramente io credevo l'opposto (pur non avendo mai consultato in maniera approfondita Google Earth). Credevo che la doppia traversata servisse per smaltire "meglio" il traffico ferroviario, soprattutto nelle stazioni più grosse. Però se mi dici che non sono necessarie, ancor meglio in quanto mi recupero un po' di spazio

Bomby ha scritto:
Forse una stazione ambientata direttamente sulla costa consente di guadagnare spazio piazzando parte delle deviate in galleria (si possono usare scambi più corti, magari commerciali, o con aspetto non troppo realistico altrimenti).


guarda la mia prima idea era stata quella di riprodurre fedelmente dalla realtà la stazione di Albenga (provincia di Savona) per diversi motivi, fra i quali:
- conoscenza del posto (ci vado in vacanza da 20 anni);
- ottimo compromesso scenografico (e direttamente sul mare, con tratti di linea prima e dopo davvero mozzafiato (e che spariranno in seguito alla realizzazione del raddoppio ligure di ponente...));
- traffico passeggeri molto variegato.

Preferisco tenere il più possibile tutto "scoperto", nel senso che mi piace vedere il passaggio dei convogli sui deviatoi e/o incroci, dopotutto dieci metri lineari non dovrebbero essere un problema


Ultima modifica di davscarna il domenica 10 luglio 2016, 22:00, modificato 1 volta in totale.

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