La delicatezza dell'argomento genera opinioni emotive e spesso superficiali a cui non sono immuni neppure gli appassionati
1) le ferrovie secondarie sono sottoposte al controllo dell'USTIF, quindi direttamente al Ministero dei Trasporti di cui il Ministro nè è il Titolare politico ed esecutivo.
2)Attualmente e in virtù della nascita di ANSF tutte le ferrovie secondarie che hanno corrispondenza con RFI,sono sottoposte normativamente all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria che in "soldoni"vuole dire l'applicazione delle norme di sicurezza(anche con requisiti minimi dove possibile)circa l'adeguamento tecnologico degli apparati di sicurezza e controllo marcia/treno.
3) Tutte le altre ferrovie ( a scartamento ridotto o normale) che non ricadono nelle figure di cui sopra, continuano sotto controllo USTIF. In prospettiva anche queste ferrovie transiteranno sotto ANSF( come è giusto che sia)Essendo questo un Ente di controllo e di normatizzazione interfacciato a livello europeo con tutte le altre Agenzie per la Sicurezza degli stati membri europei e degli enti centrali per l'interoperabilità europea delle reti ferroviarie....
Qui, però già nasce qualche dubbio interpretativo... Se ANSF presiede al controllo delle ferrovie che ricadono nell'esercizio nell'infrastruttura RFI, come si pone nei confronti del suo "esercizio" locale? ( ANSF impone di adeguare il parco mezzi con SCMT/SCC ma poi estende la sua giurisdizione su tutta la tratta, imponendo l'automatizzazione dei PL o la loro soppressione,l'unificazione del segnalamento,l'attrezzaggio della linea con dispositivi SCMT/SCC o di ridotto livello,BEM, BAC, DCO, ACEI ecc...?) In realtà per la gestione dell'esercizio "locale", la ferrovia rimane sottoposta ai regolamenti USTIF e ai suoi controlli ispettivi....
Gli Ispettori USTIF controllano periodicamente le Secondarie! Come imposero la sospensione del servizio per la Roma Fiuggi alla constatazione del degradare del suo armamento! E così potrei citare altri esempi!
Questo il "cappello"del discorso.
Quindi, la ferrovia in questione effettuava il suo servizio sotto il pieno controllo degli organi giurisdizionali istituiti dal Ministero dei Trasporti e se si vuole essere "giustizialisti" a tutti i costi, vuol dire che la responsabilità di quanto accaduto diretta e indiretta, è degli ispettori Ustif, del Ministero dei Trasporti e....dello stesso Ministro!
Dovremmo, poi, procedere a sospendere l'esercizio su diverse altre linee che essendo a binario unico,hanno gestione del traffico analogo: forza indicate quali sono e quante sono!
In realtà si dovrebbe constatare che:
a) in TUTTE le ferrovie secondarie gestite in questo modo,quanti incidenti analoghi si sono verificati o anche solo sfiorati? Vediamo....Nell'arco di 10 anni quanti ne sono accaduti? Nell'arco di 20? nell'arco di 50 anni? Francamente non sò rispondervi sul numero ma siccome ho 58 anni, di frontali non riesco a ricordarmene sulla Ferrotranviaria o sulla Roma Fiuggi( su cui gli incidenti erano frequenti ma nel tratto urbano gestito, paradossalmente come tranvia con distanziamento dei rotabili a vista e i tamponamenti ce ne sono stati eccome) Non ne ricordo sulla Spoleto Norcia,sulla Genova Casella o sulla vecchia Centrale Umbra e su altre blasonate ferrovie del Nord dove il traffico era di tipo metropolitano che pure avevano sistemi di gestione con apparati a filo Max judel

( vedi la Roma Nord)
Insomma se salta fuori che statisticamente i casi "scontro frontale sono assenti"(negli ultimi 20 o 30 anni) o sono a una cifra a un numero ma nell'arco di 50 anni, moltiplicato per tutto il numero di corse effettuate, sarebbe un pò difficile ritenerlo non sicuro! E' come affermare che siccome un aereo con 350 persone a bordo precipita, magari su un villaggio, e produce 1000 morti,(purtroppo) il sistema aereonautico di per se stesso non è sicuro ed è meglio viaggiare a dorso di mulo!
b) aisupira chiede una lecita risposta: prima gli dovrebbe essere chiaro,però che la sicurezza di un dispositivo non ha nulla a che vedere con la sua ideazione anagrafica. Un apparato del1880 può essere PIU' sicuro di un apparto tecnologicamente modernissimo e sosfisticatamente ideato OGGI! La sicurezza non è un assioma legato all'attualità! La domada dovrebbe essere un altra; questa:
un apparato di sicurezza del 1880 può essere applicato OGGI, quando sull'infrastruttura voglio far circolare mezzi con elevate prestazioni in accellerazione e velocità con frequenza tripla rispetto al passato?
Che tipo di flessibilità,implementazione mi attendo? E' un approccio diverso al problema rispetto a quanto chiedi. Non trovi?
Spaventosi incidenti mortali sono avvenuti e avvengono su linee ad alta velocità dove i più moderni sistemi di sicurezza sono presenti. Pensa alla Germania(ICE e anche recentemente) alla Svizzera alle ferrovie Spagnole e a quelle francesi....Perchè sono accaduti? Perchè statisticamente, fosse solo uno in 100 anni,accade.(accade perchè si combinano una molteplicità di fattori di cui la voce sicurezza è solo una componente e neppure la più importante)
c) Detto questo è evidente che esiste un problema di adeguamento infrastrutturale delle secondarie se si vuole mantenerle in esercizio e con utilità economicae sociale
Se ci fosse stato un moderno apparato di controllo,avremmo risparmiato sul personale,aumentato la capacità di trasporto anche su un singolo binario, avuto uno standard di sicurezza ottimale rispetto al fatto di aver voluto trasformare quella tratta in una sorta di metropolitana a cielo aperto piuttosto che una ferrovia del passato con 4 coppie di treni al giorno....e magari l'incidente si sarebbe verificato comunque.
Diremmo per cause tecniche un deviatoio che si dispone malamente,un cedimento strutturale , un degrado a un livello inferiore di sistema che non viene recepito immediatamente dal P.d.M.
Pochi giorni fa la prima autovettura a guida automatica ha provocato il primo incidente mortale...

Quando uso il telefonino, per telefonare rimpiango il telefono fisso o quello cellulare ma con i tasti che si potevano schiacciare...Di quelli ultramoderni al muro ne ho sbattuti almeno 4!

Mi serve di telefonare e per questo li trovo "insicuri" Se poi penso al telefono come un PC portatile, ecco che lo trovo eccezionale! Se traziono un E626 o una moderna E 464 e ragiono in termini di affidabilità,propendo ancora per il vecchissimo,obsoletissimo E626 che non si rompe "quasi" mai e che se lo fa,8 volte su dieci mi permette di ripararlo e arrivare in stazione cosa che non posso fare con l'altra.... Se guardo prestazioni,ambiente di lavoro, manutenzione d'officina,il confronto non regge col vecchio locomotore...
In definitiva è arrivato il momento di decidere cosa rimane all'uomo nella gestione di una ferrovia. Le moderne tecnologie possono tranquillamente estrometterlo da una gestione diretta,fosse pure come quella della Genova Casella con beneficio per il costo del personale e sul piano penale anche perchè le macchine non vanno in galera nè si processano. Quanto accaduto a Corato HA dei responsabili SICURI che probabilmente lo sono non per loro distrazione volgare ma per presupponenza colpevole,dovuta da come sembra ( ma molto spesso è così) a un evento perturbatore la normale gestione del traffico in quel giorno(evento precedente al passaggio dei due treni) ci sarà stato un carrello di manutenzione o l'introduzione di un altro convoglio,una qualunque cosa che ha indotto uno dei due DM ha ritenere che il binario fosse libero....
I poveri morti sono in cielo,questi,invece per tutta la vita faranno i conti con un peso insopportabile.Se fosse stato un errore tecnico probabilmente non avremmo neppure questa effimera consolazione......
Max RTVT