claudio, perdonami. passi il chiedere le misure delle targhe non volendo acquistare il modello per vendere poi le tue targhe, ma almeno muovere le manine per fare una ricerca anche nel sito del produttore (nel caso non volessi far aumentare i click ai negozianti) per scoprire quale sia il numero delle macchine....
da oggi c'è una nuova categoria. i FER-RICHIEDENTI....

ma ......... 190 € circa per vedere le giunzioni dello stampo sono un prezzo accettabile ?

strepitosa!!
comuqnue per una volta che uno muove le manine invece di collezionare loco da tenere chiuse in scatola..(a no lui non le compra, giusto!) tutti a criticare..
se poi le targhe non andranno bene... scaffale!!

Ma quanto è ingrandita quella foto??

Io posseggo il modello in questione e anche usando una lente è pochissimo visibile la giunzione, si nota solo con una macrofotografia. chiedo conferma anche a Zampa che è un esperto.

Appunto.....

Mettiamola così ... prendendola in negozio me ne sono guardato a fondo una, compresa prove di funzionamento e (visto che potevo) anche un minimo di rodaggio sui rulli.

Orbene, poffarbacco affè mia, tutte le imprecisioni che si sono viste in macro al momento non le notai ... ma non le hanno notate nemmeno le altre 10 persone presenti che si sono arrogate il diritto di smanacciare la (mia... di li a poco) macchina.

Quindi al solito il mio commento di fronte alle vostre "lapidarie sentenze" è: alzate il "c..." dalla sedia e andatevela a vedere da qualche parte ... se questo non vi è possibile almeno siate più "soft" nei giudizi, soprattutto considerando che immagini e impressioni vi sono stati postati da utenti non proprio di "primo pelo".

A parte l'effetto macro, che se vado in fondo alla stanza la vedo ancor molto più grande dell'originale ma non noto più la giunzione, questi difetti dipendono anche dalla luce, ovvero dall'ombra della parte in rilievo. Per cui con luce laterale si esalta, con luce frontale sparisce!
Dispiace sempre più veder la caccia a demolire OGNI modello e non più la gioia di averne uno in più in vendita, anche se poi non lo si copra.
Ma tornando alle giunzioni sono inevitabili. Anzi, con gli attuali stampi multi tassello, per far tante varianti, sono in numero ancor maggiore!
In alcune carrozzerie, vale anche per le auto, si possono nascondere negli spigoli o nelle pannellature, ma su superfici curve continue no.
Andrebbero carteggiate, e chi muove le manine lo sa, prima della verniciatura. Impensabile aver un basso costo, poi.
L'unica è registrare bene gli stampi, e qui un margine dai prototipi e pre-serie c'è, ma rimangono sempre perché impossibile mandare a zero le tolleranze in altezza e dei raccordi tra piani/curve.

...

...o come diceva il povero Faletti "ANATREMA su di VOI!"

.

Cosa scrivo negli ormai rari interventi che faccio sul forum quando appare quel tipo di foto indipendentemente dal costruttore che lo propone con relativi commenti distruttivi?
andate in negozio e esaminate i modelli con i vostri occhi!!!
Maneggiate/brancicate il modello, annusatelo pure se vi da gusto sempre se ve lo permette il negoziante e se appaga il vostro metro di giudizio, prendetelo!!!
Lasciate perdere questa maledetta macro che enfatizza particolari che ad occhio nudo vedremo solo se abbiamo la vista di un aquila!!!
Va da se che in questo specifico caso, personalmente non ho niente a che spartire con la ditta costruttrice, quindi il mio commento non è diciamo così "pilotato"
Sicuramente più di un iscritto al forum farà notare che il primo negozio visitabile dista parecchi km dalla propria residenza......un "pellegrinaggio" ogni tanto al proprio negozio di fiducia, penso non mandi in rovina nessuno, poi può diventare occasione di incontro con altri appassionati, magari pianificando in comune accordo una "adunata" condita con mangiata conviviale tutti insieme!!!

Povera 851 LE!!!

"Vivisezionata", scrutata, fotografata, smontata, rimontata, provata sugli scambi e sugli incroci, in discese e salite, filmata, paragonata all'originale, visionata a luce incidente e a luce radente, vista di sopra e di sotto, guardata in negozio o presso un amico. Esaltata, bistrattata, criticata, paragonata ecc... ecc...

Sono perfettamente consapevole che quando si spendono dei soldi si vorrebbe un prodotto esente da qualsiasi pecca.
Sono stati sempre evidenziati pregi e difetti delle novità che arrivano in negozio, ma adesso si parla e si sparla anche troppo e spesso per sentito dire e non per esperienza diretta.

Oddio!
Ma... sarà questo il destino dei modelli che usciranno in futuro?
Ma che, forse sono sostanze radioattive, da monitorare accuratamente e da maneggiare con precauzioni estreme?
Motrici e altri rotabili diventeranno come cavie da laboratorio, da osservare come esseri alieni, o meglio, come oggetti misteriosi che da qualche parte devono avere un difetto, un punto debole da evidenziare per forza???

Se un aspetto andrà bene per il plasticista, non sarà così per il collezionista, che deve mettere in vetrina esemplari di esattezza inverosimile, altrimenti gli prendono le convulsioni.

Ma: siamo modellisti consapevoli delle limitazioni che può avere un modello o siamo diventati tutti - o quasi - dotti esperti della nuova disciplina... "L'autopsia fermodellistica"???

Paolo,senza polemica o risentimento:mi sento chiamato in causa ma purtroppo se non si conoscono l'orografia e le nostre strade ma in particolare la scarsa attitudine delle nostre persone a fare "gruppo", (e nemmeno allettati ,a fine incontro, da una mangiata...)risulta forse "strano"che non si vada in negozio:anche quando c'era uno shop a Vibo V. e poi a Mileto(comunque 170 km...)ognuno aveva il "suo"negozio etc etc.Personalmente non mi passa proprio dalla mente,senza vedere dal vero il modello,di sparare a zero sulla 851,con la lente in mano,spero invece di dare un'occhiata a breve all'esemplare che ha già comprato un mio amico,anche se non so quale unità abbia preso.Sono comunque contento che non si pensi solo alle loco elettriche e mi auguro di vedere diluite nel tempo e realizzate,altre vaporiere delle quali è ormai pleonastico citare i gruppi "mancanti" sui nostri binari casalinghi.

Sarà che fare il gufo, cioè non fare niente, ma essere pronti a gettare merda su chi prova a fare qualcosa, è un tipico vizio italiota.


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