tralaltro volevo segnalare che tutte le X Rivarossi Como in scala 1:80, hanno la stessa identica marcatura. Le tipo 1964 Az con marcature pre unificazione, ovvero le Az 15000 sono state prodotte tutte quante come Az 15010. Stesso dicasi per le Bz 25500 (sempre della prima serie del 1964), tutte quante immesse con marcature 25500!

penso sarebbe opportuno una foto del sotto cassa, specie in zona carrelli, per vedere il lavoro di cui ci parla.
e spero tu sia in grado di poterla fornire.
ora vado a letto, nel caso stanotte avessi chiamate fisiologiche, vengo a sbirciare.
manda foto.
tutto a posto con il cilindro del freno per i due scompagnati?
buonanotte

per la/le foto non sarebbe un problema però ricordo che il forum della duegi limita la dimensione massima dell'immagine a 250 kbit. Con 250 kbit non si capisce un gran che, nemmeno se mettessi il carrelo sullo scanner...potrei mandartela sul tuo indirizzo mail associato al tuo account del forum...

più che altro una domanda mi viene spontanea: i carrelli Minden Deutz MD50 montati sulle carrozze 'X', indipendentemente dalla serie e/o sottoserie, come erano "distribuiti"? Nel senso, il carrello MD50 è caratteristico dell'alternatore in posizione obliqua se si guarda il carrello frontalmente...ma di questo benedetto alternatore ne era munito un solo carrello dei due totali oppure li avevano tutti e due, in posizione speculare (per cui, guardando la carrozza dall'alto, ve ne era uno che sporgeva dalla fiancata destra ed uno che sporgeva dalla fiancata sinistra)? Su google immagini non c'è un gran che ed io, in casa, non posseggo alcun testo antologico che tratti le tipo 'X' oppure i carrelli Minden Deutz...

tu pensa al modellino in sé stesso, così come è,
così abbiamo l'impatto visivo del capolavoro.
poi le disquisizioni se è coerente o la pinzillacchera tal dei tali non è coerente o meno,
quelle saranno beghe di affinamento,
ma se l'impatto è stato raggiunto....
..il modellino e quello, il resto staremo a vedere,
l'Artista successivo potresti essere tu e con il particolare che dovesse mancare, lo aggiungi e
poi fai quello che vuoi tu, potrebbe rappresentare una approssimazione: 1a classe, anziché 2a ,
di un articolo trascurato dalla produzione industriale.
intanto ha arricchito il nostro bagaglio.

veramente io punto a possedere modelli fedelissimi al vero e l'unica eccezione che transigo è la scala 1:80 di Rivarossi. Poi, per carità, ho anche tanti Lima degli anni '80, però quelli li uso per giocare. Da un modello Rivarossi mi aspetto precisione, accuratezza e realismo. Per questo sono fissato con le serie, le sotto serie, le marcature, ecc...io faccio modellismo, non giocoleria

certamente, ma ormai che c'è,
accertata una possibile veridicità del reale,
anche se modello approssimativo, detto di studio,
può dare spunto a riprodurlo 1/87, ...
magari una ditta potrebbe farne
una tiratura limitata ...250 pezzi.,
con tutte le caratteristiche esatte.
ed a te l'onore....da un ormai giocattolo.
chissà
lieto di essere stato in compagnia, ciao
il carrello 24 è un design italiano di alta classe e confortevole: 160km

mancava dell'ammortizzatore per le spinte laterali, ma fino a 140.
un ulteriore curiosità: e se fosse stato in castano?

Dici di fare modellismo e poi sei appassionato di modelli Rivarossi vintage che tutto sono tranne che precisi, accurati e realistici. Sono totalmente sproporzionati, fuori scala, abbastanza fantasiosi...
Molti modelli Lima dello stesso periodo sono molto più realistici.
Poi se dici che ti piacciono i modelli Rivarossi e li vuoi collezionare è un altro discorso ma non chiamarlo modellismo: quegli accrocchi ne sono l'antitesi.

...

Eccellente sintesi, ma quando mai si è vista una carrozza con due carrelli differenti.........

...

Salve,
il Rivarossi vintage puo' piacere o puo' non piacere, ma andarlo ad esaminare nel dettaglio come se fosse una riproduzione in scala esatta mi pare assurdo.
Le vetture tipo X, in particolare, sono piu' corte di quello che dovrebbero essere, piu' alte e piu' larghe, con proporzioni dei finestrini totalmente sbagliati. Come quasi tutti i modelli vintage di RR non sono "veramente" in 1:80, ma ogni quota e' in una scala diversa. Con queste premesse, ha senso discutere se la marcatura e' corretta o se i carrelli sono quelli giusti ?
E poi se la vettura in questione ha i carrelli diversi, dato per assodato che al vero cio' e' assurdo, e che RR mai avrebbe fatto una tal castroneria, la spiegazione semplice, immediata, e' che il precedente proprietario su quella vettura ha montato cio' che aveva disponibile, senza guardare tanto per il sottile.
Saluti
Stefano.

Tonymau,
il mio commento:


non è rivolto a te, ma in generale.

Se noti, io ho condiviso appieno il tuo intervento, rimarcando in grassetto quello che ritengo assolutamente corretto.

Anche quanto scritto da Stefano è da scolpire nella roccia!

Ciao.

beh io non mi pongo certi limiti all'imaginazione e sicchè si parla di rotabili entrati in servizio quarant'anni fa, qualche sperimentazione particolare non faccio fatica ad immaginarla. Il Rivarossi 1:80? L'ho detto anche io, l'unica eccezione che faccio al collezionismo di rotabili di alta fattura e non giocattolosi, è la scala maggiorata della ex Rivarossi. Dopo di che mi sembra un tantino ingenuo paragonare la produzione di allora agli Acme o ai ViTrains di oggi...sono passati trant'anni e tanto è cambiato...