Esatto, o quantomeno è assolutamente anche il mio parere.


Mi permetto solo di aggiungere che è difficile anche, se non di più, per chi ha dei modelli industriali in N di recentissima generazione. Temo anzi che la N di costo accettabile, per le caratteristiche intrinseche, possa essere SOLO di produzione industriale.

Un nuovo impulso - pur rimanendo in ambito artigianale - potrebbe venire dalle stampe 3D.

Salve a tutti,
arrivati alla terza pagina della discussione, mi pare che siamo arrivati ad un punto morto.
Anzi, piu' che ad un punto morto, alla conferma di cio' che pensavo gia'...
Anche se non sono riuscito affatto a farmi un quadro particolareggiato della produzione FS in N, il quadro generale e' sconfortante: prodotti industriali praticamente assenti, qualche buon prodotto artigianale, ma nulla piu'.
A questo punto, parlare di scala N italiana mi pare inutile. La scala N e' nata come scala da plastico e, per fare un plastico, occorre riuscire a comporre un buon parco rotabili di buona estetica e funzionamento impeccabile. Nonché di prezzo ragionevole...L' esatto contrario di cio' che, con tutta la buona volonta' possibile, puo' dare un artigiano...I prodotti artigianali sono per i collezionisiti, o, al piu', adatti a completare un parco rotabili industriale da plastico.
Percio', ragazzi, se vi piacciono le FS, datevi all' H0, se vi piace la scala N, datevi a tutto, fuorche' alle FS. In caso contrario, calma, gesso e ... portafoglio gonfio: vi ci vorranno 20 anni ed un mucchio di soldini per riuscire a comporre un ragionevole parco rotabili da plastico.
Purtroppo la realta' e' questa.
Saluti
Stefano.

mettiamola così; chi vuole fare scala N italiana deve imparare a fare il vero modellismo. Non si tratta praticamente mai di comprare una loco già pronta, magari anche già invecchiata (e magari innervosirsi se manca un aggiuntivino o il rivetto non è come lo immaginavamo), ma si tratta di andare nei negozi, comprare fogli di plastica, ottone, o altro e MODELLARLI per arrivare a un risultato finale... è difficile? no, almeno se ci si mette in testa di lavorare molto per arrivare a un bel modello. Io ho iniziato a fare scala N a 13 anni, dopo quasi 5 continuo (meno intensamente, la scuola prende tanto tempo) e ho raggiunto direi buoni livelli. Ho un parco a maggioranza diesel, D341 1036, d143, d442 (da finire) d345 a vetri curvi, 207, più qualcosa di elettrico: E636 (da finire), e424 (navetta e non), e400 fcv, l52 atcm. il 90% di questi rotabili sono fatti quasi da 0, lavorando anche per mesi.
La N italiana non è ancora morta

Apprezzo i tuoi sforzi, Matteo, anzi mi piacerebbe tanto che tu postassi qualche foto delle tue opere.
Perdonami, pero', ma quello che dici lo trovo un po' un controsenso.
La scala N e' nata per i plasticisti e i plasticisti hanno bisogno di avere modelli gia' bell' e che pronti e, specialmente, di sicuro funzionamento.
Anche perché, se proprio volessi mettermi ad autocostruire, personalmente mi darei alla scala 0, che da' piu' soddisfazione...
Quindi la scala N italiana non esiste, come non esiste la scala TT italiana ( e ci mancherebbe pure che ci fosse, mancando gia' la scala N...).
Purtroppo, e me ne spiace, gli sforzi di pochi eroici pionieri non fanno testo, non consentono di sviluppare una scala...
Saluti
Stefano.