Carinissima la foto di Pierpaolo.
L' edificio di stazione di sfondo, poi, e' particolarmente interessante: dovrebbe ( sottolineo il condizionale ) essere un vecchissimo kit di Faller i cui stampi risalgono ai lontanissimi anni '50.
Mi piacerebbe vedere foto che mostrino bene l' edificio di stazione e di sapere da Pierpaolo quali modifiche gli ha fatto.
Saluti
Stefano.

Per Enzocarbone.

Ovvio che si tratti di una foto ritoccata! Metto qui l'inquadratura originale.

Per Stefano.

La stazione l'ho trovata a casa di un amico, che ce l'aveva in soffitta e non la usava. Così gliel'ho scippata .
Sul plastico c'era una stazione di tipo moderno, che ho sostituito con questa applicando una tettoia verso la parte destra del fabbricato.
Non ricordo se era Faller.
Se vai su "Plastico Arcale Terme" trovi sicuramente qualche foto della stazione. Ora vedo se ne ho qualcuna sul pc e la inserisco qui.

Sempre per Enzocarbone.

Qui invece la "neve" c'è. Infatti si era prodotta una perdita di acqua - modesta eh - nella stanza dell'inquilino che abita proprio sopra di me e proprio in corrispondenza del mio plastico.
L'umidità ha prodotto la caduta di un po' di pulviscolo, di frammenti piccolissimi di intonaco dal soffitto. Per fortuna si è posto subito rimedio al guasto. Ma intanto "la neve" era caduta e prima di ripulire tutto ho fatto questa foto. Una coppia di Aln 556 transita sotto la parte alta di Arcale Terme, in un paesaggio tipicamente invernale.

Per Stefano.

Mi accorgo solo ora che la stazione l'ho fotografata pochissime volte.
Per non andare OT metto solo due foto; in una delle due, che poi non è una foto eccezionale, si vede tutto il fabbricato con la tettoia di cui parlavo. Nell'altra è ripreso un particolare della stazione stessa: l'edicola.
Le pareti sono volutamente "pulite". Ad Arcale Terme, "famosa" appunto per le sue terme, ci tengono a tenere tutto pulitino pulitino. Sulle banchine della stazione vi sono pure diversi grossi vasi con siepi fiorite...

P.S. Le fessurine maledette che si vedono alla base del fabbricato poi sono state eliminate

Non vorrei che si fraintendesse il senso del mio intervento Pierpaolo.
Ovvio che la foto è "photoshoppata", questo è fuori discussione. Ma ciò non rappresenta affatto un aspetto negativo, sia chiaro. I programmi di fotoritocco ci consentono di fare un' infinità di cose e di creare a volte magiche illusioni.
Io mi riferivo alla neve e al fatto che tu avendo notato la sovraesposizione di alcune zone dello scatto avessi intuito la possibilità di sfruttare questo "effetto" per simulare appunto la neve.
Ma non ne ero certo ed ecco la ragione della mia domanda.

Ciao Pierpaolo,
la tua stazioncina suburbana e' proprio carina.
L' architettura e' particolare, affatto a standard FS, ma e' comunque assolutamente plausibile in stile italiano. Personalmente mi da' l' idea di un' architettura di epoca fascista, anche se non riconducibile allo stile razionalista dell' epoca.
Mi piacerebbe sapere che modifiche hai fatto al kit d' origine.
Saluti
Stefano.

Ciao Pierpaolo & tutti.
Dovrebbe essere Pola Quick 551 Niedlingen
http://alte-modellbahnen.xobor.de/t3949 ... ingen.html

Bravo Pierpaolo, le tue foto sono sempre "moody".

Salve a tutti. per non andare OT rispondo a tutti in un unico messaggio.

Enzocarbone.
Tranquillo, tranquillo! Avevo capito benissimo il senso della tua osservazione: non avevo frainteso. In effetti la foto sovraesposta si prestava a qualche modifica in b/n, poi è uscito fuori quell'effetto neve e così l'ho messa in rete perché mi sembrava, se non originale, almeno interessante.

Pik.
Vero. E' Pola. Grazie della precisazione e delle foto.

Stefano.
Ho solo modificato il tetto della "torretta". Poi, come puoi verificare grazie alle foto che ha inserito Pik, ho modificato la tettoia che in origine occupava tutto il frontale della stazione.
L'ho rifilata nella parte sinistra, per qualche centimetro (non nel senso della lunghezza, ma in larghezza), in modo tale che oltre metà facciata della stazione restasse sgombra, poi l'ho riposizionata. In questo modo, solo una parte della facciata ha la tettoia e grazie al rifilo, la tettoia stessa, prosegue poi oltre la stazione, in posizione leggermente arretrata. Insomma ho creato un incasso al L e in tal modo parte della tettoia è più stretta (ed è quella posizionata sul frontale), parte ha conservato la larghezza originale (e prosegue quindi oltre il fabbricato). Non so se sono stato chiaro...
Se ho tempo, oggi o domani faccio una foto della tettoia modificata e la metto qui.

Bravo Pik, che ha risolto l' arcano dell' origine della stazioncina di Pierpaolo !
E piu' che bravo Pierpaolo che e' riuscito a fare una elaborazione così carina !
A volte vediamo bellissime autocostruzioni integrali in forex e similari, che ci lasciano sì ammirati, ma anche un po' interdetti, perché non sono alla portati di tutti noi.
La stazioncina di Pierpaolo, invece, e' la dimostrazione pratica di come, partendo da un kit semplice ed economico, si possa realizzare qualcosa di bello e di personale.
Del resto tutti gli edifici ed il paesaggio del plastico Arcale Terme di Pierpaolo sono basati su questa filosofia, ossia l' ottimizzazione di kit dal commercio. dal mio punto di vista, che e' quello di un mani quadre mezzo sguercio, sono queste le realizzazioni che invitano a praticare il fermodellismo, a realizzare un plastico, perché sono alla portata di ( quasi ) tutti e non di pochi. Basta un po' di buona volonta', un minimo di manualita', un po' di senso artistico e ... tanto tanto buon gusto estetico.
Saluti
Stefano.

Per chi non conoscesse il plastico di Pierpaolo, ecco il link:
viewtopic.php?f=7&t=84048&start=105
Anche in non tanto spazio, da un semplice ovale, puo' nascere un plastico con tanti spunti ed idee...
Risaluti
Stefano.

Vero! In pochissimo spazio si possono realizzare dei buoni tracciati, non è strettamente necessario avere metri e metri di rettilineo, a volte basta poco ma se realizzato con tanta passione e pazienza viene un bel lavoro!

Io ho relazzato l'anno scorso un piccolo ovale sotto il mio "vero" plastico (ovvero quello più grosso ma ahimè con curve più strette), nato con l'intento di far circolare qualunque rotabile che non circola bene nel primo plastico, anche il più difficoltoso (raggio di curvatura 490mm ... di più non potevo ma circola di tutto!):

Qui era in fase di realizzazione:
https://www.youtube.com/watch?v=gnLzskp87ls&t=72s

Qui invece quasi ultimato:
http://www.youtube.com/watch?v=2iA7p4bSevY

Gli autofurgoni erano pochi e, probabilmente, poco conosciuti.
Questo è il modello di uno dei tre costruiti da Breda.
Buona serata.
G.

Dopo questa credo che per me sia il caso di cambiare hobby.

cambiare hobby?..... percepisco il senso ironico,
insistere e resistere ad oltranza, poi uno fa quel che vuole, ci mancherebbe.

a parte il "furgone del pesce .. fresco...", ve lo ricordate storicamente?
tempi andati, forse a Milano il pesce se lo potevano permettere in pochi, figuriamoci altrove nell'Entroterra
a quei tempi......il trasportato non avrebbe certamente alimentato un mercato cittadino-

questo modellino è splendido, verniciatura e "pulizia" eccezionali, bordini e ruote...ma in quale raggio HO?

nella realtà? Breda faceva quel le commissionavano.