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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 11:06 
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Che portale dovrei rifare? A parte le due pareti incriminate, che sono nella stazione piccola, tutte le altre hanno le fughe giuste (ammorzate, come mi ha detto un esperto, cioè alternate) e di spessore non eccessivo. Anche il portale che dici ha le fughe giuste.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 11:50 
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Oddio nelle foto vedo un muro con le pietre tutte in fila e incolonnate, e non alternate: quel muro sta su perchè e sul plastico, al vero cade al terzo giro di pietre!
Ma anche quello con le pietre più piccole e messe anche in cerchio è palesemente errato.
Senza lazarsi dalla sedia, la rete è piena di foto!


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 17:09 
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Hai messo proprio delle foto di portali...il coronamento dell'imbocco è spesso più "massiccio" del muro della facciata , il tuo è sullo stesso piano del muro , in sostanza è piatto , un pò troppo...ma ben contento di essere smentito...
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 18:21 
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Scusate, vorrei spezzare una lancia in favore di Nanniag.
Dunque, la foto incriminata è quella del muro che sembra un foglio a quadretti?
Dico io, e se il nostro amico avesse voluto riprodurre un muro "rivestito" da un posatore inesperto?
Infatti, esistono due modi di costruire un muro di sasso a vista: farlo direttamente con sassi interi, oppure farlo incollando pietre spaccate a un muro già esistente. Ce ne sono tantissimi in giro, quasi tutti opera di pensionati ex muratori non ancora diventati nonni, ancora con un sacco di tempo libero.
Nel primo caso, con pietre intere posate come nella foto, il posatore molto probabilmente finisce all'ospedale prima che l'opera sia finita. Nel secondo caso, essendo pagato a metro quadro e non a ore, stra guadagna lui, perché non perde tempo a guardare come sono posizionabili le pietre che gli capitano in mano e produce così molti più metri quadri nello stesso lasso di tempo.
A volte è molto difficile distinguere il vero dal falso. Quando però le pietre vengono fissate al muro come viene viene, allora si capisce che il muro non è stato costruito con pietre intere.
Altresì, il muro di Nanniag è stato sicuramente fatto tracciando prima tutte le righe verticali e poi tutte quelle orizzontali, con l'ausilio di una guida, ottenendo così il classico foglio a quadretti: non è questo il tipico comportamento dei posatori di cui sopra? Allora dovremmo dare una medaglia a Nanniag, perché ha saputo riprodurre l'operato umano con tutti i suoi limiti e non si è semplicemente impiegato a riprodurre gli oggetti, come fa la maggior parte dei modellisti. Quello che non si spiega però, è perché l'autore abbia voluto guadagnare tempo se il modellismo, in quanto hobby, è a costo orario zero.
Una lancia che invece non riesco a spezzare è quella riguardante la pietra in alto a sinistra dietro al portale, riprodotta a forma di L, che non esiste proprio in natura.
Io dico che questo plastico sta venendo proprio bene. Mal che vada, si potrà sempre intonacarlo, sto benedetto muro! :D
(Comunque è "ammorsare", non "ammorzare"...)
Buon lavoro e complimenti ancora.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: giovedì 3 agosto 2017, 20:43 
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Se vogliamo giustificare ad ogni costo facciamolo pure, anche arrimpinadosi sugli specchi inclinati.
Ma anche quando si riveste un muro si procede alternanto le piastre del rivestimento: diversamente, e architettonivamente è un obbrobrio.


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: venerdì 4 agosto 2017, 7:32 
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Gentilissimi buongiorno.

Senza tanti giri di parole ecco il mio riferimento.
Dettagli di foto prese dal Libro "La ferrovia della Val Rosandra". Una è mia.
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Come si vede il portale è piuttosto "piatto" non avendo le pietre del coronamento un rilievo significativo. Le stesse pietre del coronamento sono una sopra l'altra, in fila.

Poi altri esempi in giro per l'Italia. Anche qui portale piuttosto "piatto", pietre circa regolari e fughe più o meno strette.
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Detto questo, le fughe e la disposizione delle pietre sullo spigolo esterno è errato e lo correggerò. A seconda della soluzione che impiegherò, probabilmente dovrò rifare anche il coronamento, per mantenere una certa uniformità. Vediamo...


Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: venerdì 4 agosto 2017, 10:55 
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Perfetto...l'interpretazione è precisa con il giusto spirito di osservazione.
Buon proseguimento!!
saluti


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2017, 8:36 
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Ciao a tutti.

Ultimi aggiornamenti. Ho provato a rifare le pietre non corrette, cercando di non farle sembrare "Pezo el tacòn che el buso" (più brutta la toppa del buco).
Poi, visto il caldo, visto che il DAS è finito e nelle vicinanze non ce n'è neanche a cercarlo con la lampada a carburo, ho sospeso la questione e mi sono dedicato ancora ai pali. Ai più sembrerà che la situazione e i dettagli siano immutati, e che quindi io non abbia fatto una beata cippa: invece ho variato alcune soluzioni di ancoraggio e posizionamento di isolatori e sezionatori, per restare il più aderente possibile alle soluzioni impiantistiche al tempo utilizzate.

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Bene, per il momento è tutto.
Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 5 settembre 2017, 8:36 
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Buongiorno a tutti.
Sotto l'ombrellone mi sono letto diversi "Les Cahiers Du Modelisme" scritti da Gerard Huet.
In uno di questi articoli si descrive il concetto base per la realizzazione di un carro che può aiutare il modellista nella posa del binario. Detto carro è caratterizzato da una sospensione a tre punti, e sul telaio mobile è saldato un indicatore. L'indicatore mobile, indica l'inclinazione del telaio mobile (e quindi del binario subito sotto di esso) rispetto ad un indicatore fisso. Poiché l'indicatore fisso, assume la posizione del telaio del carro, si ha una idea della presenza e dell'entità di una irregolarità di posa del binario.
La lunghezza degli indicatori contribuisce ad amplificare l'errore, cosicché l' errore di posa è moltiplicato di circa un fattore 10, rendendolo ben visibile.

Avevo a casa dei w-iron MJT e quindi ho realizzato il carro: mi sembra un buon oggetto per la verifica oggettiva della posa del binario.
Qualche foto del carro visto da sotto: si vede il telaio dell'asse fisso e quello mobile dapprima smontato e poi montato sul carro.
Sul telaio oscillante è saldato l'indicatore.
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Qui i telai sono entrambi montati
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Il carro visto da sopra: si vede l'indicatore e sulla sinistra la zavorra in piombo.
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Ed eccolo all'opera mentre individua una magagna sul binario: gli indicatori non sono più coincidenti
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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: mercoledì 13 settembre 2017, 8:34 
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Saluti a tutti.
Pochi aggiornamenti: ho realizzato soltanto le vie cavi in cemento che corrono parallele ai binari di stazione.
Ho tagliato da un foglio da 3 mm di materiale isolante (perdonate la vaghezza, ma non ricordo mai se si tratta di poliuretano, polistirene...etc etc, ma comunque non ha grossa importanza) una strisciolina da 5 mm di larghezza. Sulla stessa strisciolina ho inciso le fughe delle plotte di copertura.

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La strisciolina incisa è stata incollata su un profilo da 5x10 mm, per portarla all'altezza corretta rispetto ai binari a fianco. Poi, il solito stucco e della tempera hanno abbellito un pochettino il manufatto. Mi pare di aspetto sufficientemente cementizio.

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E per terminare il lavoro, basta solo posizionarlo tra i binari con qualche punto di colla vinilica. La massicciata e la sabbia fine per realizzare l'intervia lo avvolgeranno portando tutto a raso con le traverse.

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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: mercoledì 13 settembre 2017, 16:39 
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Credo di aver trovato una buona soluzione anche per il segnale di partenza per i binari III e IV. Chi ha avuto la pazienza di leggere, ricorda che nei messaggi precedenti lamento la mancanza di spazio per l'installazione di un segnale a sinistra del IV binario (addossato al muro).
In un primo tempo ho ipotizzato di installare il segnale alla destra del IV binario, ma non c'è spazio sufficiente: difatti sul marciapiede, si troverebbero il segnale del IV e quello del III.-> soluzione scartata.
Ho pensato quindi di installare il segnale a portale ad ali di MFAL: troppo poco spazio, entra in sagoma -> soluzione scartata.
L'unica soluzione che rimane è allora sfruttare l'Art 55 del Regolamento Segnali (del 1940) e mettere un segnale di partenza comune ai binari III e IV. Come recita l'articolo, esso però deve essere sussidiato da segnale basso. E qui ricicciano fuori le marmotte, che avevo scartato seguendo le indicazioni degli esperti. Quindi, a sto punto, le dovrò installare.

Un altro punto di cui mi preme scrivere, e per il quale avrei bisogno di un consiglio riguarda il passaggio a livello. Ne installerò uno con manovra a doppio filo (quello di MS Accessori Ferroviari). L'arganello, dotato di interblocco elettrico, comanderà entrambe le sbarre (ovviamente). I fili correranno un po' a vista e un po' interrati. A metà del percorso si sdoppieranno, come recita il disegno di installazione a mia disposizione. La distanza da percorrere è di circa 70-80 m se fossimo al vero.
La domanda nasce spontanea: ci vanno i compensatori? Ci vanno uno o due compensatori? Dalla documentazione in mio possesso direi che ci vanno sempre, indipendentemente dalla distanza di comando, e a naso ce ne vanno due...ma non sono sicuro.

Spero che qualcuno abbia voglia e tempo di darmi un consiglio.

Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2017, 8:31 
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Salve a tutti.

Pare che l'argomento PL a filo non sia di molto interesse, ma ci tengo a chiuderlo.
Arrivato e preparato l'arganello per la manovra del PL. L'ho disegnato e stampato e ho poi aggiunto la maniglia di manovra e il segnalatore di blocco delle sbarre.

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Ho poi provato a realizzare il compensatore Max Judel, anche se non mi sono ancora chiare le condizioni di installazione.
Al di là di aver utilizzato i disegni presenti sul sito della ferrovia Ostiglia Treviso, la realizzazione merita due parole.
Le carrucole hanno un diametro di circa 3 mm. Una volta tagliato il dischetto dalla barra tonda, bisogna rettificarlo e portarlo allo spessore corretto. Il dischetto in sè non è manovrabile (viste le dimensioni) a meno di piazzarlo su un fazzoletto più grande: qui installato, é molto più facile da mantenere fermo in posizione durante la lavorazione di "rettifica" e foratura.

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Poi un'altra cosa interessante secondo me. Oggetti piccoli possono essere realizzati con maggiore precisione usando il monocolo da orologiaio.
Costa pochi euri nei negozi di forniture orafe, e per chi non è in grado di mantenerlo sull'occhio come fanno gli orologiai si dotare legare di filo elastico da mettere attorno alla testa (come la benda sull'occhio dei pirati a carnevale).
Ce ne sono di diversi ingrandimenti e hanno bisogno di un po' di pratica, ma i lavori micro, sono poi ad occhio nudo più precisi.

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Ed infine ecco il compensatore Max Judel. Ha una imperfezione ed una mancanza che rimedierò al più presto, prima della verniciatura.

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Ciao
Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2017, 10:43 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
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Su meno di 100 m di trasmissione nessun compensatore intermedio.
Gli arganelli che hai realizzato (molto belli) si utilizzavano con i pl con la girandola. Non con i pl con piatti tipo vecchio grandi.
Per i pl grandi ( quelli con la suoneria a piatti) avevano arganelli a pera.

Buon lavoro


Antonio Federici


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2017, 11:09 
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Iscritto il: venerdì 25 novembre 2011, 19:13
Messaggi: 2006
Località: Trieste
No dai...non scherzi Sig. Federici che ci rimango male...


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 Oggetto del messaggio: Re: PLASTICO: LOAVE-ANTORI
MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2017, 13:35 
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Iscritto il: martedì 7 febbraio 2006, 9:37
Messaggi: 1423
Non scherzo. Da piccolo ero molto molto familiare con i pl a filo.... non escludo che eccezionalmente gli arganelli di tipo nuovo fs possano essere stati usati con i pl a doppio filo tipo Grandi. Ma non era la normalità.
Per un Pl manovrato a 60 m dal posto di guardia potevano utilizzarsi anche i pl grandi a semplice filo. Analoghi o con modestisdime differenze estetiche da quelli a doppio filo avevano delle curiose peculiarità: venivano manovrare una alla volta, si chiudevano lentamente e si riprovano molto rapidamente per via di una sorta di smorzatore a glicerina allo interno della cassa di manovra, attivo solo in chiusura.
Ti faccio presente che, ipotizzando la presenza di un apparato idrodinamico, i pl tipo Grandi avrebbero anche essi avuto la manovra aerodinamica con cassa taglia.

Infine: mi penseresti qualche arganelli da pl?
Ed anche: scrivimi in privato il tuo indirizzo email. Ti manderò qualcosa di utile al riguardo.


Antonio Federici


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