Giusto per.
Uno degli equivoci maggiori, anche tra gli addetti ai lavori, è quello di confondere le tensioni (cioè il suo valore) con le correnti, sono due cose completamente diverse, anche se sono inscindibili.
Semplificando al massimo: le correnti si possono mischiare, le tensioni non è detto; il tutto dipende dall'uso e quindi dai circuiti utilizzati.
Tra l'altro l'elettrotecnica di un tempo insegnava di non incrociare linee in CC e CA, cosa in parte presente ancora oggi nelle norme; situazione tra l'altro praticamente impossibile a costruirsi. Poi la tencologia ha messo ha dispozione metodi ed apparecchiature per fare ciò senza particolari problemi, se non l'isolamento.
Tornando alla ferrovia, e sorvolando sulle ragioni tecniche.
Nei decenni passati siamo stati abituati a queste situazioni:
- trazione in CC circuiti di binario in continua
- trazione in CA circuiti di binario in alternata.
Ora non si fa più cosi:
- intanto va precisato che dove si può si evita di utilizzare la CC per la trazione
- per i CdB si cerca di limitare, magari evitare, l'uso della CA a 50 Hz utilizzando frequenze diverse, ma sempre basse
- nel caso di linee come le AV si utilizzano frequenze diverse, e alte, per ogni sezione contigua di CdB, nel documento segnalato da Tof63 questo si evidenzia.
Poi nel caso delle moderne linee alimentate in CA non si usa più la monofase, ma (volgarmente) tri-bifase con autotrasformatori di bilanciamento.
Infine l'alimentazione della catenaria a 2 x 25 kV, impone una gestione diversa tra: le sezioni di alimentazione, la distanza tra un treno e l'altro, la corrente circolante in ogni sezione.
http://www-3.unipv.it/electric/cad/slid ... ione_3.pdfhttp://www-3.unipv.it/electric/cad/slid ... ione_6.pdf